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Rossi emozionato: "Il modo migliore per dire ciao"

Valentino Rossi si è goduto al meglio la grande festa per la sua ultima gara in Italia in MotoGP: oltre al calore del pubblico ed il premio come simbolo del Made in Italy nel mondo, si è portato a casa anche uno dei migliori risultati della stagione con il decimo posto.

Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT

Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT

Gold and Goose / Motorsport Images

Doveva essere una grande festa e lo è stata fino in fondo. Non solo Valentino Rossi oggi ha avuto modo di salutare per l'ultima volta i tifosi italiani nella sua carriera in MotoGP, ma lo ha fatto conquistando uno dei migliori risultati della stagione. E' vero che il suo decimo posto è stato favorito anche dalle tante cadute che hanno caratterizzato il Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna, ma è stato anche la terza top 10 stagionale dopo quelle del Mugello e dell'Austria.

Tra le altre cose, all'inizio del weekend aveva detto proprio che sarebbe stato bello congedarsi da Misano piazzandosi nella top 10. Un traguardo che dopo le qualifiche pareva quasi impossibile da raggiungere, visto che scattava dall'ultima casella dello schieramento, ma che il "Dottore" è riuscito a concretizzare scalando la classifica con la sua Yamaha Petronas.

"Sono contento oggi, perché ho fatto una buona gara ed era il modo migliore per dire ciao. Non volevo fare una brutta gara e rimanere dietro, quindi ho cercato di rimanere concentrato, perché partire dal fondo della griglia è sempre difficile. Mi sentivo bene con la moto e con le gomme, poi sapevo che sull'asciutto il mio potenziale poteva essere migliore", ha detto Valentino a fine giornata.

"Ho potuto fare un po' di battaglia e qualche sorpasso, quindi alla fine sono arrivato nella top 10. Come dicevo, è il modo migliore per dire ciao a tutti i tifosi, perché c'era un'atmosfera veramente fantastica attorno al circuito. Tante persone, una bella giornata di sole: è stato davvero emozionante", ha aggiunto.

Anche prima e dopo la gara però ci sono stati tanti tributi speciali questo fine settimana, quindi il pesare ha cominciato a ripercorrere tutti quelli che lo hanno fatto emozionare di più.

"Mi è piaciuto molto lo speciale che ha fatto Sky giovedì, con le interviste a mio papà e mia mamma, ma anche ai piloti dell'Academy. Quello è stato molto bello. Ma poi questa giornata è indimenticabile, perché era l'ultima Misano, con le moto del nostro team gialle con le scritte 'grazie Vale', con tutti i miei amici con le maglie gialle. E' stata una bella sorpresa, perché non lo sapevo. Nel giro d'onore poi mi sono fermato sotto alla tribuna dei miei tifosi e gli ho lanciato il casco. Queste sono tutte cose che mi ricorderò per sempre".

Ma oggi non gli hanno reso omaggio solo i tifosi. Dopo la gara, Rossi è stato premiato in quanto simbolo del Made in Italy nel mondo, alla presenza di figure di spicco della politica e del Coni.

"Sono state molto emozionanti anche le Frecce Tricolore. Poi ho visto Malagò, la Vezzali, Di Maio e mi hanno premiato perché sono uno degli sportivi italiani più famoso nel mondo. Questo mi rende molto orgoglioso. Oggi ho cercato di godermela e devo dire che ci sono stati davvero dei bei momenti".

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Un fotografo ha anche giurato di averlo visto piangere sotto al casco nei giorni scorsi, ma il 9 volte iridato ha smentito la cosa: "E' una bugia, ma io non è che io sia contrario all'idea di piangere, è proprio che non mi viene. Ho pianto perché partivo ultimo, quello sì (ride)".

Non potevano mancare poi i complimenti al nuovo campione del mondo Fabio Quartararo, che secondo lui ha tutte le carte in regola per aprire un nuovo ciclo vincente in Yamaha.

"Quartararo se lo è meritato di brutto questo Mondiale, perché è andato fortissimo. E' riuscito a fare dei grandi risultati anche su piste su cui la Yamaha partiva svantaggiata, quindi è giusto che sia campione del mondo. Ma poi è andato sempre forte senza mai sbagliare, quindi si merita i complimenti".

"Penso che il team Yamaha dell'anno prossimo, con lui e Morbidelli, sia uno dei più forti: Fabio può aprire un ciclo, ma anche Franco ha dimostrato di poter vincere, quindi si spingeranno a migliorare e penso che ci sarà del lavoro per Lin Jarvis. Ma la Yamaha cerca sempre di avere due piloti forti e penso che li abbia trovati".

Al suo allievo Pecco Bagnaia, caduto quando era al comando e poteva tenere il Mondiale ancora aperto, ha riservato invece una piccola tiratina d'orecchie, rivelando che gli aveva sconsigliato di correre con la gomma dura all'anteriore.

"Per me l'anteriore dura era troppo pericolosa oggi. Ho cercato di dirlo a Pecco, ma alla fine lui l'ha montata. Sfortunatamente, la temperatura si è abbassata nell'ultima parte della corsa e con la dura è così, basta veramente poco per cadere. E' un peccato, perché Pecco oggi era il più veloce, quindi poteva tenere il Mondiale ancora aperto. E' un vero peccato".

Per il 2022 però non ha dubbio a piazzarlo in prima fila tra i candidati alla corsa al titolo. A stupire semmai sono i nomi che mette subito dietro, perché tra questi ha inserito anche suo fratello Luca.

"In prima fila metterei Bagnaia, Quartararo e Marquez. In seconda invece Morbidelli e Marini, insieme a Mir. Forse sono un po' di parte, ma questi mi sembrano quelli che vanno più forte. Forse mi sono dimenticato Bastianini, allora con lui possiamo fare una seconda fila tutta italiana, infilandolo tra Franco e Luca".

A Valencia terminerà definitivamente la sua carriera di piloti di MotoGP, ma questo non vuol dire che verrà meno la passione per la moto. Anzi, da grande capo della VR46 Riders Academy continuerà ad andare in moto spesso e volentieri. Riguardo alla possibilità di risalire su una MotoGP, anche solo come tester, per il momento sembra ancora un po' restio però.

"Io vado in moto due volte alla settimana, perché il sabato andiamo al Ranch e poi io sono quello che decide dove andiamo a fare gli allenamenti con l'Academy. Io quindi voglio continuare ad andare in moto, con quella da cross, con quella da pista, con quelle piccole. Quello non cambierà, ma bisognerà vedere quanto mi mancherà la guida della MotoGP, perché quella è un'emozione incredibile. Anche se quello che ho sempre pensato è che fare i test sia la cosa più noiosa e faticosa del nostro mestiere, quindi non penso che farò il collaudatore. Ma magari qualche voltà farò un test".

Luca Marini, Esponsorama Racing Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT

Luca Marini, Esponsorama Racing Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Luca Marini, Esponsorama Racing Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT

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Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT

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