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Rossi: "Con Lorenzo siamo stati fortunati! Il sorpasso di Dovi? Ci stava, ma non è stato intelligente"

Il "Dottore" sottolinea la pericolosità del tamponamento al maiorchino, avvenuto a 220 km/h, e tira un po' le orecchie a "Desmodovi" per il podio sfumato nel finale.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi non sa se essere soddisfatto o deluso al termine del GP d'Olanda. Da una parte c'è la felicità per aver contribuito a rendere memorabile la gara di oggi ad Assen, che forse è stata una delle più combattute della storia della MotoGP, con ben otto piloti in lotta per la vittoria quasi fino alla fine, ma dall'altra c'è un pizzico di malumore per non essere riuscito a conquistare un podio che sembrava davvero alla sua portata.

Fino ad un paio di giri dal termine, infatti, il "Dottore" era secondo, ma poi lui ed Andrea Dovizioso si sono tirati una staccata molto al limite alla curva 1, permettendo ad Alex Rins e Maverick Vinales di approfittare per sfilarli e soffiargli il podio da sotto il naso, mentre Marc Marquez si involava verso la vittoria.

"Sicuramente non è stata una gara noiosa. Anzi, è stata una gara bellissima, quindi sono stato molto contento di esserci stato e di essere stato competitivo. C'eravamo più o meno tutti ed andavamo tutti forte. Mi dispiace un sacco di non essere salito sul podio, perché penso che avessi il potenziale per farlo" ha detto il pilota della Yamaha.

Tra le altre cose, nelle primissime fasi aveva già dovuto fare i conti con un brivido incredibile, quando ha tamponato la Ducati di Jorge Lorenzo nella parte più veloce del tracciato, mentre erano in lotta per la leadership.

"Dall'inizio è stata subito una grande battaglia, poi siamo stati fortunatissimi nel contatto con Lorenzo: alla curva 12 lui ha tagliato troppo sul cordolo e gli si è chiuso il davanti, quindi io l'ho centrato in pieno a 220 km/h ed è andata molto bene a tutti e due che non siamo caduti, perché lì si va veramente forte".

La cosa più importante però è che il suo ritmo oggi era davvero buono, infatti ha sempre rimontato dopo ogni sbavatura: "Tutti quanti eravamo piuttosto aggressivi oggi, quindi era un po' difficile riuscire a guidare bene. Ho aspettato un po' perché avevo messo la gomma morbida al posteriore, quindi sapevo che dovevo stare attento, anche se quando avevo strada libera avevo un buon passo, infatti sono riuscito ad andare a riprenderli per ben due volte".

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Riguardo all'attacco di Dovizioso nel finale, il pesarese ha detto che secondo lui ci poteva stare, visto il tenore che aveva avuto tutta la gara, anche se probabilmente non è stata la scelta migliore dal punto di vista tattico.

"Stavamo lottando con Dovizioso e io l'ho passato alla chicane. Mancavano due giri ed eravamo secondo e terzo, ma lui è uscito più forte dalla esse ed ha provato a passarmi alla curva 1. Io lì ero molto a posto in staccata, poi abbiamo mollato i freni e a quel punto lui mi ha buttato fuori dalla pista: è stato un sorpasso aggressivo, ma ce ne sono stati almeno trenta oggi, quindi ci sta. Diciamo che strategicamente non è stato secondo me un sorpasso molto intelligente, perché io credo che avevamo il potenziale per salire sul podio, invece abbiamo finito quarto e quinto. Comunque sono contento di esserci stato e di aver lottato, anche se c'è un po' di amaro in bocca per non essere salito sul podio".

In ottica Mondiale, ora i punti da recuperare su Marquez sono ben 41 e le parole del 9 volte iridato sembrano quasi una resa: "Per quanto riguarda il campionato, purtroppo anche oggi Marquez era quello che ne aveva di più e quando ha deciso di andare via, lo ha fatto, quindi sarà difficile. Però bisogna sempre cercare di essere sempre lì e credo che ci sarà una bella lotta per il secondo posto, con almeno 4 o 5 piloti. Poi vedremo se riusciremo anche a migliorare la moto nel corso dell'anno. Questa comunque è una pista su cui la nostra moto va bene e infatti avevamo il potenziale per salire entrambi sul podio. Poi è stata una gara pazza ed è finita così, però rimaniamo un po' in difficoltà".

Infine, quando gli è stato chiesto se dobbiamo aspettarci una Yamaha così competitiva anche sulle prossime piste o se era solo l'attesa riscossa di Assen, ha aggiunto: "C'è da dire che io e Maverick abbiamo fatto abbastanza punti, con diversi podi, e lui è riuscito anche a fare un secondo posto, però è una vita che non vinciamo. Ripeto che le altre moto hanno fatto un grande passo avanti in accelerazione con i controlli elettronici, mentre noi siamo rimasti un po' indietro. La nostra moto rimane bella da guidare e stabile in staccata, ma bisognerà vedere la seconda parte della stagione. Spero che lavoreranno sotto questo punto di vista, perché il campionato è ancora lunghissimo. Speriamo nell'ultima parte di avere il potenziale per vincere, ma non è così facile".

Informazioni aggiuntive di Jamie Klein

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