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Quartararo infuriato per il traffico: "Servono sanzioni!"

Il pilota francese è stato costretto ad abortire un giro veloce nei minuti finali del turno per aver trovato numerosi piloti più lenti in traiettoria. Fabio chiede che vengano presi provvedimenti come in Moto3.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Il leader del campionato, vincitore di due delle cinque gare finora disputate, si è infuriato moltissimo nei minuti finali del secondo turno di Libere del Mugello.

Durante uno dei suoi ultimi tentativi, nel quale aveva abbassato il crono provvisorio di Oliveira nel T2 di 3 decimi, il pilota della Yamaha si è trovato davanti numerosi piloti che proseguivano lentamente in attesa di qualcuno più veloce che li trainasse.

Quando Quartararo ha visto il traffico ha subito tolto gas ed ha iniziato a mandare al diavolo i colleghi rei di averlo ostacolato. Nonostante sia stato in grado di rimediare poco dopo, ottenendo il quarto crono, Fabio ha chiesto a gran voce che si prendano provvedimenti per evitare il ripetersi di situazioni simili.

 

Per il francese non ha senso che la direzione gara adotti sanzioni pesanti in Moto3 e non intervenga in MotoGP, categoria che, secondo il pilota della Yamaha, dovrebbe essere da esempio per i più giovani.

“Sono riuscito a realizzare un giro veloce, ma non so come ci sono riuscito perché c’era molto traffico nel primo, secondo e terzo settore. Non ci possono essere così tanti piloti in attesa nelle seconde Libere. Non ha senso. Posso capirlo nelle qualifiche, ma non nelle Libere!” ha esclamato un infuriato Quartararo.

“Se si penalizzano i piloti in Moto3 che fanno cose simili, perché non si deve fare lo stesso in MotoGP? Noi andiamo più veloci di loro ed è più pericoloso. Non puoi trovarti dei piloti in traiettoria quando stai spingendo per un time attack”.

Messa da parte la rabbia per quanto accaduto in pista, Fabio ha poi sottolineato la soddisfazione per aver provato con successo il dispositivo Yamaha che consente di abbassare anche l’anteriore della M1.

“Sono molto contento dell’holeshot anteriore. Dobbiamo ancora migliorarlo, è vero, ma dobbiamo anche ringraziare la Yamaha. Solitamente i primi a portare novità di questo tipo sono i ragazzi della Ducati, ma adesso noi siamo al loro livello”.

Fabio ha poi spiegato come il dispositivo influenzerà le partenze da qui in avanti: “Sembra di stare seduti su una moto più piccola. Sicuramente dovremo rivedere le procedure di partenza”.

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