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Redding: "In Argentina voglio battere le Yamaha Tech 3"

Dopo il grande passo mostrato nei test collettivi, forse ci si attendeva qualcosina in più del decimo posto dal britannico della Ducati Pramac in Qatar, ma lui pensa di aver raccolto il massimo in una gara un po' storta.

Scott Redding, Octo Pramac Racing, Ducati

Foto di: Toni Börner

Scott Redding, Octo Pramac Racing, Ducati
Scott Redding, Pramac Racing, Casey Stoner, Ducati Team
Scott Redding, Pramac Racing
Scott Redding, Pramac Racing
Scott Redding, Octo Pramac Racing, Ducati
Scott Redding, OCTO Pramac Racing Yakhnich
Scott Redding, Marc VDS Racing Team Honda

Scott Redding non ha dubbi: il suo obiettivo per il secondo appuntamento stagionale della MotoGP, in Argentina, è battere entrambi i piloti della Yamaha Tech 3.

Il britannico ha concluso la sua prima gara con la Ducati Pramac in decima posizione, dopo aver perso terreno alla prima curva, essendo stato spinto fuori, e dovendo optare per una carburazione più snella rispetto alle prove.

Redding ha chiuso a 24" dal vincitore Jorge Lorenzo e nel 2015 aveva fatto meglio solamente una volta in condizioni d'asciutto. Inoltre si è piazzato a soli 6" da Pol Espargaro, che è stato il migliore tra i piloti satellite.

Quando gli è stato chiesto da Motorsport.com se fosse soddisfatto, Redding ha detto: "Non è male. Basta pensare che l'anno scorso avrei festeggiato per un distacco come questo dal vincitore".

"Penso che abbiamo tirato fuori il massimo da una brutta gara. Il decimo posto non è male, dopo due cadute nel corso del weekend. Sarebbe anche potuta finire peggio: sarei potuto cadere ancora, oppure finire più indietro".

"Credo che avrei potuto chiudere il gap con Pol e Bradley (Smith, ndr), quindi il mio obiettivo per l'Argentina è stare davanti a loro".

Ragionando su quali sono gli aspetti su cui per qualcosa, ha aggiunto: "Noi abbiamo un po' di velocità in più rispetto alle Yamaha sul rettilineo. Loro invece sono più agili, quindi riescono ad avere più velocità in curva".

"Normalmente riesco a recuperare sul rettilineo, ma con la mappatura più snella non l'ho potuto fare più di tanto. Avevamo solo qualcosa in più in uscita di curva. Durante i test però avevo avuto più ritmo, quindi è qualcosa su cui dovremo lavorare in Argentina".

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