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Schwantz spara: "Iannone non ha dato sempre il 100%, è inaccettabile"

Nonostante la crescita delle ultime gare, l'ex iridato della 500 ha criticato l'atteggiamento del pilota della Suzuki, invitando la Casa di Hamamatsu a guardarsi intorno in chiave 2019 se le cose non cambieranno quest'anno.

Kevin Schwantz, Alex Rins, Team Suzuki MotoGP get well soon

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Kevin Schwantz
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Kevin Schwantz
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP after his crash
1993 Suzuki RGV 500: Kevin Schwantz
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Kenny Roberts Jr., Kevin Schwantz, Giro d'onore
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP

Kevin Schwantz aveva già espresso dei giudizi piuttosto duri riguardo alla prima stagione di Andrea Iannone in sella alla Suzuki. Subito dopo la gara del Sachsering, aveva invitato il pilota di Vasto a lavorare di più per cercare di aiutare la GSX-RR a crescere e a tornare a lottare per le posizioni che competono alla Casa di Hamamatsu.

Nonostante un finale di stagione in crescendo, con un quarto e due sesti posti, l'ex iridato della 500 non sembra aver cambiato troppo idea su "The Maniac", ribadendo che secondo lui uno dei problemi più grossi con cui ha dovuto fare i conti la Suzuki quest'anno sia stato proprio l'atteggiamento di Iannone.

Quando gli è stato chiesto se Davide Brivio deve rimproverarsi per il 2017 da dimenticare della Suzuki, il texano infatti ha rapidamente spostato il suo mirino verso il #29.

"Non penso che gli scarsi risultati siano stati completamente colpa di Brivio. Certo, lui gestisce la squadra, quindi è parzialmente responsabile. Ma credo che la factory abbia avuto delle difficoltà all'inizio dell'anno, che l'ha tenuta leggermente indietro per la maggior parte della stagione" ha detto Schwantz a Motorsport.com.

"Ma penso anche che la Suzuki non abbia avuto il 100% da Iannone. Rins si è fatto male quasi subito e quando è tornato ha avuto bisogno di tempo ritrovare la velocità. Nelle ultime due o tre gare però ha messo pressione su Iannone ed entrambi hanno scalato diverse posizioni. Al Sachsenring ho già detto la mia opinione e non credo che Iannone abbia dato il 100% per tutta la stagione. Questo è inaccettabile".

Dopo essere sceso più nei dettagli, lo statunitense non ha avuto problemi a dire che la Suzuki farebbe meglio a guardarsi intorno in chiave 2019, andando alla ricerca di un'alternativa al pilota italiano o di un compagno che sia in grado di mettergli più pressione.

"Quando sei il pilota di punta, devi sempre dare il 100%, perché devi dare alla fabbrica la direzione da seguire con i tuoi input. Ma se non dai sempre il 100%, non permetti alla moto di progredire. Al 95% tutte le moto della griglia sono fantastiche da guidare, è l'ultimo 5% quello che fa la differenza tra una grande moto ed una che non riesce neanche a stare nella top 10".

"Con la sua esperienza, avendo anche vinto una gara con la Ducati, doveva dare lui la direzione da seguire alla squadra, specialmente nella prima stagione. Forse nel 2018 Rins potrà dare qualche inpunt in più, perché avrà più esperienza, ma l'anno scorso era tutto sulle spalle di Iannone. Nella prossima stagione avranno ancora lui e Rins, ma penso che la Suzuki debba assolutamente guardare ad un altro pilota per il 2019".

Schwantz poi ha evidenziato un momento della stagione che secondo lui ha dimostrato che Iannone non ha sempre guidato al 100%, facendo riferimento al GP di Catalogna.

"A Barcellona è stato sorpassato da Guintoli, che era lì come sostituto, e nei giri successivi ha trovato improvvisamente mezzo secondo. Ha ripassato Guintoli, gli è andato via e poi ha nuovamente rallentato. Questo tipo di prestazioni è assolutamente inaccettabile. Lo sforzo dovrebbe essere sempre del 110%".

Secondo il 55enne, Iannone rende meglio quando è messo sotto pressione dal compagno di squadra, per questo spera che Rins possa fare dei progressi importanti nel 2018. Tuttavia, Kevin sembra ritenere che l'abruzzese debba fare uno step dal punto di vista dell'impegno.

"Non vedo l'ora di capire quanto potrà crescere Rins il prossimo anno, perché Iannone è un pilota diverso quando ha un compagno che lo spinge in ogni giro ed in ogni sessione. Dobbiamo iniziare la stagione con la speranza che ritorni il pilota veloce che ricordiamo sulla Ducati, anche se parlando con quelli della Ducati dicono che non aveva una sua direzione e che diceva: 'datemi quello che sta usando il mio compagno, quello che ha Dovi'".

"L'unica cosa su cui Iannone deve lavorare è la sua etica del lavoro. Deve essere pronto a lavorare più duramente. Non stiamo parlando di giocare a poker, quindi questo lavoro non sarà mai facile. Deve impegnarsi al 100%, allenandosi e facendo tutto quello che serve per prensentarsi pronto alla prossima stagione. Prove libere, qualifiche e gara, bisogna dare sempre il 100% e anche di più. E Iannone non me lo ha dimostrato quest'anno" ha concluso.

Intervista di Gerald Dirnbeck

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