Petrucci: "Marquez si è nascosto, domenica sarà lui il problema più grande"
Danilo ha chiuso le FP2 con il terzo crono, ma ha ha sottolineato come l'assenza di Marquez dalle posizioni di vertice sia dovuta alla scelta dello spagnolo di non provare un tempo da qualifica in questa giornata.
Danilo Petrucci, Ducati Team
Gold and Goose / Motorsport Images
E’ stato un venerdì pomeriggio senza dubbio positivo quello vissuto da Danilo Petrucci. Il pilota di Terni, infatti, ha chiuso le FP2 con il terzo tempo, pagando un gap di poco superiore al decimo nei confronti della sorpresa Bagnaia, ma ha dovuto fare i conti con uno stato influenzale che lo ha fatto arrivare all’appuntamento di casa in condizioni non ottimali.
Una volta giunto davanti ai microfoni della stampa, Danilo è apparso debilitato ed ha affermato di essere sotto antibiotici per curare la febbre che lo accompagna sin da ieri.
“Purtroppo sono influenzato e sotto antibiotici, quindi non sono al 100% della forma. Forse arrivare in circuito in moto sotto la pioggia non è stata la scelta più saggia. Questa condizione non influisce sul giro singolo ma può essere problematica in gara. Ad ogni modo cercherò di rimettermi per domani”.
Se Bagnaia ha stupito in positivo ottenendo il miglior tempo al pomeriggio, ha destato perplessità il sesto tempo firmato Marc Marquez. Il campione del mondo, tuttavia, non ha mai montato le gomme da tempo e Petrucci ha evidenziato questa scelta dello spagnolo.
Secondo il pilota della Ducati, nonostante l’assenza dalla prima posizione nella classifica dei tempi, in qualifica ed in gara sarà sempre Marquez l’avversario da battere.
“Credo che come tutti i venerdì pomeriggio Marc si sia nascosto. Non ha messo la gomma alla fine ed è un segnale. Negli altri anni qua aveva sempre faticato, mentre quest’anno entra e fa subito il tempo. A Le Mans ha dichiarato che poteva rischiare meno in curva avendo più potenza in rettilineo. Credo che questo gli consenta di svolgere un tipo di lavoro più tranquillo. Come al solito sarà lui il problema più grosso domenica”.
Indicato in Marquez l’avversario numero uno, Petrucci ha poi evidenziato nella comprensione delle gomme l’elemento da migliorare in casa Ducati. Il pilota di Terni, infatti, ha sottolineato come la pista sia povera di aderenza e questo comporti un consumo maggiore degli pneumatici.
“Vedendo la velocità ed il suo passo di Marc credo che sia il più rapido. Possiamo dargli fastidio dato che le Ducati qua vanno molto bene, ma sarà fondamentale capire che gomme usare in gara perché manca molto grip in pista e capire come andare forte senza consumarle troppo sarà difficile”.
“E’ un po’ come avere una coperta corta. Se miglioriamo da una parte poi peggioriamo dall’altra. Sicuramente stiamo andando molto forte e questo alza il livello”.
Nonostante ci sia ancora molto lavoro da svolgere per trovare la quadratura del cerchio, Petrucci non si è tirato indietro ed ha affermato come l’obiettivo minimo per domani sia la conquista della prima fila.
“Dobbiamo capire con esattezza il comportamento delle gomme. Non ho trovato molta differenza tra le medie e le morbide, ma entrambe hanno accusato un grosso calo giro dopo giro. Il nostro obiettivo è quello di ottenere la prima fila e lottare per la pole”.
Danilo, infine, è tornato sull’argomento sicurezza allo scollinamento del rettilineo. Il pilota della Ducati ha fatto notare come quest’anno, complice l’adozione della carena dotata di ali, la stabilità in quel tratto sia aumentata notevolmente a discapito di una velocità di punta leggermente inferiore rispetto al passato.
“Non ho visto molti shake allo scollinamento. Lo scorso anno Jorge ha vinto con la Ducati montando le ali, mentre io e Andrea non le avevamo installate. Quest’anno le abbiamo messe tutti e la moto è molto più stabile. In quel punto, tuttavia, è presente una buca dove la moto salta e senti che il motore arriva al limitatore. Quello potrebbe essere un problema”.
Informazioni aggiuntive di Matteo Nugnes
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