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Simulazione MotoGP: a Le Mans rischio graining

I tecnici di MegaRide hanno analizzato la pista Bugatti di Le Mans per scoprire quali insidie nasconde per le gomme Michelin: il tracciato non è particolarmente impegnativo per i freni e la difficoltà per i piloti è riuscire a mandare in temperatura gli pneumatici anteriori.

Grafico Simulazione MotoGP, MegaRide, GP di Francia

Foto di: MegaRide

La MotoGP approda a Le Mans dove si disputerà il GP di Francia in un periodo dell’anno in cui non si è mai corso. Il freddo e le condizioni meteo instabili, quindi, saranno delle variabili in più visto che le squadre non potranno fare affidamento sui dati “storici” e la criticità sarà quella di portare le gomme nella giusta finestra di utilizzo nonostante le basse temperature e le probabili precipitazioni.

Il MotoMondiale corre sul circuito Bugatti, la pista che solo parzialmente usa il Circuit de la Sarthe che ospita la 24 Ore di Le Mans, disputata solo qualche settimana fa.

Il tracciato di Le Mans è caratterizzato da rettilinei molto brevi e da curve a piccolo raggio che impongono staccate molto intense e frequenti ripartenze: la gomma anteriore, quindi, è quella sottoposta a un particolare stress, sebbene il Bugatti non sia molto tecnico e non presenti particolari difficoltà per i piloti.

La pista è composta da 14 curve, di cui ben 9 a destra. Non ci sono staccate particolarmente impegnative: per i tecnici Brembo l’impianto francese è fra i meno selettivi per l’impianto frenante.

Fra i punti critici si citano la curva 8 (Garage Vert) e la curva 9 (Chemin aux Boeufs): in particolare in quest’ultima si osserva una decelerazione di oltre 180 km/h.

I tecnici MegaRide hanno condotto una simulazione con il loro modello termico, thermoRIDE, per sviscerare l’impatto di questo tracciato sugli pneumatici. Intanto è emerso che l’energia termica prodotta in direzione longitudinale è più elevata rispetto a quella registrata a Barcellona nell’ultimo appuntamento disputato in Spagna.

Già in condizioni normali le temperature raggiunte dagli pneumatici in un giro di pista non sono mai molto elevate, figuriamoci cosa può accadere con il freddo: gli incrementi principali si registrato in curva 9 e curva 10, due pieghe in successione che vengono affrontate dopo un breve rettilineo.

Grafico Simulazione MotoGP, MegaRide, GP di Francia

Grafico Simulazione MotoGP, MegaRide, GP di Francia

Photo by: MegaRide

Secondo la simulazione MegaRide si registra un incremento termico di circa 35°C sulla gomma anteriore durante la staccata più violenta. E’ interessante inoltre osservare la variazione di temperatura sulle due spalle della gomma posteriore nel tratto che va da curva 6 a curva 10.

Nella zona a contatto con l’asfalto si osserva un incremento termico piuttosto significativo tra curva 6 e curva 8, con temperature che si alzano anche di 40° rispetto alla temperatura media delle gomme.

In curva 9 invece si osserva un delta di temperatura minore sulla spalla sinistra, a causa del raffreddamento legato al rettilineo che anticipa la staccata.

È importante mettere in risalto l’elevato raffreddamento del pneumatico nelle zone che non sono a contatto con la strada durante ciascuna piega: a causa dei fenomeni convettivi si raggiungono in breve tempo temperature più basse rispetto a quella media della gomma durante il giro giro.

Lo stress termico ed i cicli di progressivo riscaldamento e raffreddamento a cui sono soggette le diverse aree del pneumatico in questa sezione del tracciato sono tra le principali criticità in ottica della gestione delle gomme in gara, in quanto potenziali inneschi di fenomeni di degrado locale come il graining.

Grafico Simulazione MotoGP, MegaRide, GP di Francia

Grafico Simulazione MotoGP, MegaRide, GP di Francia

Photo by: MegaRide

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