Quartararo: "La Yamaha non è più una moto facile"
Il pilota del Team Petronas ha sottolineato che la M1 2020 non è più semplice da guidare come la moto dello scorso anno e teme anche il gap di potenza.
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Gold and Goose / Motorsport Images
Fabio Quartararo ha detto che la Yamaha 2020 è "più difficile da guidare" rispetto alla moto dell'anno scorso, anche se ritiene che possa avere un grande potenziale.
La prima giornata di prove del GP di Spagna ha avuto degli alti e bassi per il pilota del Team Petronas, 17esimo nella FP1, nella quale è stato costretto a stare a guardare nei primi 20 minuti come punizione per aver fatto un test con una moto stradale con alcune parti da Superbike, ma poi capace di staccare il secondo crono nel turno pomeridiano.
Ammettendo di aver avuto un "feeling strano" con la moto nella FP1, è riuscito a migliorare nel pomeriggio grazie ad una modifica all'assetto, anche se con l'innalzamento generale dei tempi a causa di quello della temperatura, non è andato oltre al 15esimo posto nella cumulativa di giornata.
Parlando della Yamaha 2020, che mercoledì aveva già detto non essere la moto da battere al momento, Quartararo ha detto: "Non credo che sia come nel 2019, che si possa continuare a dire che la Yamaha sia una moto facile".
"Per me la M1 di quest'anno è molto più difficile da guidare rispetto all'anno scorso".
"Quindi penso che tutti debbano cambiare un po' la concezione che la Yamaha è una moto facile, la più amichevole della griglia".
"Onestamente, i punti forti ed i punti deboli non saprei dirli. Certo sappiamo che non brilliamo a livello di velocità di punta, ma ci stiamo lavorando e speriamo di vedere i frutti tra qualche gara".
"Al momento è difficile da dire quali siano, perché è solo il primo weekend di gara, anche se la moto, a mio avviso, ha del potenziale".
Anche se Jerez non è considerata una pista di motore, non avendo lunghi rettilinei, la Yamaha che ha raggiunto la velocità più alta nella FP2 è stata quella di Franco Morbidelli a 287,2 km/h, con un gap di quasi 10 km/h rispetto alla Ducati di Andrea Dovizioso.
Nonostante la Yamaha avesse mostrato un passo avanti a livello di motore nel corso dell'inverno, la miglior M1 era stata circa più lenta di 10km/h rispetto alla Ducati anche nei test in Qatar.
Quartararo, che ha avuto un deficit di 12 km/h, ha detto che il passo avanti della Yamaha è stato mascherato dal fatto che anche i rivali hanno fatto un passo avanti da questo punto di vista. Cosa che lo rende timoroso che il deficit possa diventare anche più ampio sui tracciati con rettilinei più lunghi.
"Il problema è lo stesso dell'anno scorso" ha osservato riguardo alla potenza della Yamaha. "Sento che la Yamaha ha fatto un piccolo passo avanti a livello di velocità di punta, ma che lo stesso vale anche per gli altri".
"Quindi, il problema è che siamo indietro di 12 km/h qui ed ho un po' paura che questi possano diventare 20 km/h su una pista come Barcellona. Questo sarebbe preoccupante".
"Ma, come ho detto, dobbiamo pensare alla nostra moto, al nostro potenziale, e non guardare agli altri. Solo al ritmo per capire dove sono".
"Sappiamo di avere questi punti deboli, ma anche che abbiamo diversi aspetti positivi. Quindi dobbiamo lavorare su quello che abbiamo sulla moto e rimanere concentrati".
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