Simulazione MotoGP: a Misano occhio allo stress al Curvone
Per il GP di San Marino e delle Riviera di Rimini che si disputerà sul tracciato dedicato a Marco Simncelli i tecnici di Megaride hanno valutato quali sono le insidie del tracciato di Misano: il modello termodinamico thermoRIDE segnala lo sfotrzo a cui sono sottoposti i rib laterali della gomma posteriore al Curvone. Il pneumatico non riesce a dissipare il calore e si genera uno sbalzo termico che arriva fino a 80 gradi.
Foto di: MegaRide
Rettilinei brevi, curve veloci ma non troppo, grip adesivo a mille. Benvenuti al World Circuit Marco Simoncelli di Misano, dove la MotoGP fa tappa per un nuovo capitolo di un mondiale che si avvia a dare le sue sentenze definitive, con Fabio Quartararo saldamente in testa.
Al Gran Premio di San Marino e delle Riviera di Rimini la spunterà chi meglio saprà sfruttare le caratteristiche dell’asfalto di Misano, levigato e omogeneo, che favorisce l’aderenza delle gomme, e dalla conformazione del tracciato, tortuoso e relativamente poco veloce.
Per le gomme Michelin e per i freni non è atteso il superlavoro di altri circuiti più severi, ma attenzione, le insidie non mancano. Il Marco Simoncelli è caratterizzato da 10 curve a destra e 6 a sinistra, con corti rettilinei e con velocità di punta inferiori ai 300 km/h.
Grafico Simulazione MotoGP, MegaRide, Misano
Photo by: MegaRide
Molte curve vengono percorse a meno di 100 km/h, con decelerazioni comunque significative, ma non tali da garantire la convenzione forzata, ovvero quel fenomeno che consente un raffreddamento efficace per effetto delle basse velocità.
Problema aggravato dalle alte temperature ambientali tipiche del periodo. In ogni caso, Brembo classifica come medio l’impegno dei freni sicuramente meno sollecitati che al Red Bull Ring e in altri tracciati anche se più surriscaldati.
Proprio usando il circuito austriaco come benchmark, i tecnici di MegaRide hanno elaborato delle proiezioni sull’impegno delle gomme e, grazie al modello termodinamico thermoRIDE, hanno simulato gli scambi termici e le temperature raggiunte durante un giro di pista.
Le analisi hanno chiarito che le criticità principali si hanno all’anteriore a causa della natura della tortuosità del tracciato.
Nel grafico, sono mostrati gli scambi termici generati all’anteriore e al posteriore, da cui risulta evidente lo stress termico alla gomma del front: l’incremento percentuale di generazione del calore in direzione laterale su questo pneumatico è molto superiore rispetto a quanto riscontrato sul circuito austriaco, caratterizzato, invece, da poche curve e rettilinei molto lunghi.
L’aumento di temperatura all’anteriore è particolarmente evidente in percorrenza di curva, specie in curva 1 e curva 8 (Quercia), che sono le due curve più impegnative. In staccata di curva 8, i rib centrali dello pneumatico anteriore registrano un incremento termico superiore ai 30°C.
Questo è uno dei tratti chiave del circuito poiché la frenata è decisa e in leggera discesa, offrendo ai piloti la possibilità di sfruttare numerose alternative di traiettoria per tentare il sorpasso.
Particolare attenzione merita il Curvone, curva 11 che i piloti percorrono in piena accelerazione, in piega e a lungo. In questa circostanza, l’incremento delle temperature raggiunte nei rib laterali sia al front che al rear è notevole, particolarmente evidente al posteriore: lo pneumatico non riesce a dissipare il calore generato, presentando quindi un balzo termico superiore agli 80°C.
Grafico Simulazione MotoGP, MegaRide, Misano
Photo by: MegaRide
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