Preview: i punti salienti dei test di Phillip Island di MotoGP
Da mercoledì a venerdì, le squadre della MotoGP affronteranno il secondo test ufficiale del 2017 a Phillip Island. Una pista che potrebbe chiarire alcuni dei punti che affrontiamo di seguito.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Un nuovo "incrocio" tra Vinales e Valentino
Maverick Vinales ha avuto un'ottima relazione con la pista australiana negli ultimi due anni: per lui è sempre un evento importante nel calendario, perché probabilmente è la sua pista preferita. L'anno scorso il pilota spagnolo ha dimostrato il potenziale della Suzuki durante i test pre-campionato. Fino ad ora è sempre stato molto veloce sulla Yamaha, quindi potrebbe sentirsi estremamente a suo agio a Phillip Island. Da quando ha guidato la M1 per la prima volta, ha dimostrato di essere più veloce del compagno Valentino Rossi. Per ora l'italiano non sembra preoccupato da questa tendenza, ma deve cambiare questa situazione se vuole veramente lottare per conquistare il suo decimo titolo iridato.
Honda al bivio dopo le difficoltà in Malesia
Marc Marquez, Dani Pedrosa e Cal Crutchlow hanno trascorso il primo test a confrontare due motori differenti sulle loro moto. Uno di questi era lo stesso che avevano già provato alla fine della scorsa stagione (durante i test di Valencia), mentre l'altro era completamente nuovo. Quanda ai piloti è stato chiesto un parere, sia Marquez che Pedrosa hanno semplicemente detto che devono ancora studiare le informazioni raccolte a Sepang e poi discutere la soluzione finale con i tecnici della Honda. "Dobbiamo decidere se cercare di ottenere più potenza dal motore vecchio o se cercare di domare quello nuovo" ha detto Marquez alla fine dei tre giorni di test a Sepang. Ci si attende quindi che la Casa giapponese prenda una decisione su quale motore possa offrire le prestazioni migliori, o almeno i risultati migliori.
Dov'è Jorge Lorenzo?
L'ultimo test a Sepang è stato un po' come le montagne russe per Jorge Lorenzo. E' passato dal disorientamento più assoluto della prima giornata, nella quale si era sentito completamente perso ed aveva pagato più di un secondo e mezzo sui migliori, all'essere soddisfatto in quella conclusiva, quando a chiuso a soli quattro decimi da Vinales. In quei tre giorni il maiorchino ha dimostrato la sua capacità di adattare il suo stile di guida alla Ducati. Tuttavia, il tempo passa e la prima gara in Qatar si avvicina sempre di più. Un pilota come Lorenzo, tre volte campione del mondo della MotoGP, non ha nulla da dimostrare al di là di chiudere la bocca a quelli che pensano che non sarà in grado di vincere con la moto itialiana. Dovremmo aspettare di vedere a Phillip Island, una pista che Lorenzo ama, se il #99 sia in grado di fare l'ultimo passo, quello più difficile, che gli permetterebbe di stare più vicino a Vinales e Marquez.
Suzuki in cerca di conferme
Anche se la GSX-RR 2017 non è altro che una versione migliorata del prototipo dello scorso anno in molti aspetti, la Suzuki sembra aver preso le misure appropriate per confermarsi come un contendente alla Honda ed alla Yamaha, vincitrici degli ultimi nove titoli mondiali della classe regina. L'Australia sembra essere un buon posto per misurare i miglioramenti della moto, facendo un confronto con il ritmo impresso da Vinales nei test pre-campionato dello scorso anno. Iannone, d'altra parte, non ha scelta se non quella di mettere fine a quegli impulsi che spesso hanno giocato contro di lui, mandandolo a terra. Se i tecnici e gli ingegneri riusciranno a trovare la chiave per rendere competitiva la moto e il pilota di punta riuscirà a non oltrepassare il limite, sarà stato fatto un lavoro importante.
Nuove alternative alle alette
La Yamaha ha sorpreso tutti a Sepang, mostrando per la prima volta la sua nuova doppia carena con le alette all'interno, pensata per cercare di minimizzare il divieto di utilizzare appendici aerodinamiche. Le giornate di Phillip Island dovrebbero aiutare la Yamaha a prendere una decisione definitiva circa la sua ultima innovazione. Allo stesso tempo, questi tre giorni possono offrire alternative o copie di questa soluzione proposte dai rivali.
La KTM deve mostrare i muscoli
E' già chiaro che la KTM non è entrata in MotoGP solo per correre, ma che è qui per vincere. La fame della Casa di Mattighofen è già stata espressa dai suoi vertici ed in particolare da Stefan Pierer. E' difficile però capire come prendere le sue parole, perché possono sembrare dure o ambiziose. Pol Espargaro e Bradley Smith si sono sentiti come dei bambini il giorno di Natale a Sepang nel rilevare la quantità di pezzi da provare che erano stati portati dalla fabbrica. La KTM quindi è ancora una moto da sviluppare e molto probabilmente in Australia vedremo delle evoluzioni di telaio ed elettronica, perché entrambi i piloti si sono già detti contenti del motore.
Un test importante per i rookie
Se Johann Zarco e Jonas Folger si sono comportati bene in Malesia, ora entrambi, ed anche Alex Rins, si troveranno ad affrontare un esame di livello superiore a Phillip Island. Ogni pista durante la stagione è differente quando si guida una MotoGP, ma le sensazioni a Phillip Island sono ancora più "forti". La curva 1 impressiona anche i piloti più esperti, perché si viene giù dal rettilineo ad oltre 280 km/h, quindi è sicuramente un momento speciale per i novellini. I piloti Tech 3 dispongono poi di una moto molto competitiva (la M1 2016). Questo aiuta sempre.
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