Rossi: "Le mie rivalità sono state qualcosa di speciale"
Valentino Rossi ha definito le tante rivalità che hanno caratterizzato la sua leggendaria carriera in MotoGP come "qualcosa di speciale" e, dopo il ritiro, ha espresso affetto per tutti i suoi avversari in pista.
Podium: winner Valentino Rossi, second place Max Biaggi
Gold and Goose / Motorsport Images
Il nove volte campione del mondo, Valentino Rossi, ha messo fine alla sua strepitosa carriera al Gran Premio di Valencia del mese scorso, alla conclusione della sua 26° stagione nel Mondiale.
La carriera del "Dottore" è stata caratterizzata da numerose ed intense rivalità con piloti del calibro di Max Biaggi, Sete Gibernau, Casey Stoner, Jorge Lorenzo e Marc Marquez.
Quando gli è stato domandato da Motorsport.com quale fosse la sua preferita tra queste tante rivalità, il pesarese ha detto: "La rivalità in tutti gli sport fatti ai massimi livelli, forse soprattutto in MotoGP, è un qualcosa che non ti piace molto".
"Ma è fantastica per dare il massimo e per superare i tuoi limiti, trovando qualcosa che non sai di avere dentro di te".
"Ho avuto grandi rivalità nella mia carriera e mi sono divertito molto, soprattutto nella prima parte, perché ho vinto tanto. Nella seconda ho perso di più, ma comunque mi sono divertito".
"La mia preferita forse è stata quella con Biaggi, perché eravamo due italiani. Inoltre, in Italia c'era tanto rumore intorno alla nostra lotta".
"Ma anche con Stoner, Lorenzo e alla fine anche con Marquez e con tutti i ragazzi con cui ho corso negli ultimi anni, mi sono sempre divertito. E' un qualcosa che dopo ricordi in maniera positiva, come qualcosa di speciale".
Valentino Rossi, Fiat Yamaha Team leads from Casey Stoner, Ducati Marlboro Team and Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Photo by: Martin Heath / Motorsport Images
Durante il weekend del Gran Premio dell'Algarve, il campione 2007 Casey Stoner ha parlato del suo apprezzamento per ciò che ha imparato correndo contro Valentino e per le "incredibili battaglie" che li hanno visti opposti.
Anche Rossi quindi ha ripercorso le battaglie con l'australiano, definendolo "uno dei piloti più selvaggi" mai visti sulla scena della MotoGP.
"Ho corso contro Casey durante tutta la sua carriera in MotoGP, anche perché non è rimasto molto a lungo: è arrivato nel 2006 e si è fermato nel 2012", ha detto Rossi.
"Non è molto tempo, ma ha dimostrato il suo incredibile talento naturale. Già dal primo anno con la Honda è stato sempre molto veloce. Sono molto felice di aver battagliato con lui, perché è stato uno dei piloti più veloci e selvaggi della storia della MotoGP".
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