Rivola: "Il nostro budget è più piccolo, ma per me Aprilia è meglio di KTM"
L'ex ferrarista ha subito lanciato un segnale importante sulle sue ambizioni con la Casa di Noale in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. Inoltre ritiene che Iannone sia un tassello fondamentale: "Se messo nelle condizioni giuste, può fare la differenza ed essere un traino".
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
"Lasciare la Ferrari non può essere facile. Ma questa è una sfida bella, doppia, sia a livello sportivo che di prodotto". Massimo Rivola, nuovo amministratore delegato di Aprilia Racing, ha parlato così della nuova avventura che lo attende a Noale, con il passaggio dalle quattro alle due ruote, in una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.
Una scelta non facile, visto che per dire sì al presidente Colaninno ha dovuto "tradire" il suo grande amore, la Ferrari, per la quale è stato direttore sportivo e poi l'uomo alla guida della Driver Academy che segue la crescita dei giovani piloti legati al Cavallino.
La convinzione però è che si possano fare grandi cose anche in Aprilia, dove manca poco per trovare una svolta: "A breve manca solo un buon risultato. Ma, se arriveranno, ci sarà più seguito da parte degli sponsor, più credibilità, più forza del marchio. In Aprilia ho trovato la voglia di tornare in alto da parte di una Casa che ha vinto 54 Mondiali. E anche tra gli appassionati c'è la stessa attesa".
Con il nuovo arrivato Andrea Iannone e con Aleix Espargaro non c'è ancora stato un contatto diretto, anche se Rivola è convinto che il pilota di Vasto sia un vero e proprio cavallo di razza, che va solo messo nelle condizioni di rendere al meglio.
"Con Andrea ed Aleix ho parlato solo al telefono, ma li incontrerò presto. Andrea mi ha fatto un bellissimo effetto, ho percepito la sua grande voglia di lavorare. Da tifoso, posso dire che è velocissimo, ha il giro veloce nel polso, una rarità. Se messo nelle condizioni giuste, può fare la differenza ed essere un traino per tutta la squadra".
E lui se ne intende, visto che ha già lavorato con campioni del calibro di Fernando Alonso e Sebastian Vettel, anche se crede che forse la gestione potrebbe essere un po' differente con i piloti di moto.
"Non ho esperienza nella gestione dei piloti di moto, credo che siano "animali" diversi da quelli di auto. L'importante è farli sentire parte del progetto, far capire loro che fame, umiltà e attaccamento possono essere decisivi. Noi, la squadra, facciamo i Gattuso, ma il nostro Maradona da cui ci si aspetta il goal o l'assist vincente è il pilota".
Il suo compito non sarà facile, perché la stagione scorsa è stata molto deludente sul fronte sportivo in MotoGP. Tuttavia, il faentino è convinto che, nonostante un'importante differenza di budget, l'Aprilia possa già essere meglio della KTM.
"Il 2018 è stato un passo falso nella crescita, ma il Gruppo Piaggio ha investito, ha preso tecnici importanti, Iannone, ha creato un test team: segnali chiari che si vuole tornare ad essere trainanti. Il nostro è il budget più piccolo tra i team ufficiali, ma mi sento di dire che Aprilia è meglio di KTM".
Il suo primo impegno sarà proprio quello di risollevare la squadra di MotoGP e per questo la seguirà sempre in pista, test compresi: "Il mio compito sarà mettere Albesiano nelle condizioni di ottenere il 100% dalla moto, che sarà sviluppata tanto durante la stagione. I test invernali ci hanno aperto un mondo, Iannone ha dato indicazioni importanti. La cosa fondamentale sarà non buttare via le occasioni che si presenteranno".
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