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Quartararo: “Caduta inspiegabile, sono totalmente perso”

Fabio Quartararo non ha iniziato il weekend di Valencia nel migliore dei modi e una caduta ha rovinato ulteriormente una giornata già non brillante. Il campione del mondo in carica non riesce a comprendere il motivo della scivolata e si sente frustrato, come lo scorso anno su questa pista.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il Gran Premio di Valencia doveva rappresentare il riscatto dopo la caduta di Portimao, invece è iniziato tutt’altro che bene per Fabio Quartararo. Il campione del mondo in carica è molto lontano nella classifica dei tempi e chiude il venerdì di libere con l’11esimo crono nella combinata. Solo 15esimo nelle FP1, è incappato in una caduta durante la seconda sessione di prove libere, restando attardato rispetto ai rivali.

Quartararo è stato tradito dalla sua Yamaha e accusa diversi problemi, a cui però non riesce a venirne a capo. Secondo El Diablo è un fatto inspiegabile, che lo rende frustrato e non gli permette di affrontare la situazione nel migliore dei modi, anzi: “Ero perso, totalmente perso. Sono caduto e non capisco perché. Questa è la peggior cosa, cadere senza sapere perché. Abbiamo fatto tutto bene ma l’anteriore si è chiuso all’improvviso e non capisco il motivo. Non ho potuto guidare come durante tutto il resto dell’anno. Serve qualcosa, perché è dura fare dei tempi ed essere costanti in queste condizioni. Siamo anche molto lenti, bisogna trovare una soluzione”.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

“Non sappiamo cosa sia successo – prosegue il campione del mondo in carica – non sappiamo dove siamo né quali sono le sensazioni con l’anteriore. La moto gira piuttosto bene, ma è veramente aggressiva all’anteriore e non dà feeling. Siamo un po’ persi, sono un po’ perso. Il team controllerà se c’è qualcosa di strano, alla prima curva ero molto prudente e perdevo tanto tempo. Ci sono tante curve in cui la moto si comporta in modo strano. Le sensazioni erano negative, non avevo feeling semplicemente. È la cosa che non riesco proprio a capire, io guido come sempre. Abbiamo fatto 17 gare, dal Qatar a Portimao le sensazioni erano le stesse e qui sono totalmente perso. Quindi è una cosa davvero strana e non vedo l’ora di fare il briefing con il team, perché c’è qualcosa che non capisco”.

Dunque, le sensazioni sembrano essere tornate quelle di Valencia 2020, quando non era riuscito ad andare come avrebbe voluto. Il pilota Yamaha inoltre è stato preso alla sprovvista dalla pioggia, con la squadra che si è trovata impreparata a causa delle previsioni meteo sbagliate: “Il nostro meteo diceva che non sarebbe piovuto, ma è piovuto e non abbiamo fatto in tempo a sistemare il setting. Sono partito con un setting che non era al top, ma sinceramente perdevamo solo nell’ultimo settore stamattina, fino al terzo settore ero a otto decimi. Non è il massimo, ma non è nemmeno più una catastrofe. La spiegazione di questa mattina è soprattutto perché non abbiamo avuto il tempo di cambiare il setting”.

Come ha finito Portimao, così inizia Valencia. Si potrebbe pensare che la conquista del titolo possa aver fatto abbassare la guardia al campione del mondo, che però esclude l’ipotesi di un rilassamento post-titolo: “A Portimao era una cosa diversa. Penso che ci fossimo giocati il titolo lì, non sarebbe successo quello che è accaduto. Sarei stato più intelligente e avrei finito in quinta o sesta posizione. non c’è alcuna correlazione con il titolo, a Portimao ero primo nelle FP1 e nelle FP2, ero secondo a un millesimo nelle FP3, quindi ero davanti all’inizio, ma ci sono state alcune complicazioni. Non c'è davvero un 'non vedo l'ora che arrivino le vacanze'. È solo frustrante essere in un Gran Premio e non capire cosa sta succedendo, soprattutto perché è l'ultimo. Non c'è feeling, e questa è la cosa che mi infastidisce di più. Non capisco perché succede qui. L'anno scorso è stata la stessa cosa, è stato un disastro”.

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