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MotoGp 2012: sarà Stoner contro Yamaha?

La M1 1000 sembra nata meglio, ma l'australiano ha ancora qualcosa in più. Rossi e Ducati devono inseguire

L'attesa ormai è finita: con le prove libere di domani sera a Losail, la stagione 2012 della MotoGp è pronta a prendere il via con le nuove 1000 e l'arrivo in gara delle CRT. Alla notturna del Qatar toccherà il compito di confermare o smentire quelle gerarchie che sembrano essersi create nel corso dei test invernali. Giornate di lavoro che hanno detto che potrebbe essere una battaglia uomo contro moto, Casey Stoner contro Yamaha: tra i piloti, il campione del mondo ha dimostrato ancora una volta di avere una marcia in più rispetto al resto del gruppo. Quando abbassava la visiera del casco alla ricerca del tempo, ha costantemente messo la sua Honda davanti a tutti senza concedere una replica. Se l'australiano ha mostrato tutta la sua classe, la RC213 invece sembra ancora aver bisogno di tempo per sfruttare tutto il suo potenziale. Durante i test sia Casey che Dani Pedrosa hanno dovuto fare i conti con un chattering molto fastidioso. Senza dimenticare il richiamo dei motori in Giappone per alcune verifiche a scopo precauzionale, avvenuto durante la seconda tre giorni di prove a Sepang. Problemi che invece non sembrano avere in casa Yamaha, dove la M1 1000 è nata veramente bene. La nuova creatura della Casa di Iwata risponde bene alle cure di ogni pilota, compresi quel Cal Crutchlow e quell'Andrea Dovizioso che dispongono della versione satellite. E anche Ben Spies sembra aver beneficiato particolarmente dall'aumento di cilindrata imposto dal regolamento. Chiaramente però il rivale più atteso per Stoner è Jorge Lorenzo: la sua simulazione di gara a Jerez de la Frontera ha spaventato un po' tutti, perchè il "Martillo" ha dimostrato di poter tenere un ritmo veramente indiavolato. Nonostante Losail sia una pista molto favorevole al "Canguro", che ha vinto quattro volte negli ultimi cinque anni, lo spagnolo è partito per il Qatar con grande ottimismo, convinto che ora la sua M1 sia molto più vicina al binomio Honda-Stoner. Per il momento, per stessa ammissione di Valentino Rossi, la Ducati non sembra in grado di battagliare per la vittoria. La nuova GP12 con telaio perimetrale sembra un passo avanti rispetto alla sua antenata, ma anche negli ultimi test di Jerez il distacco dalla vetta è rimasto di 0"9. Un dato comunque incoraggiante se si pensa che a fine 2011 era attestato intorno al secondo e otto decimi. La soprattutto il "Dottore" ha lasciato la Spagna con la convinzione di aver ritrovato la strada per rendere la sua moto più "sincera" in entrata di curva e in grado di dargli maggior feeling sull'anteriore. Il lavoro da fare è ancora molto, ma anche la politica del pesarese è quella dei piccoli passi: agli uomini di Borgo Panigale ha chiesto solo un progresso costante, per avvicinarsi alla vetta il prima possibile. E' chiaro che magari ripetere quanto riuscito a Fernando Alonso non dispiacerebbe affatto a Valentino: in Formula 1 lo spagnolo è riuscito a portare al successo e in vetta al Mondiale una Ferrari che aveva arrancato nei test invernali. Per farlo però avrebbe bisogno di un aiuto da parte del clima e anche una buona dose di fortuna. Ma veniamo ora al capitolo CRT, perchè almeno una è già riuscita ad impressionare: stiamo ovviamente parlando della ART-Aprilia affidata a Randy De Puniet. Il pilota del Team Aspar è riuscito a rimanere attaccato alle Ducati satellite nei test spagnoli, chiudendo a meno di 2" dal miglior tempo. Tanta roba se si pensa che la sua moto è dotata di un motore derivato di serie. E' anche vero però che quello di Jerez è probabilmente il circuito più adatto a queste moto, non avendo praticamente rettilinei. Bisognerà vedere quindi come si comporteranno su una pista come quella di Losail che invece ne ha uno molto lungo. E soprattutto cosa riuscirà a fare il resto della truppa, che comunque viaggiava a circa un secondo dal francese. Per noi ovviamente saranno da tenere particolarmente d'occhio le new entry di casa nostra, ovvero Danilo Petrucci, Mattia Pasini e Michele Pirro. Il primo è stato una delle note liete di Jerez, chiudendo terzo con la sua Ioda-Aprilia dotata di telaio a traliccio. Pasini invece ha faticato a tenere il ritmo delle altre due ART-Aprilia del Team Aspar. Quello che probabilmente faticherà di più è il portacolori del Team Gresini, ma solo perchè è riuscito a portare al debutto la sua FTR-Honda appena due settimane prima dell'inizio del Mondiale. Una cosa però è certa: sulla griglia si sentirà, e tanto, la mancanza del numero 58...

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