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Petrucci: "Speravo che Marc pensasse di più al campionato..."

Il pilota della Ducati Pramac è stato battuto da Marquez all'ultimo giro a Misano dopo aver comandato quasi per tutta la gara. Danilo però non ha rimpianti: "Non avrei potuto fare molto di più, lui è stato molto forte".

Danilo Petrucci, Pramac Racing, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Danilo Petrucci, Pramac Racing, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Marc Marquez, Repsol Honda Team, Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Podio: il vincitore della gara Marc Marquez, Repsol Honda Team, il secondo classificato Danilo Petru
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing, Marc Marquez, Repsol Honda Team, sul rettilineo di partenza
Danilo Petrucci, Pramac Racing, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Il secondo classificato Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing, Marc Marquez, Repsol Honda Team, Andrea Dovizioso, Ducati Team

Se ad Assen c'era arrivato vicino, oggi a Misano probabilmente Danilo Petrucci si è avvicinato ancora di più alla sua prima vittoria in MotoGP. Con la pista bagnata il pilota della Ducati Pramac ha comandato le operazioni per circa una ventina dei 28 giri in programma e solo all'ultimo giro ha ceduto all'attacco del campione del mondo in carica Marc Marquez.

"Oggi sono stato lì tutta la gara e non è stato facile condurla in queste condizioni e con Marc dietro. Però non è che stessi spingendo al limite in tutti i giri, perché volevo rimanere in piedi a tutti i costi e speravo che Marc pensasse un po' di più al campionato. Lui però si è preso dei rischi incredibili all'ultimo giro e sinceramente non ho dei rimorsi. Ci ho provato, sono anche quasi caduto due volte, poi anche all'ultimo giro quando alla curva 4 ho provato a ripassarlo, quindi non è che avrei potuto fare molto di più. E' stato molto forte lui oggi" ha detto "Petrux".

Stavolta ci aveva davvero creduto che fosse la volta buona: "Più o meno per 20 giri l'ho pensato. Fino a quando mi si è chiuso lo sterzo alla curva 4 quando ho provato a rispondergli all'ultimo giro. Anche perché vedevo che miglioravo i tempi e magari lui si staccava un pochino, però poi si rifaceva subito sotto. Ci ho provato molte volte a creare un gap, ma non è andata. In ogni caso ci ho pensato tante volte che fosse la volta buona, speriamo che sia la prossima".

Non a caso, è parso quasi più arrabiato per aver visto sfumare la vittoria che per il suo terzo podio stagionale. A quel punto è stato un po' provocato, perché gli è stato chiesto se allora è meglio chiudere quinto piuttosto che perdere in extremis.

Danilo quindi si è fatto una risata ed ha detto: "Detta così, devo dire no. Ma è stata una gara molto difficile, quindi ci speravo. Stare davanti in queste condizioni è stato difficile e ci ho creduto fino alla fine. Metabolizzare la cosa è stato complicato, magari stasera con calma lo capisco che ho fatto podio".

La pioggia ha smesso di cadere dopo pochi giri e le condizioni della pista sono migliorate. Anche questo ha creato un po' di rammarico al ternano, che è convinto che se la gara fosse proseguita sotto alla pioggia battente avrebbe avuto più chance di portarla a casa.

"Forse si, perché credo che il mio peso maggiore mi stesse aiutando con la trazione in uscita di curva. Purtroppo ha smesso di piovere e la pista ha cominciato ad asciugarsi. Credo che lui abbia preso anche un po' più di fiducia, perché stamattina lui era caduto con la pioggia, mentre io ero molto tranquillo. Forse se le condizioni erano un po' più rischiose, non avrebbe attaccato alla fine, ma con i se ed i ma non si va da nessuna parte".

Su cosa gli manca per centrare questa prima vittoria, non sembra avere troppi dubbi: "Mi manca un po' la gestione delle gomme sulla distanza di gara. Quest'anno non c'è una grossa differenza tra Honda, Yamaha e Ducati, la differenza la fa chi riesce a conservarle meglio per la parte finale della gara. Questo credo che sia anche quello in cui Dovi riesce meglio di me al momento".

Le gara casalinghe però gli hanno portato molto bene quest'anno, perché qui è riuscito a bissare il podio del Mugello: "Non so che cosa mi succede in Italia. Di sicuro questa è stata una gara molto diversa da quella del Mugello. Ma se andiamo a guardare bene, c'è salito Lorenzo in Spagna, Zarco in Francia, io al Mugello e qui, Folger in Germania. Non so se è l'aria o le gomme, ma non penso perché sono stato competitivo fin da venerdì. Questo weekend non era troppo a posto dal punto di vista fisico, ma qui a Misano avevamo fatto anche i test e quello sicuramente ha aiutato".

Quando gli è stato chiesto se aveva pensato di lasciare il secondo posto a Dovizioso all'ultima curva, visto che lui è in lotta per il titolom, ha concluso: "Non avrei dato una bellissima immagine. Già mi è capitato due anni fa di fare un errore a Valencia, con Valentino che ne ha approfittato. Ancora adesso vengo massacrato, mi chiamano 'canarino'. Credo che mi avrebbero insultato come un cane se avessi fatto passare Dovi all'ultima curva, non è giusto per il campionato. Mi piacerebbe difendergli le spalle fino alla fine ed essere parte della sua vittoria, però oggi ho provato a vincere io".

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