Puig, puntura a Lorenzo: "Il titolo team così sarebbe incredibile"
Alberto Puig, team manager della HRC, elogia Marc Marquez e deplora amaramente l'immagine data da Jorge Lorenzo in Australia.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Una volta che Marc Marquez è stato proclamato campione del mondo in Thailandia, l'ex pilota e ora uomo al vertice del team ufficiale Honda ha chiesto a Jorge Lorenzo di aiutare il pilota di Cervera a regalare alla Honda la Tripla Corona.
Tuttavia, il brutto momento che sta attraverando Lorenzo è stato un ostacolo talmente alto che il numero 99 non è stato nemmeno in grado di segnare un punto nelle ultime tre gare, neppure in Giappone, dove la Honda ha vinto pure il titolo Costruttori.
Con i 25 punti conquistati da Marquez a Phillip Island, il team Repsol Honda ora è solo un punto indietro rispetto al team ufficiale Ducati nella classifica a squadre.
La forma di Marquez in questa stagione, che lui stesso ha definito la migliore della sua carriera in MotoGP, potrebbe portarlo a conquistare la tripla corona praticamente da solo.
Dei 408 punti che ha conquistato fin qui la Repsol Honda, i suoi sono il 92% (375 punti), mentre il restante 8% è condiviso tra Lorenzo (5,6) e Stefan Bradl (2,4%), che ha sostituito il maiorchino in tre delle quattro gare in cui non ha potuto correre per infortunio.
Quando gli è stato domandato della possibilità di conquistare anche la classifica team, Puig non ha trascurato gli sforzi di Marquez, che senza dubbio contrastano con l'atteggiamento di Lorenzo nelle ultime settimane.
"Sarebbe bello ottenere la Triple Crown. Marc ci sta provando molto e vincere il titolo di squadra nelle circostanze attuali sarebbe incredibile" ha detto Puig sulla strada per Sepang, dove questo fine settimana si concluderà la tripletta asiatica.
"Il punto negativo di Phillip Island è la situazione ed il risultato ottenuto da Jorge Lorenzo" ha aggiunto Puig.
Il capo della HRC, uno degli artefici dell'arrivo di Lorenzo alla Honda in questa stagione, ha ribadito ancora una volta che il marchio dell'Ala dorata non metterà il suo pilota giù dalla moto. Tuttavia, non significa che il costruttore giapponese non si aspetti che il pilota stesso richieda la fine della relazione che li lega una volta terminata la stagione.
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