Quartararo: "Vedo Mir come il rivale più forte per il titolo"
Fabio Quartararo ha conquistato la sua terza vittoria stagionale nel Gran Premio di Catalogna di MotoGP, riconquistando così la leadership nel Mondiale MotoGP.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il francese è tornato al successo, che gli mancava dalla seconda gara di Jerez, e grazie a questo si è rimesso davanti a tutti in campionato, con un margine di 8 punti nei confronti della Suzuki di Joan Mir, oggi secondo.
"Sono andato molto bene oggi. Ho vissuto un momento molto difficile nelle ultime gare, ma vincere su uno dei miei circuiti preferiti è spettacolare. Abbiamo avuto molti problemi di grip alla fine e le due Suzuki erano più veloci di me negli ultimi giri, ma abbiamo portato a casa 25 punti ed è la cosa più importante" ha spiegato Quartararo.
Con questo successo, il pilota della Yamaha Petronas si è andato a riprendere anche i galloni di favorito nella corsa al titolo.
"Ho visto Joan e dice di non essere candidato al titolo. Io non la penso così, è un candidato serio. In Austria la vittoria poteva essere sua, inoltre è molto veloce e costante. Per me è il più forte, o uno dei più forti, tra gli avversari nella lotta per il Mondiale" ha ammesso "El Diablo".
Quartararo ha basato la sua vittoria su una buona partenza e sul cercare di portarsi in prima posizione il prima possibile.
"E' vero che nei primi giri siamo molto forti, è una cosa di cui ho parlato con Mir e Rins. Il sabato poi siamo i migliori, ma quando arriviamo alla fine della gara siamo più lenti delle Suzuki. Dobbiamo gestire bene queste situazioni".
Essendo terzo all'inizio, ha dovuto superare prima Rossi e poi Morbidelli per portarsi al comando della corsa.
"Quando ero dietro a Rossi l'ho attaccato subito, non potevo pensare di aspettare. Mi sentivo bene e non volevo che Franco scappasse. Perdevo 0"3 ogni giro, come l'anno scorso quando vedevo Marquez allontanarsi ogni curva. E' stato bello quindi andare a riprenderlo e superarlo".
"All'ultimo giro sono stato tre secondi più lento del mio giro migliore, ma sembrava di cadere in ogni curva. Era una situazione molto difficile da gestire, ma che avevo calcolato" ha ammesso.
La vittoria di oggi vale 25 punti, ma soprattutto gli ha permesso di ritrovare la fiducia.
"Era molto importante finire primo. Alla fine ho fatto fatica, ma i 25 punti sono la cosa più importante".
Tra 15 giorni poi si andrà a correre a casa sua, a Le Mans: "Le Mans è una buona pista per noi, anche se correrci ad ottobre, con il freddo, non sarà semplice. Ci saranno anche un po' di tifosi, quindi spero che potranno trasmettere un po' di calore" ha concluso.
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