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Puig: “Per un po’ la gente ha dimenticato il livello di Marquez”

Alberto Puig, team manager HRC in MotoGP, crede che sia stato sottovalutato il livello di Marc Marquez durante il suo infortunio.

Marc Marquez, Repsol Honda Team, Alberto Puig, Repsol Honda Team, Team Principal

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Marc Marquez si è fratturato l’omero del braccio destro ormai lo scorso anno ed è stato fuori dalle gare per otto mesi. In questo periodo c’è stato chi ha speculato sul livello a cui sarebbe tornato l’otto volte campione del mondo, dopo essersi sottoposto a tre operazioni con un’infezione che lo ha costretto a prendere antibiotici per molto tempo.

Nonostante continui ad essere limitato nelle curve a destra per mancanza di allenamento al braccio, il pilota Honda è tornato a vincere prima della pausa estiva. Lo ha fatto al Sachsenring, un circuito che gira in senso antiorario, ed è riuscito a guidare su un buon livello anche ad Assen, la settimana successiva, chiudendo come il miglior pilota Honda dopo essere partito dalla 21esima casella della griglia.

Alberto Puig pensa che questo sia stato il miglior modo di rispondere a ciò che lui considera dubbi infondati: “Penso che per molto tempo la gente si sia dimenticata chi fosse Marc Marquez. Non leggo molto a stampa, non ne sono assorbito, ma da ciò che mi ha raccontato il nostro addetto stampa ci sono stati alcuni commenti strano sul suo ritorno, sulle sue capacità. Non so se abbiano davvero capito il livello del pilota di cui stiamo parlando”.

“Il ritorno di Marc è stato più difficile di quanto si pensasse – prosegue parlando con MotoGP.com – ma ciò che sta facendo nella situazione attuale è incredibile, perché io non direi che sta guidando con un braccio solo, ma con un braccio e mezzo. È chiaro che non sia al 100% fisicamente, quindi penso che solo un pilota possa farlo, e questo è lui. Non parlo come team manager Honda, ma come ex pilota, credo che il suo potenziale sia molto oltre il resto”.

Ma affinché Marc Marquez possa esprimere pienamente tutto il suo potenziale, Honda deve fornirgli una moto migliore. Lo spagnolo ha sottolineato che lo sviluppo della RC213V in sua assenza non è stato sufficientemente buono. Anche se il nuovo telaio utilizzato ad Assen ha rappresentato un passo in avanti, Puig non nasconde l’obbligo di progredire nella seconda metà di stagione: “È una necessità! Dobbiamo migliorare e questo è ciò che stiamo provando a fare. Miglioreremo la moto e anche i piloti miglioreranno”.

Nella valutazione che Puig fa sulla prima parte di stagione di Honda, riconosce che la vittoria di Marquez ha salvato un brutto inizio. Oltre alle difficoltà della moto, il costruttore giapponese non ha potuto contare sulla sua punta di diamante in Qatar, dove sono stati svolti i test pre-stagione e le due prime gare, creando un contesto difficile per il nuovo arrivato Pol Espargaro.

“Non è bello quando guardi i risultati, ovviamente – riconosce Puig – prima di tutto, non ci aspettavamo che Marc non potesse iniziare la stagione. Credevamo che potesse esserci, ma alla fine non ci è riuscito per l’infortunio, e questo è già stato un fattore. Poi avevamo un nuovo pilota, Pol, che ha avuto qualche problema a capire la moto. Ha dei problemi in questo momento. Anche Alex Marquez e Takaaki Nakagami ne hanno avuti alcuni. Non possiamo dire che la stagione sia andata bene”.

Tuttavia, Puig pensa che ci siano tutti i presupposti perché Honda cambi la situazione nella seconda parte di stagione: “Penso che abbiamo capito la situazione. Comprendiamo i veri problemi della moto e credo che i piloti si stiano avvicinando pian piano al loro vero livello e potenziale, specialmente Marc con la vittoria al Sachsenring. È stato impressionante e anche molto positivo per tutti noi, sia per la vittoria, ma soprattutto per capire davvero la nostra situazione. In questo momento non possiamo dire che sia buona, ma stiamo provando a capirla e questo probabilmente è l’aspetto più positivo”.

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