Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera
Intervista

Quartararo esclusivo: "La moto è un divertimento, non un lavoro"

In questa chiacchierata con Motorsport.com, Fabio Quartararo, la rivelazione indiscussa della stagione 2020, svela le chiavi che lo hanno portato da avere una sola vittoria nel Mondiale (in Moto2) a diventare lo sfidante di Marc Marquez per il prossimo titolo della MotoGP.

Il secondo classificato Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Il secondo classificato Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Gold and Goose / Motorsport Images

Puoi sintetizzare come è stato il tuo processo di adattamento alla MotoGP da quando sei salito per la prima volta sulla moto nei test di Valencia?
"A Valencia ero abbastanza spaventato. Non era tanto paura quanto impressione. Ho preso due secondi al giro e non sapevo guidare quella moto. A poco a poco, però, abbiamo fatto dei passi avanti. A Jerez eravamo già a meno di due secondi di distacco e le sensazioni erano già migliori. In Malesia mi sono sentito molto a mio agio, ma ho perso molto in frenata. Non c'era verso e non siamo riusciti a migliorare nulla. Siamo arrivati in Qatar e boom, abbiamo piazzato il settimo tempo. Il secondo giorno, terzi e con la frenata quasi perfetta rispetto a Maverick e Valentino. E' stato lì che abbiamo fatto il salto, ma poi ovviamente abbiamo continuato ad accumulare esperienza".

La prospettiva della velocità rispetto alla Moto2 cambia tanto quanto sembra?
"Cambia molto. In Moto2, alla fine della prima giornata sei già abituato. Ma in MotoGP, fino a quando non ti abitui, ti colpisce ogni volta che sali in moto. Non è tanto questione di andare a 340 km/h, ma l'accelerazione con cui passi da 80 a 250 km/h. Se togli l'anti-wheelie, puoi fare delle impennate anche in sesta".

Cosa ti offre questa Yamaha per permetterti di mostrare il meglio di te? Hai ritrovato la stessa facilità di quando avevi fatto parlare tutti di te nel CEV?
"Sì, mi sento bene come nel campionato spagnolo. Sicuramente non è la moto perfetta, ma sto andando molto bene. Riesco ad essere molto veloce anche in quei settori in cui, in teoria, i nostri punti deboli dovrebbero penalizzarmi. Riguardando i filmati, mi vedo molto agile e con la velocità a centro curva, che è il nostro punto di forza, sta andando alla grande".

Con le sensazioni che hai e pensando al poco tempo che hai passato in MotoGP, quanto margine di miglioramento pensi di avere?
"Spero che la mia progressione continui con la stessa velocità, ma penso che sia impossibile. Imparo in ogni Gran Premio, ma l'anno prossimo avrò molto più chiari gli aspetti su cui dovrei migliorare in Qatar, ad Austin o su tutti i circuiti che non conoscevo in sella ad una MotoGP. Quindi farò un altro passo".

Sei caduto pochissimo...
"Sento la moto sotto controllo, anche se è vero che arriva sempre un momento in cui sei al limite della moto e non sai mai se stai per cadere. Ma in gara sento il limite abbastanza spesso e riesco a rimanere in piedi".

Sei consapevole di aver scosso lo status quo che c'era in Yamaha, soprattutto nel team ufficiale?
"Non posso usare la moto per giustificare se sono più lento degli altri piloti Yamaha. Per me è un sogno essere in MotoGP, un regalo, ed è per questo che ogni volta che scendo in pista do il 100%. Non ho nulla di cui lamentarmi. Ogni volta che salgo in moto non ho la sensazione di lavorare, per me è un divertimento".

Il fatto che tu sia in grado di essere la Yamaha più veloce pur avendo una moto leggermente meno evoluta, non pensi che relativizzi abbastanza lo sviluppo che i costruttori fanno durante l'anno?
"Oltre alla messa a punto, l'unica cosa che ho avuto modo di incorporare sulla mia moto sono le forcelle in carbonio, che ci hanno dato qualcosa, ma non mezzo secondo. Ma è tutto legato alle sensazioni che possono darti certe cose. Finora dal Qatar abbiamo apportato solo dei piccoli cambiamenti, che alla fine, nel corso dei chilometri ci hanno portato un notevole miglioramento".

Sei stato sorpreso di avere comunque delle parti nuove che inizialmente non erano pianificate?
"All'inizio non avrei dovuto avere una moto 2019 e per questo devo già essere grato al team ed alla Yamaha. Questo già mostra l'interesse per me oltre alle parti nuove".

Mi sembra di capire che il fatto che tu stia andando così bene sta aiutando anche Sumi San (il capo progetto Yamaha in MotoGP) a gestire le esigenze dei piloti del team ufficiale...
"Sicuramente a Sumi va bene se io sono veloce, ma non è che la Yamaha mi dia delle parti da provare. Ad esempio, delle cose che Valentino e Maverick hanno provato per la prima volta a Misano, io non ho provato nulla. In quei due giorni di test ci siamo dedicati al set-up e niente di più".

Lin Jarvis assicura che la Yamaha farà tutto il possibile per trattenerti. Cosa deve fare per riuscirci?
"Vedo una Yamaha molto motivata. Hanno già portato in pista il prototipo del prossimo anno e le evoluzioni sembrano funzionare. Non voglio pensarci, preferisco concentrarmi su quest'anno e sul prossimo, poi vedremo".

In questo senso, sai già quale materiale avrai nel 2020?
"Ho sentito che mi daranno una moto ufficiale e questo sarà un vantaggio".

Hai già lottato due volte fino all'ultimo giro con Marquez per la vittoria. Pensi che in qualche modo lo stai un po' umanizzando?
"Più che avere un'influenza su di lui, essere in grado di lottare con lui mi ha aiutato a vedere di cosa sono capace. In entrambi i casi sono stato in grado di dargli una risposta, non è che mi abbia superato e se ne sia andato. Questo mi ha dimostrato che non è imbattibile. Ci sono momenti, come ad Aragon, nei quali batterlo è veramente molto difficile. Marquez ha conquistato otto titoli e io nessuno, ma a Misano e Buriram abbiamo fatto tutti i giri davanti a lui ad eccezione dell'ultimo. Marc è stato sempre dietro di me e mi analizzava per capire dove attaccare. Io invece non lo avevo visto, quindi ho solo provato a ripassare dove potevo. Questo mi ha dato un bonus di fiducia enorme".

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT,

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT,

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il secondo classificato Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Il secondo classificato Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il secondo classificato Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Il secondo classificato Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Podio: il secondo classificato Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Podio: il secondo classificato Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Podio: il secondo classificato Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Podio: il secondo classificato Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Podio: il secondo classificato Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Podio: il secondo classificato Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il secondo classificato Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Il secondo classificato Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Srinivasa Krishnan

Il poleman Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Il poleman Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

21

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Lorenzo: "Abbiamo delle idee da provare sulla moto a Motegi"
Articolo successivo Crutchlow per ora accantona l'idea del ritiro a fine 2020

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera