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Rossi: "Zarco? Sembra chiaro, ma giura di non aver fatto apposta"

Il "Dottore" è stato duro con il francese per l'incidente con Morbidelli, invocando anche una sanzione, nonostante ci sia stato anche un chiarimento.

L'incidente di Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT

L'incidente di Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT

Gold and Goose / Motorsport Images

Con il quinto posto, Valentino Rossi è stato per la prima volta in questa stagione il primo tra i piloti Yamaha, ma il risultato del Red Bull Ring è passato decisamente in secondo piano rispetto al rischio che il "Dottore" ha corso nella carambola che ha coinvolto Johann Zarco e Franco Morbidelli.

Dopo essere entrate in collisione alla staccata della curva 3, le due moto sono diventate dei veri proiettili impazziti e sono rimbalzate in pista, praticamente una pochi centimetri davanti al "Dottore" e l'altra subito dietro. Un brivido che aveva portato il pesarese a puntare il dito verso il ducatista, reo secondo lui di aver frenato volontariamente davanti a Morbidelli, definendolo "matto scatenato".

Poi c'è stato un incontro chiarificatore con il francese della Ducati Avintia, che però non sembra averlo convinto troppo con le sue giustificazioni.

"So che Zarco è stato in direzione gara, ma non si sa cosa succederà. Ho parlato con lui e mi ha giurato che non lo ha fatto apposta. Già questa è una cosa importante, perché queste carambole delle volte capitano per sfortuna, solo perché uno è nel posto sbagliato. A me questa mi sembrava più chiara però" ha detto Valentino.

 

Poi ha spiegato come vede lui la dinamica dell'incidente: "Zarco va a destra per chiudere la porta a Morbidelli e non farlo ripassare in staccata, ma gli va troppo vicino, gli frena in faccia e cambia traiettoria durante la frenata, quindi Franco non ha modo di evitarlo. Lui mi ha detto che non lo ha fatto apposta, che non ci penserebbe neanche a farlo apposta, ma non lo so se gli capiterà qualcosa".

Il pesarese ha raccontato che in un primo momento non aveva realizzato che quelle che arrivavano come proiettili erano due moto, ma che poi la paura è stata davvero tanta.

"Quando siamo arrivati in staccata io e Maverick, ho visto un'ombra, ma ho pensato che fosse l'elicottero, perché a volte capita che passi da una parte all'altra della pista durante la gara. Sinceramente, dal vivo, la moto di Morbidelli non l'ho quasi neanche vista, invece ho visto quella di Zarco ed ho avuto più paura di quella. Poi ha rivedere le immagini invece mi sono reso conto che è stato molto più pericoloso con la moto di Franco".

E qui in un certo senso, senza dirlo in maniera troppo diretta, è tornato ad invocare una punizione per il portacolori dell'Avintia Racing.

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"Bisogna che i piloti capiscano che queste moto sono dei proiettili, potenzialmente pericolosissimi, soprattutto se in cima c'è una staccata che si fa a 50 km/h e torna indietro. E' una situazione potenzialmente molto pericolosa. Bisogna stare attenti, perché se oggi non si è fatto male nessuno è stato un gran colpo di fortuna per tutti. Però bisognerebbe trattare questa cosa seriamente e non lasciar correre perché non si è fatto male nessuno".

Infine, il 9 volte iridato ha spiegato che non è stato facile tornare subito in sella, soprattutto dopo aver visto le immagini dell'incidente, ma anche alla fine fa parte del mestiere.

"E' stata una domenica difficile, perché era già stato pauroso il botto in Moto2 con Bastianini e Syahrin. Devo dire che partire per la gara mi ha aiutato. Poi quando è successo ho avuto molta paura da subito, ma molto di più quando ho rivisto le immagini. Alla fine siamo dovuti ripartire, quindi è stato un modo per non pensarci. Adesso bisognerà vedere come andrà nei prossimi giorni".

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