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Analisi

Perché non è irragionevole che Valentino Rossi corra con VR46 nel 2022

Anche se tutte le indicazioni sono che Valentino Rossi annuncerà il suo ritiro al suo ritorno dalle vacanze, una serie di eventi nelle ultime settimane potrebbe portarlo a correre nel 2022 su una Ducati della VR46, con suo fratello Luca Marini come compagno di squadra.

Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT

Gold and Goose / Motorsport Images

Il 42enne corre per il Sepang Racing Team (Petronas SRT) nel 2021, dopo che il team Yamaha factory ha optato per sostituirlo con Fabio Quartararo, l'attuale leader e principale contendente per la corona della classe regina, che sarebbe la prima della sua carriera.

Rossi, sette volte campione del mondo MotoGP, sta attraversando il momento più difficile dei suoi 26 anni di carriera nel Mondiale: dopo nove Gran Premi, il "Dottore" è 19esimo in classifica generale con soli 17 punti, essendosi piazzato nella top 10 in una sola occasione, al Mugello.

Dalla sua ultima vittoria sono ormai passati oltre quattro anni (Assen 2017), mentre il suo ultimo podio lo ha conquistato l'anno scorso a Jerez ed è stato anche l'unico del 2020.

Da quando si è imbarcato nel progetto SRT, Rossi ha sempre sottolineato che avrebbe considerato di proseguire la sua carriera come pilota in MotoGP se i risultati fossero stati positivi, qualcosa che chiaramente non è accaduto. Il pilota di Tavullia ha sempre sostenuto, tuttavia, che avrebbe comunicato la sua decisione al ritorno dalla pausa estiva, che sta attualmente godendo.

"Ho sempre detto che la mia decisione sarebbe dipesa dai risultati. Sarà difficile per me correre l'anno prossimo", ha detto Valentino in Olanda. Quel giovedì mattina, VR46 ha confermato l'accordo che ha reso ufficiale il passaggio del team in MotoGP, insieme a Ducati.

Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT

Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Nel comunicato spiccava soprattutto una frase di Abdulaziz bin Abdullah Al Saud, il principe saudita che, in teoria, è stato la forza trainante dietro l'accordo con Aramco, lo sponsor principale della squadra. "Sarebbe fantastico per me se Valentino Rossi potesse gareggiare nei prossimi anni come pilota del nostro Aramco Racing Team VR46 accanto a suo fratello Luca Marini, che già gareggia quest'anno sotto la sponsorizzazione dei nostri marchi", ha detto, in una dichiarazione che ha colto di sorpresa Rossi stesso.

Prima di andare in vacanza, il pilota di Tavullia ha insistito che avrebbe reso pubblici i suoi piani al suo ritorno, ma ancora una volta ha suggerito che sarebbe difficile vederlo sulla griglia di partenza della prossima stagione.

Tuttavia, nelle ultime settimane hanno preso forma una serie di eventi che sono stati abbastanza significativi per poter costringere il pluricampione a prolungare la sua carriera, qualcosa che, se guardiamo la sua comunicazione verbale e non verbale, non sembra essere una cosa da ridere.

La radice di tutto deriva dal contratto teorico che stabilisce che Aramco diventerà lo sponsor principale del progetto MotoGP di VR46 quando debutterà nel 2022. Da quando la notizia è scoppiata nell'ultima settimana di aprile, nessuna dichiarazione della società ha convalidato l'accordo, semplicemente la testimonianza di Rossi che ha l'approvazione del principe, che possiede Aramco. In effetti, tutti i comunicati stampa riguardanti questa nuova alleanza sono firmati da Tanal Entertainment, un conglomerato di aziende di proprietà del principe saudita.

Da allora, la stessa Aramco ha ripetutamente cercato di dissociarsi dal presunto legame, attraverso varie dichiarazioni. "Aramco, una delle più grandi aziende energetiche e chimiche del mondo, conferma di non aver firmato alcun accordo strategico con il team VR46 MotoGP o qualsiasi altro affiliato della MotoGP", ha detto la società petrolchimica in una dichiarazione inviata a Motorsport.com dopo una conversazione telefonica. "Questa nota è in riferimento al comunicato stampa di Tanal Entertainment rilasciato mercoledì 28 aprile, all'insaputa di Aramco. Aramco non ha mai avuto alcun accordo commerciale con Tanal Entertainment, il campionato MotoGP o qualsiasi squadra che vi partecipa", ha detto il gigante petrolifero, punta di diamante dell'economia saudita.

Aramco signage at Imola for F1's 2021 Emilia-Romagna GP

Aramco signage at Imola for F1's 2021 Emilia-Romagna GP

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Ma c'è di più. Durante il Gran Premio d'Olanda, il CEO di Aramco, Amin Hassan Nasser, era uno degli ospiti di Pramac alla gara di Assen. Durante tutto il fine settimana, l'alto dirigente ha tenuto diverse riunioni in cui ha chiarito che l'azienda che dirige non ha firmato con VR46 né intende farlo.

Dopo lo sbarco di Liberty Media come promoter dei diritti di Formula 1 nel 2017, Aramco ha ampliato la sua presenza nel Circus per diventare uno dei suoi principali motori. E questo è un altro aspetto che stride. Soprattutto perché è difficile da inserire in quella strategia la sponsorizzazione della VR46, un nuovo team in MotoGP, che inizialmente prevede di incorporare Luca Marini e Marco Bezzecchi come coppia di piloti.

A questo punto ci si chiede cosa può essere successo per portare tutto a questo groviglio, che sembra difficile da risolvere. Ogni volta che è stato interrogato sull'affare Aramco/VR46, Rossi è stato sulla difensiva. "Siamo in buona fede. Parlo spesso con il principe e tutto va bene", ha commentato l'italiano ad Assen, anche se sembra chiaro che c'è una grande discrepanza tra la prospettiva delle due parti.

"Mi piacerebbe sbagliarmi, ma ho la sensazione che l'accordo non si sia materializzato", ha detto una fonte al corrente del pasticcio a Motorsport.com, temendo il peggio. Ed è a questo punto che comincerebbe ad avere senso per Rossi considerare di unirsi a suo fratello in VR46, con l'intenzione di attirare l'attenzione degli sponsor che renderebbero il progetto fattibile, sfruttando il traino del #46, infinitamente più grande di quello che può avere Bezzecchi.

Marco Bezzecchi, Sky Racing Team VR46

Marco Bezzecchi, Sky Racing Team VR46

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

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