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Puig: “Repsol Honda non è il miglior posto per esordire”

Alberto Puig, Team Manager Honda, spiega i motivi che hanno portato i vertici Honda a scegliere Pol Espargaró relegando Álex Márquez nel team LCR al posto di Cal Crutchlow.

Alberto Alberto Puig, Repsol Honda Team Team Principal

Alberto Alberto Puig, Repsol Honda Team Team Principal

Gold and Goose / Motorsport Images

La notizia era ormai nota da tempo, ma l’annuncio ufficiale è arrivato solo oggi: Pol Espargaró affiancherà Marc Márquez nel team Repsol Honda a partire dal 2021 ed Álex Márquez, esordiente quest’anno con la RC213V, sarà in forza al team LCR. La manovra di mercato non sorprende nessuno e la conferma arriva nella settimana del Gran Premio di Spagna, il primo della stagione per la MotoGP, che ritorna in pista dopo il duro periodo di lockdown.

Il Campione del mondo in carica della classe regina condividerà il box con un pilota esperto e, tra l’altro, uno dei pochi ad avergli tenuto testa negli anni in cui erano rivali in Moto2. Il più giovane dei fratelli Márquez sostituirà Cal Crutchlow e resta così nell’orbita Honda con un contratto biennale. Alberto Puig, Team Manager Honda, spiega i motivi per cui è stata presa questa decisione: “Lo scorso anno, quando a Valencia Jorge Lorenzo ha deciso di ritirarsi, inaspettatamente perché aveva un altro anno di contratto, abbiamo deciso di prendere Álex. Era evidente che dovevamo cercare un pilota, ma il motivo principale della scelta è stato che lui era il campione del mondo in carica Moto2, al contrario non gli avremmo dato questa possibilità”.

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“In quel momento non abbiamo voluto interferire con il team LCR di Lucio Cecchinello prendendo il suo pilota Cal Crutchlow – prosegue Puig – perché avremmo smontato la struttura e per noi LCR è un team molto importante, che ci offre molto e ci aiuta tanto. Abbiamo preferito non toccarlo. Allo stesso tempo però eravamo coscienti del fatto che per un rookie, indipendentemente dal percorso, il team Repsol Honda non è il miglior posto per cominciare. Si ha molta pressione e si devono dare risultati da subito. Il fatto di correre con una persona come Marc Márquez, che sia il fratello o meno, è complicato per tutti”.

Álex Márquez però sarà seguito costantemente da Honda: “Ci sta molto a cuore il futuro di Álex Márquez e per questo abbiamo deciso che essendo pilota ufficiale, e lo sarà, e correndo con la stessa moto avrà una progressione meno pesante che se stesse nel team Repsol Honda. Non sarà tranquilla perché correre in MotoGP è tutto tranne che tranquillo, ma nella squadra ufficiale è complicata. Abbiamo considerato che, vista la sua età, si potrà formare e lo seguiremo da vicino perché è un pilota che ci interessa. Ma nello stesso tempo chiamiamo nel team un pilota con più esperienza, con più anni di carriera come Pol Espargaró, che è più pronto e può lottare dal prossimo anno direttamente da una posizione più matura ed esperta. Consideriamo che questa line-up, così come la abbiamo pensata, è quella che beneficia tutti. È la cosa più logica ed è ciò che facciamo”.

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