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Petrucci: "Persa l'arma della velocità massima, per battere Marquez serve altro"

Danilo è soddisfatto del quarto posto alla fine della prima giornata di prove libere in Qatar, ma il pilota italiano è preoccupato per le prestazioni della Honda "... che ha fatto un salto di motore". "Dovremo trovare altri punti forti per batterli e su questo ci stiamo lavorando…”.

Danilo Petrucci, Ducati Team

Danilo Petrucci, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Danilo Petrucci arriccia il naso. Dopo la prima giornata di prove libere in Qatar si aspettava qualcosa di più al debutto sulla Ducati ufficiale. L’italiano è quarto, subito dietro alla Desmosedici di Miller e davanti a quella del compagno di squadra, Andrea Dovizioso.

A preoccupare “Petrux” è la prestazione della Honda che ha sbriciolato il record della pista con Marc Marquez…
“Marc continua a stupire: doveva essere in difficoltà e anche se non è ancora a posto ce la la mette tutta: la cosa più preoccupante non è tanto che ha battuto il record della pista, quanto il fatto che lo abbia colto qui in Qatar, dove solitamente la Honda tribola un po’. Abbiamo visto che la moto giapponese è cresciuta molto di motore e ci toccherà fare una bella fatica per starle vicini , anzi non sappiamo se riusciremo a starle davanti”.

Marquez ha fatto la differenza…
“Oggi sono arrivati parecchi avversari perché si sono messi tutti a posto nei test, ma non mi aspettavo quel tempo di Marc. Vinales è dove ce lo aspettavamo, ma sono le Honda a spaventare. Hanno fatto un grosso passo avanti. Perché se Marc va così qui, allora ad Austin lo vedremo… volare!. Dalla velocità massima si evince che sono andati più forte di noi. Era un’arma che avevamo e, invece, ci hanno almeno pareggiato. Dovremo trovare altri punti forti per batterli e su questo ci stiamo lavorando… Mi aspettavo che anche Jorge dovesse fare più fatica e, invece, è stato subito veloce, mentre Marc, che ha questa moto ce l’ha in mano da un pezzo, non permette di confrontarsi con lui perché è andato davvero molto forte”.

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Eppure il tuo quarto posto non è stato affatto male…
“Sono abbastanza contento, potevo fare meglio nel time attack quando la gomma era fresca, ma c’è tempo per rifarsi sabato. L’importante era stare nei primi dieci perché non è nemmeno facile entrare nella Top 10 su questa pista, perché quest’anno tutti si sono messi a posto durante i test e, quindi, un giro riescono a farlo, magari sfruttando una scia o un traino. Dobbiamo lavorare per capire cosa serve per stare vicini a Marc”.

Non si miglioreranno i tempi di venerdì nel terzo turno con il caldo?
“Può essere, ma soprattutto potrebbe esserci del vento a dare fastidio. È vero che le MotoGP sono più pesanti delle Moto3 che soffrono molto le folate, ma il vento dietro crea dei problemi nei comportamenti della moto. Anche quello sarà un fattore importante… Noi comunque abbiamo fatto un solo tentativo con la gomma, per cui ancora ne abbiamo per riprovarci”.

Nella Safety Commission è stato bocciato l’anticipo del via della gara di un’ora…
“Il problema credo che sia organizzativo, visto che in Qatar la domenica è un giorno lavorativo per cui se si parte prima c’è il rischio che la gente non venga a vedere la gara. Io ho fatto una simulazione alle 20.00 di lunedì scorso e non ho visto una grande differenza, anche se sono caduti in diversi che stavano facendo il giro secco. Per me va bene qualunque scelta, tanto saremo tutti nelle stesse condizioni. Era da capire se ci sarebbero state le condizioni per disputare una gara sicura: oggi era così, era una giornata perfetta”.

Informazioni aggiuntive di Khodr Rawi

Danilo Petrucci, Ducati Team

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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