Rossi: "La stretta di mano con Marc? Era il momento giusto, doveva essere sincera"
Nella conferenza stampa che ha aperto il weekend di Austin, Valenttino è tornato sulla stretta di mano con Marquez in Argentina e su quella negata a Misano ha aggiunto: "A farlo su richiesta, mi sembrava di essere un pagliaccio".
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
Valentino Rossi è arrivato ad Austin molto sorridente, dando la sensazione di essere particolarmente motivato. Come lui stesso ha ammesso in conferenza, il ritorno sul podio di Termas de Rio Hondo (un risultato che gli mancava da dieci gare) gli ha permesso di rilassarsi parecchio e godersi al meglio la preparazione per l'appuntamento texano.
"Una delle cose migliori di un buon fine settimana e di un risultato a podio è la settimana successiva, perché sei felice e rilassato. Comunque a casa ho cercato di preparare al massimo questa gara" ha detto il pilota della Yamaha durante la conferenza stampa che ha aperto il weekend.
Riguardo alle sue aspettative per il GP delle Americhe, ha aggiunto: "E' una delle piste più particolari della stagione, forse la più difficile, la più tecnica e la più lunga con ben 20 curve. Negli ultimi anni non sono andato male e, anche se l'anno scorso non è stata una gara fantastica, proverò a fare il massimo".
Poi il "Dottore" ha ripercorso il suo rapporto con il Circuit of the Americas, che comunque ritiene positivo: "Il primo anno ero molto lento ed ho avuto bisogno di un po' di tempo per capire la pista. Già dal 2014 non ero poi così male, ma ho avuto qualche problema con la gomma anteriore in gara. Poi ho fatto un paio di podi e nel 2017 ho chiuso secondo dietro a Marc. Questo è una pista con tanti segreti e diversi punti in cui puoi perdere molto terreno. Ma di solito la nostra moto non è male, quindi cercheremo di fare bene".
Fino ad oggi però su questa pista ha sempre vinto Marc Marquez su questa pista e questo lo rende quasi imbattibile: "I numeri fino ad oggi dicono che Marc è imbattibile, perché vince sempre. Ma è normale che non si parta da casa dicendo che sarà impossibile batterlo. Cerchi sempre un modo per migliorare e provare ad arrivargli davanti".
Un altro dei temi "caldi" della conferenza odierna però è stata anche la stretta di mano con Marquez avvenuta proprio prima del podio in Argentina: "Era il momento giusto, gli ho fatto le mie congratulazioni perché ha fatto una grande gara. Penso che sia normale" ha spiegato Valentino.
Successivamente, ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD ha spiegato anche perché invece rifiutò a Marquez la stretta di mano lo scorso anno a Misano: "E' meglio così, le strette di mano devono essere anche un po' sincere. Farlo su richiesta mi sembra di essere un po' un pagliaccio o un cagnolino, al quale dici: 'fai il salto, scodinzola!'. Va bene così (ride)".
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