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Rivola: "E' la stagione più importante di Aprilia in MotoGP"

A poche ore dal via di quella che reputa la "stagione più importante per Aprilia in MotoGP", il CEO del reparto corse di Noale ha spiegato che in questo momento, complice anche la perdita di Fausto Gresini, bisogna stare concentrati sul presente e sulla nuova RS-GP. Tra breve però arriverà anche il momento di guardare al futuro e ai progetti a lungo termine.

Massimo Rivola, Romano Albesiano, Aleix Espargaro e Lorenzo Savadori, Aprilia Racing Team Gresini

Massimo Rivola, Romano Albesiano, Aleix Espargaro e Lorenzo Savadori, Aprilia Racing Team Gresini

Aprilia Racing

Massimo Rivola è il CEO di Aprilia Racing e, anche se quella che sta per cominciare è solo la sua terza stagione alla guida del reparto corse di Noale, si è già trovato a dover fronteggiare delle situazioni tutt'altro che semplici: prima c'è stato il caso di doping di Andrea Iannone, poi squalificato per quattro anni. Ora, pesante come un macigno, è arrivata la scomparsa del team manager Fausto Gresini.

Il manager faentino però è conscio che quella che sta per cominciare è una stagione fondamentale per l'Aprilia: da una parte, c'è una RS-GP completamente rivista, che si spera possa essere la moto della svolta definitiva, quella che permetterà di chiudere il gap con i migliori. Ma fuori dalla pista ci sono delle scelte importanti da prendere, perché nel 2022 ci dovrebbe essere il passaggio allo status di factory team e con esso si aprirebbe la possibilità di schierare anche due moto satellite.

Discorsi che però per il momento Massimo preferisce rimandare almeno di un mese, sia per rispetto nei confronti di Gresini, sia per capire se effettivamente la RS-GP di quest'anno rappresenta quello step che tutti si augurano nella factory veneta. Quello che potrebbe garantire l'interesse concreto di qualche team cliente.

E in questo senso, c'è un'altra casella importante da riempire: quella del collaudatore. Dopo che la scelta del titolare da affiancare ad Aleix Espargaro è ricaduta su Lorenzo Savadori, Bradley Smith non sembra più essere dell'idea di proseguire il suo percorso come tester, nonostante quest'anno sia un ruolo fondamentale, visto che l'Aprilia è rimasta l'unico marchio a godere delle concessioni. Un grande vantaggio in cui tutti gli altri invece devono fare i conti con le restrizioni imposte dalla pandemia del COVID-19.

Di questo, ma anche di tanti altri argomenti, Rivola ha parlato nell'incontro virtuale con la stampa avvenuto al termine della presentazione della squadra.

Al momento siete ancora senza un tester e durante la stagione non sarà sempre possibile utilizzare i titolari per provare le novità. Quando vi muoverete per risolvere questa situazione?
"Sicuramente in futuro avremo un test rider. Penso che Bradley ha fatto un grande lavoro lo scorso anno e sarebbe buono continuare con lui, ma la cosa non è garantita. Ovviamente, essendo un pilota, lui vuole correre, ma l'azienda ha preso un'altra decisione. Rispettiamo la sua decisione, ma speriamo di trovare una soluzione per proseguire insieme, magari facendogli fare anche qualche wild card. Probabilmente ci possono essere delle alternative, ma ci piacerebbe continuare a lavorare come in passato".

C'è stato qualche consiglio speciale di Fausto Gresini che ti porterai con te ora che lui non c'è più?
"Diciamo che sono cose un po' personali, quindi non ve le dirò. Posso dirvi che Fausto era una persona molto intelligente. E' stato un campione e i piloti hanno sempre qualcosa di speciale, soprattutto quando hanno vinto. Ha avuto tanto successo anche come manager ed ha sempre avuto occhio per il talento dei piloti. Credo che Lorenzo (Savadori) ne sia un grande esempio".

Quali sono le aspettative per la stagione di Lorenzo Savadori?
"Per Lorenzo sarà una sorta di anno da rookie, perché non conosce molte piste. Penso che un pilota che arriva dalla Moto2 abbia più chance di mettersi subito in evidenza rispetto ad uno che arriva dalla Superbike. Ha fatto tre gare l'anno scorso e devo dire che ci ha già fatto vedere delle cose promettenti. Mi aspetto di vederlo crescere nel corso della stagione. Non dico che possa riuscire a battere Aleix, ma che possa avvicinarsi sempre di più. Non penso che sia giusto mettergli un target in termini di risultati, ma Aleix dovrà essere il suo riferimento, perché in passato tutti gli altri piloti hanno fatto fatica a reggere il confronto. Due anni fa, all'inizio è stata dura anche per un pilota di talento come Iannone, perché ci vuole tempo per adattarsi ad una moto nuova. Comunque Lorenzo è molto concentrato e determinato, ha un ottimo riferimento in Aleix, quindi spero che lo vedremo crescere con il passare delle gare".

Avendo meno restrizioni rispetto agli altri costruttori, possiamo dire che questa è la stagione più importante della storia dell'Aprilia in MotoGP?
"La risposta è sì. Per me è il terzo anno in Aprilia, ma è la mia seconda moto, perché quando sono arrivato nel 2019 la moto era già pronta. Questo sarà l'anno più importante, a maggior ragione ora, senza Fausto. L'ambizione è quella di diventare un team ufficiale e magari schierare anche un team satellite l'anno prossimo, perché avere quattro moto rende tutto più semplice in termini di miglioramento delle performance. Quindi sì, è una stagione molto importante per noi".

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Hai parlato di team satellite, c'è già un piano per il 2022? C'è una deadline per decidere se potete fornire due moto in più?
"Per prima cosa, abbiamo bisogno di diventare un team ufficiale, anche se dal punto di vista tecnico, di fatto, lo siamo già. Ezpeleta ci ha dato una deadline per il mese di maggio per presentare il programma per il team ufficiale ed eventualmente per quello satellite. Penso che quindi abbiamo circa un mese di tempo per decidere ed organizzare tutto in modo differente. Se devo essere onesto, in questo momento, dopo quello che è successo a Fausto, non voglio parlare troppo di team satellite. Dateci un mese di tempo e saremo più concentrati su questo. Ora ci dobbiamo concentrare sul lavoro nell'immediato, anche insieme ai ragazzi del Gresini Racing. Dobbiamo pensare a far crescere la moto nel migliore dei modi, a quel punto credo che saremo nella direzione giusta".

Cosa significa diventare un team ufficiale? Cosa dovete modificare?
"Da un punto di vista tecnico, non cambierebbe molto, perché al momento pensiamo, progettiamo e realizziamo già la moto. Forse è avere un team satellite che cambierebbe le cose, perché richiederebbe più persone e più materiale. Anche perché diventare un team ufficiale allargherebbe i compiti legati alla logistica, come l'hospitality, i camion, l'allestimento del box, senza dimenticare che i nostri meccanici in questo momento sono del Gresini Racing. Dopo così tanti anni, è difficile pensare di continuare con degli altri meccanici, perché siamo parte della stessa famiglia. Come ho già detto, ci serve un mesetto per schiarirci le idee, poi ragioneremo sul da farsi, anche perché ci piacerebbe continuare tutti insieme".

Quando avevate comunicato la formazione 2021, avevate detto che avreste scelto tra Savadori e Smith solo dopo i test. Cosa vi ha portato ad anticipare i piani?
"Come ho detto, è stata una decisione dell'azienda. Ma abbiamo scelto di muoverci prima e di non aspettare i test, perché abbiamo realizzato che la scelta del pilota ne condiziona anche altre, comprese quelle di alcune persone da inserire per far crescere il team. Poi è vero che Bradley ha delle caratteristiche che lo rendono più adatto ad un ruolo di collaudatore di Lorenzo, che non ha esperienza. E questo in parte ha condizionato la scelta".

Nei mesi scorsi, sono stati accostati a voi i nomi di Dovizioso, Crutchlow e Lorenzo. Pensi che un collaudatore di grande esperienza vi potrebbe fare un salto importante? O serve qualcosa in più anche a livello di budget e di personale?
"Sicuramente un collaudatore di esperienza sarebbe un grande aiuto, soprattutto ora che ci stiamo avvicinando agli altri, perché ci aiuterebbe a fare l'ultimo step. Per chiudere il gap comunque serve sempre un mix di tutto. L'anno scorso abbiamo visto che il campionato è stato vinto da una moto come la Suzuki che forse non era la migliore in un'area specifica, ma era ben bilanciata tra i vari aspetti. Penso che dal punto di vista aerodinamico abbiamo fatto un grande step, siamo ad alto livello, forse siamo tra i migliori della griglia. Dal punto di vista del telaio, l'Aprilia ha un background storico e questo è positivo. Con l'elettronica abbiamo fatto uno step, ma sappiamo di avere ancora del margine. Al momento forse il motore è il nostro punto debole, ma i nostri motoristi hanno già fatto un grande lavoro negli ultimi due anni per cambiare alcuni concetti importanti. Ovviamente, se non ci fossero limiti di budget, si potrebbe fare tutto più velocemente. Tuttavia, se la nostra moto quest'anno rispetterà le nostre aspettative, credo che dimostreremo che non serve un budget enorme per essere competitivi comunque".

Iannone potrebbe rientrare in gioco come tester o la squalifica per doping gli proibisce di fare anche quello?
"Sfortunatamente, non può fare neanche il test rider, la FIM lo ha indicato chiaramente. La cosa incredibile è che ora con la cocaina ti squalificano solo un mese, non fatemi aggiungere altro...".

Quest'anno proverete a far crescere Savadori, ma nel 2022 andrete sul mercato per cercare un top rider?
"E' ancora presto per parlare di questo, perché è tutto legato anche al discorso del team satellite. Se ci sarà, dovremo seguire una strada, in caso contrario i piani saranno diversi. Ovviamente, però, ci piacerebbe avere un grande nome. Se poi da qui alla fine dell'anno Lorenzo Savadori diventerà un grande nome, allora saremo il team più felice del mondo".

Avete parlato già con qualche team per il discorso della squadra satellite? Se dovesse entrare il Team VR46, potrebbe nascere qualcosa insieme?
"Mi devo ripetere ancora, ma quando avremo scelto una strategia, ci sarà un effetto a catena con tutto il resto. Si tratta di un grande cambiamento e non è il momento di parlarne, anche solo per rispetto nei confronti di Fausto. Avere il nome di Valentino vicino al nostro sarebbe fantastico, ma prima dobbiamo dimostrare che la nostra moto è competitiva prima di iniziare a parlare seriamente di avere un team satellite".

RS-GP, Aprilia Racing Team Gresini

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Foto di: Aprilia Racing

Aleix Espargaro e Lorenzo Savadori, Aprilia Racing Team Gresini

Aleix Espargaro e Lorenzo Savadori, Aprilia Racing Team Gresini

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Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team Gresini

Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team Gresini

Foto di: Aprilia Racing

RS-GP, Aprilia Racing Team Gresini

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Foto di: Aprilia Racing

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Foto di: Aprilia Racing

Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team Gresini

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Foto di: Aprilia Racing

Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team Gresini

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Foto di: Aprilia Racing

Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team Gresini

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Foto di: Aprilia Racing

Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team Gresini

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Foto di: Aprilia Racing

Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team Gresini

Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team Gresini

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Aleix Espargaro e Lorenzo Savadori, Aprilia Racing Team Gresini

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Aleix Espargaro e Lorenzo Savadori, Aprilia Racing Team Gresini

Aleix Espargaro e Lorenzo Savadori, Aprilia Racing Team Gresini

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Aleix Espargaro e Lorenzo Savadori, Aprilia Racing Team Gresini

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Lorenzo Savadori, Aprilia Racing Team Gresini

Lorenzo Savadori, Aprilia Racing Team Gresini

Foto di: Aprilia Racing

Lorenzo Savadori, Aprilia Racing Team Gresini

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Lorenzo Savadori, Aprilia Racing Team Gresini

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Lorenzo Savadori, Aprilia Racing Team Gresini

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Lorenzo Savadori, Aprilia Racing Team Gresini

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Foto di: Aprilia Racing

Massimo Rivola, Romano Albesiano, Aleix Espargaro e Lorenzo Savadori, Aprilia Racing Team Gresini

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