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Intervista

Puig: “L’infortunio di Marquez non cambierà la filosofia Honda”

Alberto Puig, team manager HRC, afferma che l’infortunio di Marc Marquez non cambierà minimamente la filosofia Honda, convinta del fatto che il pilota tornerà quello di prima perché non ha paura.

Alberto Puig, Repsol Honda Team Team Principal, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Alberto Puig, Repsol Honda Team Team Principal, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Alberto Puig ha parlato con Motorsport.com prima dell’esplosiva gara di domenica scorsa ad Aragon, dove Pecco Bagnaia ha conquistato il suo primo successo in MotoGP dopo un duello incredibile con Marc Marquez, durato fino alla fine. Il pilota Honda che abbiamo visto al Motorland comincia ad assomigliare a quello che ha dominato la categoria con grande autorevolezza, vincendo sei titoli prima di quella caduta a Jerez dello scorso anno.

Tuttavia, il percorso per tornare a quei livelli sembra molto lungo, sia per le limitazioni fisiche che a volte condizionano la guida del catalano sia per gli aspetti tecnici su cui Honda sta lavorando per ridurre la mancanza di trazione della RC213V.

Nel frattempo per, sono state molte le affermazioni di chi attribuisce il momento negativo del costruttore giapponese alla conseguenza diretta della sua filosofia, quella che porta a concentrare su Marquez la maggior parte delle risorse e dell’attenzione, senza tenere in conto le necessità degli altri piloti della Casa alata.

Per Puig, quanto accaduto al proprio pilota non condizionerà Honda, che manterrà la propria filosofia vincente per tutti questi anni: “La nostra filosofia non cambierà assolutamente niente solo perché Marc ha un anno complicato. Non è un pilota in più. Non è solo il miglior pilota Honda, è il miglior pilota del mondo. Abbiamo un contratto lungo, fino al 2024, e faremo tutto il possibile per dargli la moto che merita. Ovviamente anche Pol è importante, ma il palmarès di Marc parla per sé”.  

I numeri sono la principale argomentazione di chi difende la tesi che Honda sbaglia in questo momento. Nei 15 gran premi che Marquez ha perso mentre recuperava dall’infortunio al braccio destro, Honda ha collezionato solo due podi, entrambi con Alex Marquez a Le Mans e Aragon. Le cadute sono state molte, così come quest’anno, motivate da una moto che non perdona. Dal suo rientro a Portimao, lo spagnolo ha eguagliato i podi del fratello dello scorso anno, vincendo al Sachsenring e chiudendo secondo domenica scorsa a Motorland. Al tempo stesso però, è il pilota che vanta il maggior numero di cadute, ben 18.

Nonostante si fosse perso le prime due gare, Marquez è il miglior pilota Honda in classifica. Occupa la decima posizione in classifica generale, con 79 punti. Il secondo pilota della Casa alata è Takaaki Nakagami, 13esimo con 64 punti. Pol Espargaro è 14esimo con 55 punti e Alex Marquez 15esimo con 49 punti.

Se HRC, tramite ciò che dice Puig, non pensa di cambiare la sua strategia, è sulla base di una convinzione: il fatto che il proprio pilota tornerà nelle condizioni che lo hanno portato a dominare negli scorsi anni. Questa convinzione deriva dalla sensazione che è stata più che dimostrata. Puig afferma: “Sai perché non ho alcun dubbio sul fatto che Marc tornerà quello di prima? Perché non ha acquisito paura. È stato molto tempo fermo e quando è tornato in pista è caduto molto presto. Ma si è alzato ed è tornato e girare anche più veloce. In un pilota, la paura è ciò che fa la differenza tra quelli che stanno davanti e quelli che non ci stanno; quelli che dopo essersi fatti male, il primo giorno sono a otto decimi dal primo, poi a un secondo e poi vanno a casa”.

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