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Petrucci: "L'importante era mettere il tempo nella top 10 in cassaforte"

Il pilota del Pramac Racing non è ancora completamente soddisfatto della messa a punto della sua Ducati, ma non avendo fatto i test a Misano è contento del sesto tempo. Anche lui poi si è lamentato dei problemi creati da un pilota lento in pista come Ponsson.

Danilo Petrucci, Pramac Racing

Danilo Petrucci, Pramac Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Danilo Petrucci, Pramac Racing
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Danilo Petrucci, Pramac Racing
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Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing

Danilo Petrucci aveva un obiettivo molto chiaro per la prima giornata di prove del GP di San Marino e della Riviera di Rimini e lo ha centrato. Non essendo tra i piloti che avevano preso parte ai test di agosto e con l'incognita della pioggia sulla giornata di domani, il pilota della Ducati Pramac voleva chiudere nella top 10 cumulativa. Target che ha centrato con il sesto crono di giornata.

Il bilancio di fine giornata quindi è stato positivo per lui, anche se è convinto di poter tirare ancora fuori del potenziale dalla sua Desmosedici GP, vista la doppietta del Factory Team: "Sono contento per oggi, anche se non pienamente soddisfatto, perché abbiamo ancora un po' di lavoro da fare. Siamo uno dei pochi team che non è venuto a fare i test qui, ma nonostante tutto siamo davanti ed abbiamo migliorato abbastanza tra stamattina e pomeriggio. Le due Ducati ufficiali vanno fortissimo, quindi si può fare un po' meglio.L'importante era mettere il tempo nella top 10 in cassaforte e stare nei primi dieci, perché non sappiamo che meteo ci sarà domani mattina per la FP3".

Il pilota di Terni ha parlato anche di gomme, spiegando che sembra che ci sia un po' di degrado, ma che lui comunque è spesso obbligato ad andare sulle soluzioni più dure: "C'è abbastanza degrado, anche se ancora non siamo riusciti a portare le gomme alla distanza di gara. Abbiamo visto un po' di differenza tra la media e la soft all'anteriore, ma io al momento devo essere sempre orientato sulle scelte un po' più dure, ma per le gomme ne sapremo di più dopo la FP4".

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Quando poi gli è stato chiesto cosa gli manca per fare uno step ed andare a prendere le due Ducati ufficiali, ha aggiunto: "Mi servono due o tre decimi, se trovassi quelli sarei a posto (ride). Non ho fatto due giri perfetti, ma magari nemmeno Dovi e Jorge, anche se è probabile vedendo i loro ideal time. Io non ho ancora molta fiducia in frenata e questo mi obbliga a farlo un po' prima. Però già nel turno di oggi pomeriggio sono partito con le gomme usate e sono stato subito davanti. Sono anche riuscito a migliorare il tempo ed è una cosa che non vedo molto spesso con le gomme usate. Sono più contento del lavoro fatto con quelle che nel time attack, perché non avevo preparato bene le gomme e di due giri ho fatto bene i quattro settori centrali, ma li ho smezzati in due giri, altrimenti avrei potuto essere più veloce".

Oggi si sono viste diverse cadute alla curva 15, stesso punto in cui Danilo era finito ruote all'aria due volte nel 2016: "Alla curva 15 io mi ero sdraiato due volte nell'out lap nel 2016. Ho visto che Iannone e Redding sono caduti nell'out lap e la spiegazione è che in quel punto non c'è tanto grip e trovi pure un paio di buche. Quando esci dai box, di fatto quella è la prima curva a sinistra in cui spingi. Io avevo già arato le vie di fuga due anni fa, quindi ho capito che bisogna entrare con molta cautela".

Infine, anche "Petrux" ha raccontato di aver avuto qualche problema con il nuovo arrivato Christophe Ponsson, che ha chiuso a poco meno di sei secondi dalla vetta: "Io ho avuto un po' da ridire sia stamattina che oggi pomeriggio. Per quanto prendi spazio, otto secondi non sono mezza pista, ma sono un bel distacco. Diciamo che è stato molto coraggioso a debuttare in gara con una MotoGP mai vista e con gomme mai provate. Il fatto è che stacca anche forte, quindi è difficile passarlo, però si pianta nella curva ed è ancora più pericoloso. Tira la staccata e poi si ferma. Io non so com'è andata la storia, ma io ne avrei trovato un altro di sostituto. Spero che nel weekend vada via via più veloce, ma non sarebbe facile neanche per un pilota di MotoGP salire su una moto diversa e doverla conoscere con così pochi minuti a disposizione. Io mi auguro che non ci siano problemi e che faccia una bella gara, in maniera che possa essere una bella esperienza per lui".

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