Rossi: "Mi sentivo bene per il giro, ma non mi aspettavo la prima fila"
Valentino ha stupito tutti ancora una volta, facendo il terzo tempo nelle qualifiche di Aragon a soli 23 giorni dalla frattura di tibia e perone. La gara di domani rappresenta lo scoglio più grande, quindi preferisce non fare previsioni.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Non ci sono davvero parole per descrivere quello che Valentino Rossi è riuscito a fare oggi a Motorland Aragon. A 38 anni, con già 9 titoli iridati in tasca, il campione di Tavullia non ha ancora smesso di stupirci ed oggi ha aggiunto un altro capitolo incredibile alla sua grande carriera.
A soli 23 giorni dalla frattura di tibia e perone ed al successivo intervento chirurgico, il "Dottore" è stato capace di piazzare la sua Yamaha addirittura in prima fila, a solamente un decimo di distacco dall'altra M1 di Maverick Vinales, che ha firmato la pole position.
Un risultato che ha lasciato incredulo lo stesso pesarese: "Sicuramente non me l'aspettavo, soprattutto di essere così davanti. Era difficile, perché poi bisogna vedere anche come va la moto sull'asciutto, però sarei stato contento della terza fila. Stamattina ho avuto un po' di fortuna, perché sono riuscito a rimanere nei dieci al pelo e in queste situazioni aiuta".
"Quello mi ha dato molta motivazione, perché sapevo di avere abbastanza gomme per spingere nel Q2, inoltre credo che in queste situazioni riesci anche a trovare qualcosa in più da tirare fuori da te stesso, dalla tua concentrazione e dalla tua voglia di fare. Sarebbe bello riuscire ad entrare in questa parte del cervello anche quando sei sano, ma non so se sia possibile. Mi sentivo bene per il giro, ma non mi aspettavo la prima fila" ha aggiunto.
Quando gli è stato chiesto come si è comportata oggi la gamba infortunata, ha proseguito: "Se ti fa molto male, non è possibile fare la prima fila. Mi trovo bene, ma abbiamo fatto tante scelte giuste, a partire dal dottor Pascarella, che lo hanno trovato i miei uomini ed ha fatto un'operazione veramente eccellente. Anche nei giorni successivi abbiamo fatto un grande lavoro, con allenamento sia alla mattina che al pomeriggio. Poi giorno dopo giorno la gamba migliora: 7-8 giorni fa avevo due stampelle, poi sono passato ad una ed ora riesco a muovermi anche senza. Magari guidare la moto mi fa bene".
Ora però rimane lo scoglio più difficile del weekend, i 23 giri della gara: "Il giorno più difficile sarà domani, perché fare 23 giri è complicato anche quando sei al 100%. Ho cercato di mantenere il resto del corpo allenato, ma bisognerà vedere anche come andranno la moto e le gomme. Sicuramente è più facile guidare in qualifica con la morbida, poi in gara con il pieno e le gomme più dure sinceramente non so bene cosa aspettarmi. Cercheremo di fare il massimo naturalmente".
Sugli obiettivi per ora preferisce non sbilanciarsi, anche se ammette che sono andati in crescendo nel corso del weekend: "All'inizio del weekend mi sarebbe piaciuto prendere qualche punto, poi pensavo di poter finire nei dieci. Magari dopo la prima fila di oggi si può sperare di fare qualcosa in più, ma vediamo".
Infine, ha detto la sua anche su quella che potrebbe essere la gara dei principali protagonisti del Mondiale: "Durante le prove Marquez è sempre andato molto forte, però anche Vinales non sia lontano come passo. Al momento i più veloci mi sembrano loro, ma va molto forte anche Lorenzo. Anche se partono in seconda fila, io credo che le due Honda domani ci saranno, quindi come sempre quest'anno è tutto molto aperto ed è difficile dire adesso come potrà andare".
Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont
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