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Petrucci: "Proprio come il topo con il gatto: sono finito nella trappola di Marquez!"

Il ternano è solo settimo sulla griglia del GP del Qatar: ha sentito le pressione del campione del mondo che per due volte lo ha cercato per succhiargli la scia: "Sono arrabbiato perché ci sono cascato, ma in gara mi metto fra i favoriti".

Danilo Petrucci, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Marc Marquez ha scelto la sua… vittima e l’ha “colpita” due volte. Il campione del mondo ha scientemente cercato la scia della Ducati Desmosedici di Danilo Petrucci in qualifica in entrambi i tentativi del time attack e ha mandato l’italiano nel... pallone al debutto da pilota ufficiale.

Perché lo spagnolo ha scelto proprio il ternano? La risposta è piuttosto semplice: perché Marc ha considerato “Petrux” l’avversario più pericoloso, avendo Danilo dimostrato nelle prove libere il miglior passo gara con la Rossa.

Marquez, quindi, con freddo cinismo ha provato a togliersi di torno il cliente più scomodo su una pista che non si è mai sposata bene con la sua Honda, tenuto conto che l’iberico non è arrivato a Losail al meglio della forma fisica.

E Petrucci ha abboccato all’amo, finendo la qualifica solo al settimo posto…
“Marc è stato molto bravo: ha adottato una strategia che ha funzionato. Io sono arrabbiato perché ho perso l’opportunità di entrare nelle prime due file, ma di certo non è stata colpa sua. Lui forse oggi era un po’ in difficoltà e ha usato me come traino in tutti i giri cronometrati della sessione. Lui ha fatto la sua strategia: sono stato io ad abboccare come un pesce”.

Sei finito nella trappola per ben due volte…
“Ci sono cascato perché Marc è molto bravo a fare questo, però è chiaro che mi ha messo pressione e non sono riuscito a chiudere il mio giro. Sapevo che se facevo il minimo errore ero fregato, ma sapevo anche che se avessi fatto una tornata incredibile me l’avrebbe… rubata, per cui sono stato come il topo con il gatto e sono finito nella sua… trappola”.

Quando hai capito di averlo di nuovo dietro hai tirato alla morte?
“Ho tirato, ma temevo di fare un errore, perché sapevo che c’erano state molte cadute. Avevo un giro solo e non potevo sbagliare. Al primo run mi ha costretto a tirarlo, nel secondo mi ha aspettato lungo la pista. È stato bravo perché mi ha fregato”.

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Nel 2018 quello criticato eri stato tu…
“Jorge si era arrabbiato con me l’hanno scorso: io non l’avevo cercato, ma quando l’ho visto non ho perso l’occasione di attaccarmi a lui. Marc, invece, ha messo in atto una strategia che ha funzionato: lui ne ha tratto dei vantaggi e io ci ho rimesso. Però non ha commesso scorrettezze. Diciamo che il suo comportamento non è stato piacevole: mi sono trovato nella condizione di cercare il tempo nell’ultimo giro, ma sono stato condizionato dalla paura di cadere per cui mi sono tenuto un certo margine di sicurezza”.

Ti dispiace averlo portato in prima fila?
“Sì un po’ mi dispiace, ma tanto Marquez si sarebbe trovato a lottare per la vittoria anche se fosse partito dalla seconda fila. Certo, il fatto che scatti davanti lo rende ancora più avvantaggiato. L’ho aiutato, spero che domani ne tenga conto lui, ma… non credo proprio!”

Ti senti ancora fra i favoriti?
“Partendo dalla settima posizione sarà più difficile, ma in FP4 sono andato molto forte. Non so quali gomme avessero usato gli avversari. L’anno scorso ero partito in prima fila perché avevo azzeccato un bel giro, ma quella situazione mi aveva messo addosso molta pressione, mentre dopo quello che è successo oggi sono molto motivato a recuperare per andare davanti. Ho un anno in più di esperienza e domani la gara me la voglio giocare. Quindi fra i favoriti mi ci metto…”.

Partirai con la gomma soft?
“Non è chiaro che gomma userò, perché oggi era molto freddo. Dipenderà molto da che temperatura troveremo quando correremo domani. Io mi sono trovato molto bene con l’anteriore soft e, quindi, sarei propenso a usare quella, ma l’anno scorso le ho montate e ho perso il podio per quello”.

Ora la situazione è diversa...
“Di sicuro ho un buon passo gara, ma ci sono altri piloti che vanno forte. E all’inizio dovrò fare dei sorpassi per recuperare, ma senza esagerare perché bisogna preservare le gomme per arrivare bene in fondo”.

Informazioni aggiuntive di Khodr Rawi

Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
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Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
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