Rabat: "Che paura! La mia gamba era contorta come se fosse una S!"
Tito Rabat per il momento non ha parlato di date per il suo ritorno in sella ed ha raccontato che Franco Morbidelli è stato tra i pochi che non lo hanno contattato, nonostante sia stata la sua Honda a fratturargli la gamba.
Foto di: Avintia Racing
Lo spagnolo ha vissuto una giornata da incubo nel sabato del Gran Premio di Gran Bretagna, quando in seguito ad una caduta avvenuta nel corso della FP4 è stato colpito duramente dalla moto di Franco Morbidelli.
Nell'impatto il pilota della Ducati Avintia ha riportato la frattura di femore, tibia e perone della gamba destra. Infortunio che ha richiesto un intervento chirurgico immediato presso l'Ospedale di Coventry.
Venerdì scorso, Rabat è stato trasferito su una aereo dotato dei supporti medici presso l'Ospedale Universitario Dexeus di Barcellona, dove i dottori Angel Charte, Xavier Mirt ed Ignacio Ginebreda lo hanno sottoposto ad accertamenti per verificare che i colleghi inglesi avessero lavorato nel modo più corretto.
In questo senso, i medici spagnoli hanno riconosciuto l'ottimo lavoro svolto dall'equipe britannica, definendolo "esemplare".
Sai il pilota che i dottori hanno escluso la possibilità di fissare per il momento una data per il possibile ritorno in gara di Rabat, ma hanno affermato che il desiderio di tutti è quello di ridurre il tempo di recupero il più possibile, sempre entro i margini consentiti da un infortunio di questo tipo.
"Farò quello che dicono i dottori. La priorità però è recuperare il prima possibile" ha detto Rabat, che rimarrà sotto osservazione ancora per qualche giorno.
La Ducati Avintia prevede di annunciare nei prossimi giorni il nome del pilota che prenderà il posto di Tito in sella alla Desmosedici GP.
"Tito si riprenderà il prima possibile, ma per ora non oso ipotizzare una data di rientro. Sarà necessario valutare il momento in cui potrà salire in moto ed i rischi che comporterà. Abbiamo pianificato una serie di azioni volte ad accelerare il consolidamento e potrebbe anche guidare la moto prima che le fratture si siano consolidate del tutto, ma bisogna sempre valutare i rischi" ha detto il dottor Ginibreda, responsabile per quel che riguarda gli arti inferiori all'Ospedale Universitario Dexeus.
Riguardo all'incidente, Rabat ha voluto sottolineare che da questo momento proverà a cambiare certe reazioni subito dopo le cadute.
"Il peggio è stato il dolore, che praticamente non mi ha permesso di dormire. Non pensavo che da avrei perso la gamba da un momento all'altro, ma l'ho vista per terra, contorta come se fosse una S. Stavo perdendo molto sangue ed ho avuto paura" ha raccontato Tito.
"D'ora in poi, ogni volta che cadrò di nuovo, guarderò subito indietro. In quel momento ho visto che Rins mi stava avvisando di andarmene da lì, poi la moto di Morbidelli si è avvicinata a me molto velocemente. Per fortuna ero in piedi, altrimenti sarebbe stato molto peggio".
Tito poi ha rivelato che negli ultimi giorni ha ricevuto molti messaggi di incoraggiamento e chiamate da persone del paddock, ma sorprendentemente non quella di Morbidelli: "No, Franco è uno dei pochi che non mi hanno contattato".
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