Quartararo: "Le altre Case lavorano molto meglio di Yamaha"
Fabio quartararo rinuncia alla lotta per il Mondiale e chiede alla Yamaha di trovare la formula per rendere la sua moto più costante da un circuito all'altro.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il francese, che scattava dall'11esima posizione, è caduto al primo giro, vedendo Aleix Espargaro scivolare proprio davanti a lui. "El Diablo" è quindi ripartito nella speranza di riuscire ad artigliare qualche punticino, ma è rimasto in coda al gruppo, rallentato anche da un problema con il sistema che permette di abbassare il posteriore della sua M1.
Combinando il suo 14esimo posto finale con la vittoria di Mir, il pilota della Yamaha Petronas ora è a 37 punti dal maiorchino nel Mondiale, a pari merito con Alex Rins, quando in palio ci sono ancora solo 50 punti. Se riuscirà a finire sul podio domenica prossima, infatti, Mir sarà certo del titolo senza bisogno di fare calcoli.
Per tutti questi motivi, Quartararo considera il titolo ormai una chimera e ritiene addirittura inopportuno riferirsi ad esso, con tutto il lavoro che attende la Yamaha per ricucire il gap nei confronti della Suzuki, il marchio dominante in questo momento.
"E' molto difficile accettare i miei risultati di quest'anno. Il Mondiale non è deciso, ma non possiamo pensarci ora. Sia Mir che Rins sembrano imbattibili al momento. La Yamaha è molto scostante, mentre la Suzuki è sempre al top ed ha solo due moto" ha riassunto Quartararo.
"Siamo passati dalla vittoria in una gara a faticare in quella successiva. Se iniziamo un weekend bene e mi sento bene fin dalla prima sessione, allora possiamo migliorare la moto passo dopo passo. Ma se all'inizio non ho feeling, poi ci perdiamo completamente" ha aggiunto Fabio.
E giura che la sua motivazione sia completamente intatta nonostante tutto quello che ha dovuto affrontare nel 2020: "Nella mia testa sono motivato al massimo per arrivare il più in alto possibile in campionato".
"Sappiamo qual è il problema e che c'è molto terreno da recuperare. Dovremo cambiare molte cose l'anno prossimo, perché sembra che le altre Case lavorino molto meglio della Yamaha" ha detto il pilota di Nizza, che poi ha spiegato di aver concluso la gara di oggi soprattutto per orgoglio.
"Dopo la caduta, la parte posteriore della moto si è bloccata e questo ha reso le cose ancora più difficili" ha concluso Quartararo, riferendosi al dispositivo che varia l'altezza del posteriore.
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