Rossi: "Yamaha più veloce nelle curve? 3 o 4 anni fa, ora non facciamo tutta sta differenza"
Il "Dottore" ha chiuso la prima giornata di prove del Mugello al 18esimo posto ed è rimasto stupito per aver faticato soprattutto nei tratti guidati, che una volta erano il punto di forza della M1. Per domani però spera di trovare una soluzione.
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
18esimo al Mugello non è certamente un risultato facile da mandare giù per Valentino Rossi, soprattutto quando comunque ci sono altre due Yamaha che occupano il secondo ed il quinto posto nella classifica cumulativa della prima giornata di prove del GP d'Italia.
Il "Dottore" aveva grandi aspettative per questo fine settimana, ma ancora una volta, come troppo spesso gli è capitato in questa stagione, si trova a fare i conti con un weekend che è iniziato in salita, senza riuscire mai a tenere il ritmo dei migliori.
Sappiamo bene che il pesarese non è tipo da arrendersi facilmente, soprattutto di fronte ad un appuntamento importante come questo. Lui stesso però ha ammesso che non sarà facile risalire la china, perché il problema è che oggi la sua Yamaha non è stata veloce sul suo punto forte: i tratti guidati.
"Come si reagisce? E' difficile, ma bisogna sicuramente provarci. Mi aspettavo di essere più competitivo, perché l'anno scorso quando eravamo venuti qua avevamo qualche problemino, ma eravamo competitivi" ha detto Valentino.
"Quest'anno invece sono più in difficoltà, ma usiamo la moto in una maniera un po' diversa e in diverse curve vado più piano. Più che altro bisognerà trovare un buon feeling per provare a spingere forte, anche se poi da lì inizierà il difficile, perché vanno tutti molto forte. Noi però adesso siamo lontani, quindi dobbiamo cercare di fare qualcosa per avvicinarci" ha aggiunto.
Quando gli è stato chiesto su cosa si può lavorare secondo lui per cambiare la situazione, ha spiegato: "Si può lavorare tanto sul setting, soprattutto in frenata ed in inserimento di curva, per cercare di avere più feeling con l'anteriore, perché ci sono dei punti in cui perdo tanto e su cui dobbiamo migliorare".
Se lui è in difficoltà, Fabio Quartararo continua a stupire con il secondo tempo. Sicuramente una sbirciatina ai dati del francese la darà, ma il pesarese non crede che possa essere quella la chiave per trovare una svolta.
"Non so se guardare i dati di Quartararo sia una cosa che ci può cambiare la vita particolarmente. Anche Maverick era in difficoltà stamattina e fino a metà turno nel pomeriggio, ma poi ha trovato qualcosa ed ha avuto un buonissimo ritmo. Dobbiamo cercare più che altro quello che mi serve a me, perché l'anno scorso ero più veloce in tanti settori guidati, dove invece quest'anno facciamo fatica e dobbiamo capire perché. Dobbiamo lavorare, perché domani mattina sarà molto importante cercare di stare nei dieci".
Infine, è tornato sulle difficoltà incontrate oggi nei tratti guidati, sottolineando che secondo lui la Yamaha non ha più tutto questo margine da questo punto di vista:"Sul discorso di essere più veloce degli altri nelle curve, era così 3 o 4 anni fa. Quando me l'hanno chiesto ieri, l'avevo già detto che ora non è che facciamo più tutta questa differenza. Però dobbiamo cercare, almeno per quanto mi riguarda, di portare al limite massimo la moto e vedere cosa succede".
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