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Pol Espargaró: “La strigliata di Puig mi ha dato motivazione!”

Pol Espargaró ha conquistato la sua prima pole position con Honda e ha ammesso che la strigliata che gli ha fatto Alberto Puig, capo HRC, è stata una motivazione per lui.

Il Polesitter Pol Espargaro, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Pol Espargaro è arrivato in Honda come una scommessa personale di Alberto Puig, team manager HRC. Ma i risultati, fino ad ora, non avevano fatto giustizia al pilota spagnolo che però oggi ha conquistato la sua prima pole position con i colori arancioni della Casa alata.

“Per me, ho già fatto il fine settimana. È stato un giro pazzo su una pista molto lunga che non ti concede alcun errore. Sono andato bene nella curva dove invece ero caduto stamattina. O ci riuscivo o cadevo, e alla fine ci sono riuscito. A poco a poco capisco la moto, l’adattamento è un po’ complicato e spero che questo risultato ci dia una boccata d’ossigeno per il resto della stagione”, ha dichiarato Pol Espargaro appena conquistata la pole.

Passato qualche minuti, con più tranquillità il pilota Honda continuava ad essere incredulo: “Ancora non ci credo, sono passato dall’essere in uno dei momenti più critici della mia carriera in Austria, dove non capivo niente e non riuscivo a guidare la moto, all’euforia totale. Sono sensazioni opposte che a volte sono difficili da capire”.

Per il catalano era difficile comprendere i motivi di questo cambiamento, oltre alla sua motivazione: “Sono successe cose che mi hanno motivato di nuovo e mi hanno permesso di tirare fuori quella scintilla che ho dentro, che non sempre esce. Ma quando tutto va bene, sono in grado di farcela. Si tratta di piccole cose. Dopo la sconfitta dell’Austria è subentrata una grande tristezza, poi una grande rabbia. Se sei in grado di tramutare questa rabbia in qualcosa di produttivo, le cose migliorano”.

 

Dopo due gran premi di assenza per motivi di salute, Alberto Puig è tornato questo fine settimana nel paddock, questa è una delle chiavi per comprendere questo cambiamento: “Questa settimana è tornato Alberto e giovedì abbiamo parlato. È stata una chiacchierata motivazionale. In parte è stata una strigliata, perché lui crede in me e pensa che possa far bene. Mi ha detto che non stavo tirando fuori il massimo da me. Ad ogni modo, mi ha detto di concentrarmi di più. Alla fine basta un pizzico di attenzione perché le cose vengano fuori meglio e la sua presenza mi aiuta molto”.

Anche la pista di Silverstone aiuta: “Il tracciato si adatta meglio a me, è aggressivo, con basse temperature, c’è grip. Questo copre molti problemi della moto. Quando c’è grip, i problemi si risolvono. Qui possiamo sfruttare la gomma morbida, sono in grado di fare buone cose ed è andata bene per tutto il fine settimana”.

“Al momento mi godo la giornata di oggi, che ho festeggiato come se fosse una vittoria. Domani vedremo. Ma indubbiamente partire davanti ti permetter di avere una gara più tranquilla, senza dover pensare tutto il tempo di superare i piloti davanti. Ci penseremo domani, ma dopo tanti momenti brutti, mi voglio godere questa pole”.

Pol ha girato molto con la posteriore morbida, in preparazione della gara: “È un’opzione. Con le Ducati così, qui non pensavo di fare un tempo come quello che ho fatto. Credevo che se fossi uscito con la media al posteriore avrei potuto difendermi fino a metà gara e divertirmi un po’, che non mi diverto da qualche tempo e qui ho un buon ritmo con la gomma morbida. Ma ora, partendo primo, la strategia va pensata un po’ di più e dobbiamo pensare anche agli ultimi giri”.

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