Pernat: "Il prossimo anno molti cambieranno idea su Iannone"
Il manager lo assicura: il suo pilota non ha perso niente del proprio talento e saprà smentire tra breve coloro che lo hanno criticato quest'anno.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Per Carlo Pernat, era ora che finisse la stagione 2017. L'emblematico manager è stato il testimone privilegiato dell'annus horribilis del suo pilota, Andrea Iannone, che difende con grinta contro le varie accuse subite da un anno.
Tutto iniziò con una scelta sbagliata di motore, nel contesto molto particolare delle prove invernali quando il pilota italiano scopriva la Suzuki dopo quattro anni sulla Ducati, e mentre il suo nuovo compagno di squadra, Alex Rins, debuttante nella classe regina, si era infortunato gravemente appena iniziati i test privati.
"All'inizio, i motori deliberati sono stati dei motori che hanno creato qualche problema a tutta la moto", concede Carlo Pernat in un'intervista con Motorsport.com. "Bisogna considerare il fatto che oltrettutto è il primo anno che la Suzuki era ufficiale, avendo vinto una gara con Maverick. I motori sono diventati sette, non potevi toccarli, per cui se all'inizio non andavano bene te li tieni fino a fine anno."
"Secondo me ha avuto abbastanza sfortuna la Suzuki perché si è fatto molto male Rins all'inizio, non ha girato. Quando rimani solo ti prendi tutti i problemi addosso tu. Se ci sono due piloti dividi i problemi e la cosa si può risolvere meglio".
Una volta avviata la stagione con una moto che non gli dava le sensazioni attese, Andrea Iannone ha visto allontanarsi presto le ambizioni che avvolgevano il suo arrivo nella squadra di Hamamatsu. "E' stata una stagione bruttissima perché le aspettative erano diverse dopo la stagione dell'anno scorso", ammette Pernat. Essendo stato impossibile classificarsi nei primi cinque del campionato come sperato, il pilota di Vasto, che aveva vinto una prima gara nel 2016, ha dovuto accontentarsi di battagliare per i punti, al meglio per piazzarsi nei primi dieci, prima dei test privati che a settembre hanno segnato una svolta, permettendo di migliorare i risultati e di piazzare la GSX-RR su buoni binari in vista del 2018.
Intanto, di fronte al declino delle prestazioni tanto della Suzuki quanto del suo pilota di punta, le critiche sono state dure, a volte crudeli secondo il suo manager. "Lui lo ha vissuto abbastanza male", spiega Carlo Pernat, irritato dall'amalgama fatta tra la vita sentimentale del suo pilota e la sua mancanza di risultati. "Quando sei pilota, però hai una vita privata di un certo livello, è chiaro che crei delle situazioni di invidia molto grosse. E' chiaro che la prima cosa che la gente dice è che esce con Belen. Non è vero, lo vivo, il loro rapporto è bellissimo. Ma poi quando lui vinse in Austria Belen era già con lui...".
"Oggi con i social dai l'immagine che vuoi tu e questo sono d'accordo. Però il fatto che lui abbia disimparato a guidare, no", insiste il manager. "Sono due cose separate. E' chiaro che quando entri con queste persone diventi uomo di spettacolo e i media di oggi su queste cose ci giocano".
"Però sono convinto che il prossimo anno molti cambieranno idea perché con la moto nuova e con la voglia e la rabbia che ha lui, credo che sarà lassù o si giocherà qualcosa di importante. A quel punto bisognerebbe chiedere dove sono tutti quelli che hanno criticato. Io sono convinto che sarà così", assicura il manager.
"Tra i piloti che ho avuto, Iannone è quello con più talento"
Dopo aver gestito la carriera di molti piloti, da Rossi a Simoncelli passando da Biaggi e Capirossi per citarne soltanto alcuni, Carlo Pernat pensava di aver vissuto tutto, eppure questa stagione caotica rimarrà in buona posizione tra gli anni da dimenticare. "Dopo 40 anni forse è stato il mio anno più difficile", riassume, ormai sollevato che il capitolo sia chiuso e sempre altrettanto convinto dal talento puro del suo pilota. "Tra tutti i piloti che ho avuto, a livello di talento è quello che ne ha un pelo in più", afferma. "Ricordatevi le battaglie, i sorpassi e contro sorpassi con Marquez, se non hai un talento di 'cattiveria sportiva' non lo fai. Lui è quello che ha dato più spettacolo su queste battaglie."
"Secondo me è quello che ha più talento di tutti. Se becca la stagione giusta ci fa divertire. E' un uomo che il Mondiale se lo può portare a casa, ne sono convinto."
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