Sgarbi, Giani e la decenza del silenzio
La scomparsa di Jason Dupasquier a seguito dell'incidente di cui è stato vittima al Mugello ha alimentato una serie di polemiche e speculazioni - paradossalmente - tra i non addetti ai lavori. Come insegna Bambi, "quando non sai che cosa dire, è meglio che non dici nulla". E sarebbe il caso di apprendere questa regola aurea, soprattutto davanti ad un lutto.
In un mondo che vive sui social network, la gente confonde spesso il diritto di parola con il dover esprimere necessariamente la propria opinione. Anche quando non richiesta. Anche quando non si hanno titoli per esprimerla.
La scomparsa di Jason Dupasquier nel corso delle qualifiche del Gran Premio d'Italia al Mugello di Moto3 hanno dato modo a diverse personalità - che molto probabilmente non sono mai nemmeno andate in autodromo a seguire una corsa di qualsiasi tipo - di esprimersi con dichiarazioni che si sono poi rivelate essere notizie false o, peggio ancora, paragoni e parallelismi assurdi come quello tra le gare in moto ed il Palio di Siena.
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