Quartararo: “Finalmente oggi mi sono divertito!”
Fabio Quartararo è tornato fra i primi nel venerdì di libere in Portogallo. Il pilota del team Petronas ha lavorato molto sulla sua M1 ed è entusiasta di girare a Portimao, dove non aveva mai corso prima.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La lotta per il mondiale si è chiusa a Valencia, Joan Mir ha conquistato il suo primo titolo mondiale e la MotoGP è arrivata a Portimao con in gioco solamente la seconda posizione nella classifica generale. L’ultimo appuntamento della stagione 2020 vede però una rinascita di Fabio Quartararo, che dopo molto tempo è apparso nuovamente in forma.
Il francese del team Petronas ha chiuso con l’ottavo tempo la sessione mattutina e con il quarto il turno pomeridiano ed archivia la prima giornata del weekend con un bilancio positivo: “Finalmente posso dire che mi sono divertito” La pista è bellissima, con salite e discese. Sono stato impressionato dal mio tempo alla fine. Non direi che ero perso, ma abbiamo fatto molte modifiche, abbiamo provato diversi setup, ammortizzatori, una forcella in carbonio...molti cambiamenti oggi, ma i miei ultimi tre giri sono stati positivi, quindi sono contento”.
Un buon inizio per El Diablo su una pista nuova, dove non aveva mai corso prima. A Quartararo il tracciato di Portimao sembra piacere molto: “All’ultima curva non sono andato proprio a fondo. Ma l’uscita è bellissima perché si fa con molta velocità. Sono curioso di vedere a quali velocità di arriva, penso che non si deve andare lontani dai 250 km/h e stando sempre inclinato ed in impennata, le sensazioni sono incredibili. Nella discesa, al primo giro si hanno le farfalle nello stomaco come quando si sta sulle vere montagne russe! È veramente bellissima!”
“Sento che c’è ancora margine di miglioramento – commenta in riferimento a quanto può fare con la sua M1 – la pista è molto difficile ed ogni volta che si frena si pensa ‘wow, potrei frenare ancora più tardi’. Domani bisognerà regolare questo aspetto, perché per me i riferimenti della frenata sono difficili da trovare, non si vede nulla. Credo che questo sia l’elemento più difficile sulla MotoGP su questa pista, perché non si sa il punto di frenata e si potrebbe frenare prima di quanto in realtà sia necessario. Ad ogni modo penso che questo sia il tracciato più difficile su cui abbia mai girato con una MotoGP”.
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