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Quartararo: "Posso battere Marquez, ma solo in una gara. Per ora"

Il francesino del team Petronas SRT, sorpresa della MotoGP 2019, si è raccontato al Corriere dello Sport prima del weekend di Misano Adriatico.

Marc Marquez, Repsol Honda Team, Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo è senza ombra di dubbio la sorpresa più bella di questa stagione 2019 di MotoGP. Arrivato nel Motomondiale con le stimmate di predestinato, in Moto3 e poi in Moto2 non è riuscito a esprimere tutto il potenziale che in tanti avevano visto in lui già in tenera età.

Poi, salito in sella alla Yamaha M1 del team Petronas SRT nella categoria regina del Motomondiale, la crisalide si è tramutata in splendida farfalla. Fabio ha iniziato a esprimere tutto il suo talento, impressionando sin dalle gare d'apertura della stagione e cogliendo ben 3 podi, che per un pilota esordiente è un bottino di pregiata levatura.

Il francesino, tramite le colonne del Corriere dello Sport a cui ha rilasciato un'intervista esclusiva, ha raccontato le sue speranze legate al fine settimana di Misano Adriatico, secondo e ultimo appuntamento italiano della stagione per ciò che riguarda il Motomondiale.

“Sono qui per provarci, non sento alcuna pressione, e questa è la condizione ideale", ha affermato Fabio. "I test di due settimane fa sono stati molto importanti, mi hanno dato indicazioni confortanti, al di là del miglior tempo, ma so anche che non tutti hanno scoperto le carte”.

Nella sua crescita che lo ha condotto alla MotoGP e a diventare il principale candidato al premio di Rookie of the Year ha contribuito SpeedUp e Luca Boscoscuro. Quest'ultimo, nella stagione in cui ha schierato Quartararo in Moto2, ha ricostruito mentalmente il ragazzo, facendogli fare il passo decisivo per diventare uno dei protagonisti della MotoGP 2019.

“Luca Boscoscuro e la SpeedUp, perché lo scorso anno in Moto2 con loro è stato rigenerante. Luca mi ha detto le cose giuste: ‘Prenditi il tuo tempo perché noi crediamo in te e ci piace anche il modo in cui lavori, sei destinato ad avere successo’. Ho vinto a Barcellona e poi avrei vinto anche a Motegi (successo azzerato dalla squalifica per la pressione delle gomme non regolare, ndr). Nel 2018 sono uscito dalla crisi”.

Molto importante essere approdato nel team giusto, nella classe regina. Il team Petronas sembra essere infatti la casa giusta per un ragazzo giovanissimo, di talento, che vuole iniziare ad affermarsi.

“Qui ho trovato una famiglia che mi permette di ragionare gara per gara. Questo 2019 è andato ben oltre le previsioni, però il nostro non è mai stato un exploit, perché la crescita è stata progressiva, senza passi indietro. E nei test di Misano ho trovato un ulteriore step: è il primo test di due giorni all’interno della stagione in cui è possibile preparare un GP, vediamo se il lavoro svolto darà buoni frutti”.

A questo punto sorge spontanea una domanda. Anzi, la domanda: come si batte Marc Marquez, vero dominatore delle ultime stagioni della MotoGP?

“In una gara posso provarci, anche se mi manca ancora un po’ di esperienza”.

Dopo la sequenza di ottime prestazioni fatte nella prima metà della stagione, sarebbe naturale iniziare a sentire un po' di pressione. Le aspettative su di lui sono cambiate, invece Quartararo non ci pensa e, anzi, è in attesa dell'occasione giusta per provare a portare a casa il suo primo successo in MotoGP.

“No, anzi, sono felice. E poi sono contento perché per la prima volta da quando sono nel Motomondiale arrivo a questo punto dell’anno senza dovermi preoccupare per la stagione successiva, visto che per la prima volta correrò nello stesso team per due anni di fila. Poi la vittoria la attendo ma non so quando potrà arrivare. L’unico successo nel Mondiale, lo scorso anno, arrivò dopo un undicesimo posto, quindi non era nell’aria. Magari sarà una sorpresa anche questa volta...”.

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