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Petrucci: "Il 2017 per me è un anno cruciale. Voglio chiudere in Top 10"

Danilo Petrucci è pronto ad affrontare la terza stagione con il team Pramac Ducati. Per lui dovrà essere l'anno della consacrazione e punta a chiudere il Mondiale nella Top 10.

Danilo Petrucci, Octo Pramac Racing

Danilo Petrucci, Octo Pramac Racing

Pramac Racing

Danilo Petrucci, Scott Redding, Pramac Racing
Bike detail of Danilo Petrucci, Octo Pramac Racing
Danilo Petrucci, Octo Pramac Racing, Scott Redding, Octo Pramac Racing
Moto di Danilo Petrucci, Octo Pramac Racing
Danilo Petrucci, Octo Pramac Racing
Danilo Petrucci, Octo Pramac Racing, Scott Redding, Octo Pramac Racing
Danilo Petrucci, Octo Pramac Racing
Foto di gruppo

Danilo Petrucci disputerà in questo 2017 la terza stagione da pilota MotoGP difendendo i colori del team Octo Pramac Racing. Per lui questa dovrà essere la stagione della definitiva consacrazione dopo un ottimo 2015 e un 2016 con più ombre che luci.

L'obiettivo del pilota ternano è chiudere l'anno in Top 10, specialmente in questa stagione dove tutti sembrano essere molto vicini. Molto dipenderà dalla competitività della Ducati Desmosedici GP - che ancora deve essere capita a fondo dal team italiano - ma anche dalla maturità acquisita da Danilo in queste due stagioni.

Al termine della presentazione del team svolta ieri pomeriggio a Napoli, Petrucci si è concesso ai microfoni di Motorsport.com per un'intervista in cui ha parlato delle sue aspettative riguardo la nuova stagione, ma anche di chi potrà lottare per il titolo 2017 in un anno mai così incerto come questo.

"E' la mia prima volta a Napoli ed era da un po' di tempo che volevo venire perché, detto sinceramente, mi piace molto mangiare e qui a Napoli si mangia molto bene", ha attaccato l'intervista "Petrux". "Mi piace molto la pizza. Ieri sera ho resistito, ne ho mangiato solo un pezzo, ma ne avrei mangiate ben due, non una! (ride). Adesso è un periodo molto importante per noi, perché ci stiamo preparando per la nuova stagione e purtroppo non ho avuto modo di poter godere appieno della città di Napoli, ma magari torno in estate per fare un giro e mangiare qualcosa di buono".

Per quanto riguarda i test che sensazioni hai avuto?
"Questa per me è una stagione cruciale. Nel 2015 sono arrivato qui senza nessuna aspettativa. Anzi, ero una scommessa, invece sono stato la rivelazione quell'anno centrando un podio e finendo tra i primi 10 in quel Mondiale. Nel 2016 partivo con più attese, con più interesse e purtroppo la pressione e a volte la fortuna, ma anche degli episodi, non mi hanno permesso di fare meglio. Perciò voglio fare meglio del 2015".

Un obiettivo plausibile potrebbe essere chiudere tra i primi 10?
"Sì, realisticamente l'obiettivo con questa moto potrebbe essere chiudere l'anno tra i primi 10 del Mondiale. Poi se sarà di più meglio. Ma questo è un risultato possibile. Poi dovrò essere bravo a sfruttare le occasioni che mi si presenteranno davanti nel corso dell'anno. Poi vedremo. Nel 2016 non sono riuscito a finire due gare in cui ero in testa. Quest'anno mi piacerebbe finire quelle, poi vedremo. La cosa che vorrei è fare sempre il massimo. Da parte mia lo sto facendo, poi la fortuna aiuta gli audaci".

Secondo te cosa dovete migliorare per quanto riguarda la moto?
"Abbiamo fatto ancora pochi chilometri, quindi non abbiamo le idee chiarissime su quale possa davvero essere il potenziale della moto e quello che si può fare. E' ancora un po' presto per capirlo. Sicuramente ci sono avversari ancora più forti quest'anno. Questo sarà l'anno con il livello più alto visto in MotoGP. Quantomeno nei test eravamo davvero tutti vicinissimi. Quindi sarà veramente dura stare davanti. Soprattutto sarà molto piccola anche la differenza tra fare bene e fare male, però dovremo essere sempre al massimo, non cedere nemmeno un 1% perché nella MotoGP di oggi significa essere quarti, quinti, sesti, oppure 15esimi e 16esimi che sono due cose diverse".

Per il titolo chi vedi favorito quest'anno?
"Molto difficile dirlo quest'anno, ma penso che saranno sempre i soliti. Vedo Honda, Yamaha come le case da battere. Credo che per quanto visto nei primi due test Marquez e Vinales siano a un livello leggermente superiore a tutti gli altri, però Rossi nei test non è mai stato eccezionalmente veloce, ma credo che saranno loro tre che si giocheranno il titolo. Poi non so Pedrosa, però credo che la battaglia sia tra Marquez, Vinales e Rossi. I tre piloti che riescono a fare la differenza sugli altri. poi speriamo di aggiungerci, anche se al momento non posso dire di essere con loro. Sono passati solo due test ed è molto presto, però da quello che abbiamo visto Marquez e Vinales hanno qualcosa in più".

Intervista di Francesco Irace 

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