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Petrucci: "Meglio che in Malesia, anche se la moto è quasi la stessa"

Il ternano, pur disponendo ancora di tre treni di gomme nuove, ha rinunciato a fine sessione di tentare un time attack. Danilo è soddisfatto della base della sua Ducati Pramac che non è cambiata molto rispetto a Sepang.

Danilo Petrucci, Pramac Racing

Danilo Petrucci, Pramac Racing

Pramac Racing

Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing

Prima dell’ultima ora di test a Buriram, Danilo Petrucci si è consultato con i tecnici della squadra per valutare se era il caso di tentare un time attack o se, invece, accontentarsi delle ottime sensazioni raccolte dalla Ducati GP18 del team Pramac.

Alla fine il ternano di 27 anni ha preferito lasciare perdere, per cui si porta a casa un 11esimo tempo nella terza giornata di prove con 43 giri completati e un tempo di 1'30"573 a otto decimi dalla vetta…

“Avevo ancora tre treni di gomme nuove – spiega Petrux – ma abbiamo convenuto che non aveva senso andare a prendere dei rischi per entrare nei primi tre di una classifica che non ci avrebbe dato niente. Il time attack ce lo teniamo per il Qatar, intanto chiudiamo una sessione molto positiva”.

A cosa è dovuto questo ottimismo?
“Abbiamo cambiato poco la moto rispetto a Sepang e siamo stati sempre fra i primi. Siamo contenti di quello che abbiamo fatto. Questa moto mi piace molto perché siamo stati più competitivi che in Malesia, segno che la base è molto buona”.

Lorenzo è tornato alla GP17…
“Non so cosa stia facendo Lorenzo, ho la sensazione che faccia un po’ di fatica sulle piste nuove. Qui a Buriram torneremo in ottobre quando avremo un anno di sviluppo sulle moto per cui non avremo più questi assetti e non utilizzeremo queste gomme. Qualcuno ha provato gli pneumatici morbidi, altri no, per cui non si possono fare delle valutazioni sulla concorrenza anche perché io sono andato per la mia strada: gli altri se li vedrò davanti sarà un problema, se saranno dietro bene così…”.

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