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Redding esclusivo: "Preferisco crescere un passo per volta e poi spingere"

Giunto in Aprilia, il britannico si è reso subito conto che la RS-GP è un ottimo mezzo con cui togliersi delle soddisfazioni, ma la strada da percorrere è ancora lunga e non ha senso mettersi pressioni fin da subito.

Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini

Foto di: Aprilia Racing

Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini, Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Maverick Vinales e Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini
Scott Redding, Aprilia Racing Team Gresini

Scott Redding si è reso conto fin da subito che fra le mani ha un mezzo molto competitivo per la stagione 2018 di MotoGP.

L'Aprilia Racing ha infatti ingaggiato il britannico per sfruttare non solo il suo potenziale, ma anche il carisma e soprattutto l'estrema calma che ha quando si tratta di lavorare per fare crescere una moto.

La RS-GP di quest'anno è parecchio diversa dalla Ducati-Pramac che il 25enne ha cavalcato fino al 2017, con cui fra l'altro aveva sofferto parecchio. E tutto ciò lo ha notato fin da subito scendendo in pista nei test pre-stagionali.

"Mi sento molto più a mio agio con questa moto, la guidabilità è decisamente più naturale rispetto alle altre che ho guidato - ha ammesso Redding parlando con Motorsport.com in occasione della presentazione del team di Noale - Con la Ducati faticavo parecchio, non riuscivo a farla curvare, mentre con la RS-GP posso preparare l'inserimento, gestire la velocità e la potenza, sentendo veramente ogni caratteristica. Capisco quando sono al limite e quando invece posso dare di più. Per me è veramente un grandissimo passo avanti sotto ogni aspetto".

Fra Malesia, Thailandia e Qatar, c'è stato quindi un deciso cambio di marcia che dà molta fiducia all'inglese.

"Sono molto contento perché riesco a stare in scia a tutte le moto, cosa che lo scorso anno non potevo fare. Arrivavo a frenare troppo forte in curva, perdevo il punto di corda, non uscivo bene e dovevo curvare troppo per far girare la moto".

Il lavoro svolto da Aprilia e dagli uomini del Gresini Racing Team è stato enorme e i risultati non sono mancati, anche perché l'approccio di Redding è davvero da pilota intelligente che non vuole bruciare le tappe inutilmente.

"La mia mentalità è partire molto rilassato e concentrato, fare bene sotto ogni singolo aspetto per capire cosa funziona e cosa no, dove si deve migliorare e dove siamo a posto. E se ci sono dei problemi, capire perché e come risolverli".

"Sono riuscito a dare informazioni di qualità sul lavoro fatto in pista. Abbiamo provato tantissime cose e in questo modo possiamo migliorare in tutte le aree. Nel primo test di Sepang avevo già capito che la moto era ottima, non mi sono preoccupato dei tempi sul giro, concentrandomi solo su quello che dovevo provare per poi migliorare. E così abbiamo fatto anche in Thailandia, poi in Qatar abbiamo messo insieme il tutto e finalmente abbiamo potuto iniziare a spingere, vedendo anche come era il passo gara. E così abbiamo avuto un quadro completo della situazione".

Dunque il segreto è contentrarsi su ogni minimo dettaglio per poi unire il tutto e avere una moto competitiva.

"E' mettendo insieme le piccole cose che poi si vedono le differenze. Per me è molto importante lavorare così: prima ci si concentra su ogni particolare e poi si pensa al tempo sul giro. Fra l'altro la simulazione gara ti dà molti aspetti su cui riflettere, cose che al sabato non si riescono a capire bene perché si pensa al giro secco".

La RS-GP aveva già dimostrato di aver fatto passi avanti nel corso del 2017, ma chiaramente il lavoro non si è fermato e Redding ha dato il suo contributo, anche con più serenità visto l'ottimo feeling che ha avuto con l'Aprilia.

"A metà curva mi trovo molto bene con questa moto, sento che è veloce. In uscita e in accelerazione abbiamo lavorato su alcuni aspetti, come il grip meccanico e l'elettronica; inizialmente è stato sistemato il primo, poi siamo passati alla centralina e il passo avanti è stato grande".

"Me ne sono accorto quando ho provato a seguire altri miei colleghi, rendendomi conto che frenavo come loro, curvavo come loro ed uscivo come loro dalle curve. Tutto ciò l'ho fatto presente agli ingegneri, che naturalmente hanno cercato ugualmente di migliorare qualcosa nell'elettronica e nel motore. Questo ha reso tutto più semplice nei long-run".

"L'unica cosa che non siamo riusciti a fare molto è provare in condizioni di pioggia, ma a Sepang un po' di bagnato lo abbiamo trovato e siamo subito andati bene. Dobbiamo chiaramente capire meglio alcune cose, ma in generale il pacchetto è ottimo".

C'è un dubbio che però attanaglia il nativo di Gloucester, ovvero le gomme Michelin che dovrà montare. Nei test è sembrato che qualcosa non funzionasse a dovere e qualche ombra c'è ancora.

"Inizialmente soffrivo un po' in frenata, ma siamo riusciti a fare un grande passo avanti. L'ingresso in curva ovviamente dipende molto dal feeling che hai con le gomme e abbiamo visto che diversi piloti hanno avuto qualche problema con l'anteriore perché sentivano le moto muoversi parecchio. Non era un problema solo dell'Aprilia, ma di tutti".

"Non sono molto d'accordo sul modificare gli pneumatici a seconda di dove si corre perché quando ti trovi bene con un tipo, dopo è difficile far rendere la moto al meglio con un altro. Per esempio, un paio di anni fa avevamo trovato una mescola che andava benissimo, poi in un test è esplosa la gomma posteriore e, una volta cambiata, la mia stagione è stata rovinata. Preferisco mantenere qualcosa che già conosci bene. So che al momento molti piloti non sono contenti della gomma anteriore perché rende la moto instabile e tende a scivolare. Può essere che in Qatar o nell'arco della stagione vengano portate delle novità, vedremo come adattarci".

Detto ciò, bisogna fare quindi delle inevitabili previsioni; Redding un'idea sua se l'è fatta, ma mantiene anche i piedi ben piantati per terra, rispecchiando nel migliore dei modi quello che è il suo carattere.

"Sarà un campionato molto difficile. Il mio obiettivo è terminare fra i primi otto, poi vedremo il quadro della situazione. Se dovessi farcela sarei molto contento, ma penso anche che in quel caso avremo il potenziale per fare di più. Non voglio mettermi pressioni extra, non ne vedo il motivo dato che al momento non sappiamo realmente quali siano le nostre possibilità. Un'idea ce la siamo fatta, ma dopo il Qatar gli scenari saranno più chiari, vedremo dove e come poter migliorare. Analizzando i risultati ottenuti dall'Aprilia lo scorso anno e sapendo i passi avanti che sono stati fatti, sono molto fiducioso di poter fare bene".

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