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Petrucci: "Questo secondo posto potrebbe essere la svolta della stagione"

Il ternano rinuncia all'attacco finale a Marquez: "Lui aveva un paio di decimi in più e avrei dovuto rischiare troppo, andando oltre il mio controllo". Danilo: "Mi manca la vittoria, ma questo posto d'onore mi permette di essere la migliore Ducati".

Il secondo classificato Danilo Petrucci, Pramac Racing

Il secondo classificato Danilo Petrucci, Pramac Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Il terzo qualificato Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Il secondo classificato Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Il vincitore della gara Marc Marquez, Repsol Honda Team, il secondo classificato Danilo Petrucci, Pramac Racing, il terzo classificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Non ha festeggiato il secondo posto come le altre volte: Danilo Petrucci è consapevole che è in una fase cruciale della sua carriera e che una vittoria avrebbe dato un’impronta diversa alla sua carriera. Insegue una Ducati ufficiale, ma non riesce a conquistare la fiducia incondizionata di chi dovrebbe dargliela.

E allora l’analisi di un posto d’onore a Le Mans, che porta il ternano al quinto posto nel mondiale ad appena cinque lunghezze dal secondo, Maverick Vinales, risultando la migliore Desmosedici nella classifica iridata, è letta con una vena di malinconia, anziché con la solita gioia…

Danilo hai provato ad andare a riprendere Marquez nel finale?
“No, ho mollato quando mancavano quattro giri alla fine, perché Valentino si era staccato. Del resto Marc dal decimo giro aveva un paio di decimi su di me, per cui ha portato il suo vantaggio a un secondo e mezzo. E io, che ero comunque dietro di lui, mi sono reso conto che non sarei riuscito prenderlo negli ultimi cinque, giri per cui ho preferito darla su”.

Ci troviamo un Petrux tattico?
“Oggi è stato meglio finire secondo che scivolare nella sabbia. Forse avrei potuto restare più attaccato a Marc, ma avrei dovuto rischiare troppo, perché sarei dovuto andare oltre quello che era il mio controllo”.

Marquez era imprendibile?
“Forse no, ma avrei dovuto partire meglio, per stare davanti a lui. A dire il vero ci sono anche andato quando Iannone è finito largo, ma poco dopo sono stato io a finire un po’ lungo: sono andato fuori pista per cui sia Marc che Rossi mi hanno superato. Poi è stato Valentino a fare un piccolo errore alla curva dopo e l’ho ripassato subito”.

La gara è stata condotta a un passo molto veloce…
“Ho provato a stargli vicino… Sono contento, perché lui spingeva e io gli replicavo il tempo e lui allora ha insistito, per cui abbiamo fatto una gara con un gran ritmo. Peccato perché mi sono mancati un paio di decimi per batterlo”.

In vista del Mugello, questa di Le Mans può essere la gara della svolta della stagione?
“L’anno scorso la svolta era arrivata proprio al Mugello e quest’anno è arrivata una gara prima, anche se in Qatar avevo lottato per la vittoria, ma avevo fatto un errore importante che mi aveva staccato dal podio”.

“Quest’anno forse sono partito con meno fuochi d’artificio rispetto alla metà della stagione scorsa, quando avevo fatto due gare sul bagnato molto veloci, però penso che abbiamo fatto un piccolo passo avanti”.

Escludendo quella di Marquez, le Honda sono parse in difficoltà…
“Sì erano in difficoltà: Pedrosa era staccato e Crutchlow è caduto diverse volte. E anche l’anno scorso al Mugello andavano molto piano, mentre nei recenti test , dove non ero presente, sono andate molto forte. Per le Honda lo step c’è stato, mentre noi dobbiamo ancora farlo e dovremo farlo più grande. Qui ho provato ad abbassare l'anteriore di 5 mm e la moto si è comportata meglio. La farò saldare così non me la cambiano...".

Che valore dai a questo secondo posto?
“Molto, perché un podio è sempre importantissimo. Posso essere stato aiutato dal fatto che Dovi è caduto, ma al limite avrei lottato per il terzo posto. E comunque ero lì”.

Ma Dovizioso poi è caduto…
“Ha provato ad usare una gomma media davanti e io sono caduto venerdì alla stessa maniera , nello stesso punto e allo stesso modo. Non nascondo che per quello avevo un po’ di paura che si potesse ripetere, però il podio resta importante”.

Insomma ti manca il primo successo…
“È vero che mi manca la vittoria, perché faccio secondo o terzo, ma arrivo al Mugello molto carico. Non so se questo risultato aiuterà il mio futuro, di sicuro è utile per quest’anno. Sono il pilota con la miglior Ducati a cinque punti dal secondo. Insomma non siamo così lontani, e devo fare meglio dello scorso anno. Finire quinto fino alla fine non sarebbe male…”.

Informazioni aggiuntive di Jamie Klein

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