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Rossi: "E' frustrante, prendi tre decimi e sei settimo"

Il "Dottore" ha sottolineato quanto siano ritretti i valori oggi in MotoGP, ma che forse è anche questo che la rende la MotoGP più bella di sempre.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Si fa fatica a dare torto a Valentino Rossi. Prendere tre decimi in qualifica e ritrovarsi a dover scattare dalla terza fila deve essere veramente frustrante. E' quello che è successo al "Dottore" nella seconda gara di Misano, che domani inzierà dalla settima casella dello schieramento, ma con la convinzione di avere nuovamente un buon passo per provare a fare il bis della settimana scorsa, quando nel Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini si è visto sfuggire il podio solamente all'ultimo giro, anche se stavolta possono esserci anche nuovi protagonisti.

"E' stressante, perché quando prendi tre decimi speri di essere in prima fila, invece sei settimo. E' una delle più grandi differenze rispetto a 10-15 anni fa. Se però vuoi far parte del gioco, è così, quindi si deve lavorare su tutti i dettagli e non si può fare neanche una curva un po' più piano. Bisogna essere sempre al limite" ha detto Valentino.

"Poi la gara è un po' diversa, perché poi scendono in campo altri fattori. Io mi sento piuttosto bene ed ho un buon passo, anche se al momento sono almeno sette i piloti che possono dire la stessa cosa. Speriamo di partire bene e di fare il massimo" ha aggiunto.

Il pesarese poi ci ha tenuto a precisare che questa non era una critica alla MotoGP, che secondo lui è la più bella e competitiva di sempre. Anzi, forse è proprio il fatto che sia così stimolante a tenerlo ancora qui a 41 anni.

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"Ci sono molti nostalgici del due tempi, ci sono quelli degli anni '90, ma secondo me questa è la MotoGP più bella di sempre e queste sono le moto più belle di sempre da guidare. Diciamo che negli anni 2000 mi piaceva di più il fatto che vincevo di più, mentre adesso è più dura. Bisogna capire se siamo tutti vicini per una questione di moto, con le centraline uniche, o di gomme, o se è solo il maggior professionismo dei piloti, perché anche quello è molto diverso rispetto a 15 anni fa".

Anche se è la seconda gara sulla stessa pista nello spazio di appena sette giorni, la sensazione è che i valori in campo siano cambiati rispetto alla scorsa settimana.

"E' incredibile come cambiano, perché in teoria dovrebbe essere tutto uguale. Poi c'è stato anche il test di mezzo, quindi tutti si sono avvicinati tanto: le Ducati, le Suzuki e le KTM sono state molto veloci. Anche noi con le Yamaha siamo riusciti ad andare un po' meglio, quindi ce la giochiamo, ma penso che la gara di domani sarà diversa, con altri protagonisti, perché la griglia è differente rispetto a domenica scorsa".

Non poteva mancare un commento sull'impresa sfiorata da Pecco Bagnaia: dopo aver conquistato il suo primo podio la scorsa settimana, l'allievo della sua Academy era andato ad un passo dalla sua prima pole position, che gli è stata negata solo per essere andato oltre ad un track limit. Secondo il 9 volte iridato, però, la sua prestazione è stata davvero notevole, soprattutto per il modo in cui riesce a sfruttare la Ducati.

"Pecco si sarebbe meritato la pole, perché la Ducati è una molto veloce sul rettilineo ed in accelerazione, ma non è affatto una moto facile da guidare. Con il suo stile di guida, riesce a mascherare i difetti e a sfruttare i vantaggi della Ducati. L'ho visto veramente in forma e guidare veramente bene. Ero sicuro che avrebbe fatto la pole, ma poi l'ho visto andare sul verde".

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
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