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Rins cade, ma ci crede: "La Suzuki ha il potenziale per stare davanti"

Lo spagnolo è convinto che avrebbe chiuso sesto o settimo in Qatar senza la scivolata, ma che la GSX-RR potesse fare meglio senza qualche difficoltà ai freni. Iannone chiude nono, ma per ora cerca ancora il 100% del feeling con la moto.

Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Alex Rins, Team Suzuki MotoGP, Danilo Petrucci, Pramac Racing, Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Alex Rins, Team Suzuki MotoGP
Alex Rins, Team Suzuki MotoGP
Alex Rins, Team Suzuki MotoGP
Alex Rins, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing, Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP

Il Mondiale MotoGP 2018 è iniziato con il nono posto di Andrea Iannone nel GP del Qatar per la Suzuki, ma anche con la sensazione che la GSX-RR abbia il potenziale per fare anche di più.

Alex Rins è stato una delle rivelazioni del weekend di Losail e lo è stato fino ad una decina di tornate dal termine. Lo spagnolo ha battagliato nel gruppetto di testa, poi però ha perso l'anteriore all'ingresso della curva 2 ed è finito ruote all'aria.

Dopo la gara, Alex ha spiegato che la sua GSX-RR aveva qualche difficoltà in frenata: "Stavo seguendo abbastanza facilmente Dovizioso, ma poi lui ha cominciato a fare i sorpassi sul rettilineo e io non riuscivo ad andargli dietro in staccata. Non ero competitivo in staccata, ma credo che avrei potuto mantenere la sesta-settima posizione, anche se il nostro potenziale è più alto. Stavo lottando con Petrucci, ma lui è molto forte in staccata e quindi per provare dargli battaglia ho perso l'anteriore. La cosa positiva è che ho imparato molto da questa gara".

Tolto questo problema, però, ha manifestato anche la convinzione che il potenziale fosse migliore del sesto-settimo posto che avrebbe potuto portare a casa: "Quello che ho visto in gara è che siamo davvero competitivi nelle curve veloci ed in uscita dalle curve lente. In generale abbiamo una moto molto stabile, un buon bilanciamento. Ci è mancato solo qualcosa in frenata, ma per il resto la moto era quasi perfetta. Per questo penso che abbiamo il potenziale per stare davanti".

Leggermente diverso il discorso per Iannone: pur apprezzando anche lui i progressi fatti dalla Casa di Hamamatsu nel corso dell'inverno, il pilota di Vasto non è ancora riuscito a trovare completamente il feeling con la moto nuova. Per questo ha preferito fare una gara d'attesa, stando lontano dai guai e puntando a raccogliere punti.

"La gara sicuramente non è stata positiva, ma è andata meglio dell'anno scorso perché sono riuscito a portare a casa dei punti importanti. Sono rimasto vicino ai primi per tre o quattro giri, ma poi giro dopo giro ho iniziato a perdere qualche decimo" ha detto Andrea.

Pure lui però è convinto che il potenziale della GSX-RR sia ancora da tirare fuori: "Conoscevo molto bene la situazione: al momento non ho ancora la moto nelle mani al 100%, quindi non volevo rischiare troppo. Per il momento devo prendere quello che viene e lavorare per cercare di sfruttare al 100% il potenziale mio e della moto. Sono convinto che lavorando cresceremo e arriveremo dove meritiamo".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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