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Rins, caduta evitata in extremis: "E' stato super spaventoso"

Alex Rins ha raccontato cosa ha causato la chiusura d'anteriore "super spaventosa", che lo ha visto rendersi protagonista di un grande salvataggio durante il Gran Premio di Doha.

Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Gold and Goose / Motorsport Images

Rins ha provato subito ad inserirsi nella lotta per la vittoria, scattando bene dalla settima casella dello schieramento e portandosi in terza piazza in appena tre giri. Poi però ha dovuto fare i conti con la Ducati di Johann Zarco in un lungo duello per la seconda posizione.

Il francese è stato in grado di utilizzare la potenza brutale della Ducati per tenere a bada Rins, con il pilota della Suzuki che provava invece a sfruttare l'agilità della GSX-RR nelle sezioni più tortuose della pista di Losail.

Uno di questi punti è la curva 9, nella quale però lo spagnolo forse è andato anche oltre al limite, rischiando seriamente di concludere la sua gara con una caduta, ma riuscendo miracolosamente a rimanere in piedi ed a mantenere il terzo posto.

"E' stato super spaventoso", ha detto Rins. "Nei due o tre giri dopo sono passato ad uno o due metri da quella linea".

"E' una curva che ero in grado di fare velocemente, recuperando un po' del divario con le Ducati. E' stato un momento in cui ho spinto molto con il corpo e sono andato sulla linea bianca. E' stato davvero spaventoso da sopra alla moto".

"Non so come sia sembrata da fuori, ma sulla moto è stato spaventoso".

Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Rins alla fine ha mancato il podio, ma è riuscito ad avere la meglio in un duello per la quarta posizione con la Yamaha di Maverick Vinales.

Ma data la grande velocità delle Ducati sul rettilineo, Rins ha ammesso che probabilmente il quarto posto è il massimo a cui potesse ambire.

"E' stato bello, sono stato in grado di fare una buona gara", ha aggiunto. "Ho gestito le gomme abbastanza bene. Ad un certo punto, quando ho visto che era impossibile andare davanti e scappare, ho cercato di gestire le gomme e di studiare gli altri piloti".

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"Ma alla fine ho ottenuto il massimo, che era il quarto posto. Era impossibile fare di più, e dico impossibile perché è davvero difficile superare le Ducati sul rettilineo".

"Ho spinto per tutto il pre-campionato per ottenere più punti e salire sul podio. Ma facendo un bilancio delle prime gare, penso che torniamo in Europa in maniera positiva, quinti in campionato".

"Nella prima gara ho pagato un errore commesso al via, quando mi sono dimenticato di attivare il launch control. Ora vediamo se anche la Suzuki introdurrà l'abbassattore posteriore per permetterci di essere più veloci anche sul rettilineo", ha concluso.

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