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Petrucci: "Voglio dimostrare che l'Australia è stata solo un episodio"

Il pilota della Ducati Pramac è impaziente di tornare in pista a Sepang dopo una gara deludente a Phillip Island. Spera in un risultato importante, ma anche di poter dare una mano a Dovizioso a tenere aperto il Mondiale.

Danilo Petrucci, Pramac Racing

Danilo Petrucci, Pramac Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Loris Baz, Avintia Racing, Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Il terzo classificato Danilo Petrucci, Pramac Racing
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team, Danilo Petrucci, Pramac Racing

"Peggio di Phillip Island non può andare". Danilo Petrucci ha subito voglia di scherzare, appena arrivato a Sepang, per la terza tappa della tripletta asiatica della MotoGP. E si fa fatica a dargli torto: in Australia, pur essendo reduce dal grande podio di Motegi, il portacolori della Ducati Pramac non ha mai trovato il giusto feeling e si è ritrovato a chiudere la gara addirittura al 21esimo posto.

Per questo la voglia di tornare in pista in Malesia è tanta: "Sono contento di arrivare subito a Sepang. E' una pista che mi piace, anche se soffro particolarmente il caldo. Però la prendo sempre come una sfida e nel 2015 ho fatto un'ottima gara e finì sesto sull'asciutto, anche se quella gara venne ricordata soprattutto per altre cose".

"E' una pista su cui mi sono sempre trovato bene, anche se è un po' complicata perché ci sono tante curve, tutte molto diverse tra loro. Sono contento di tornare subito in moto però perché a Phillip Island è andata molto male, quindi voglio vedere subito se non mi sono scordato come si fa ad andare in moto" ha aggiunto.

In questo periodo dell'anno, in Malesia c'è sempre un rischio molto elevato di dover fare i conti con la pioggia. La cosa non preoccupa "Petrux", che è uno specialista del bagnato. Però c'è l'incognita di un asfalto che ci mette molto tempo ad asciugarsi.

"Non temo molto le condizioni meteo che si possono presentare. Mi preoccupa di più l'asfalto, perché quando ha corso la Formula 1 ho visto che le chiazze di bagnato ci mettono parecchio ad asciugarsi. E mi pare che si formino sempre negli stessi punti dell'anno scorso".

Lo scorso anno fu proprio una Ducati a vincere a Sepang e questo può essere sicuramente di buon auspicio: "Questa è sempre stata una pista abbastanza favorevole alla Ducati. L'anno scorso ha vinto Dovizioso, anche se c'era bagnato. Voglio a tutti i costi far vedere che la prestazione di Phillip Island è stata solo un brutto episodio".

Tornando a parlare di Phillip Island, Danilo ha ammesso che probabilmente anche la scelta della gomma media per la gara può aver pesato: "Non eravamo veloci in generale, in più in gara ero particolarmente lento. Io, Dovi e Valentino avevamo la stessa gomma, ma noi abbiamo faticato particolarmente rispetto a Rossi, forse perché abbiamo anche una moto diversa, quindi non possiamo fare paragoni su di lui. Forse quindi abbiamo anche sbagliato la gomme e sarebbe stato meglio mettere la soft, però non avevamo neanche l'assetto giusto, perché la moto scivolava molto sia davanti che dietro".

In Australia ha rinunciato alla carena da alto carico, ma potrebbe tornare a montarla in Malesia: "Non sappiamo se usare o meno la nuova carena. Dobbiamo ancora parlarne nel briefing di oggi pomeriggio, perché come al solito ci sono punti a favore e a sfavore. Però qui sembra che possano essere meno quelli a sfavore rispetto a Phillip Island, dove alla fine abbiamo deciso di toglierla".

Per questo weekend c'è anche una motivazione in più per provare a stare davanti. Il ternano vorrebbe dare una mano a Dovizioso a provare a riaprire un Mondiale che sembra essersi messo decisamente in salita, visto che ora i punti da recuperare su Marc Marquez sono ben 33 e mancano solo due gare all'appello.

"Mi piacerebbe essere uno di quelli che possono aiutare Dovizioso. Quest'anno ho avuto diversi alti e bassi, per motivi che non siamo ancora riusciti a capire. Visto che l'ultima gara ho fatto particolarmente schifo... Ho anche questa cosa in più a motivarmi, quindi ho più voglia di altre volte di andare in pista. In realtà c'era anche a Phillip Island, ma non abbiamo mai trovato la quadra per tutto il weekend. Quest'anno non riusciamo mai a fare una previsione su come andranno le cose, perché le gomme sono cambiate tanto rispetto al 2016. Dobbiamo aspettare domani, forse sabato, per sapere se possiamo essere competitivi o meno".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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