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Pedrosa: “Ho bisogno di capire come sono le gare attuali”

Il rientro stellare di Dani Pedrosa tre anni dopo il suo ritiro è uno degli argomenti principali del Gran Premio di Stiria e lo spagnolo spiega il motivo di questa wildcard, parlando delle sue sensazioni.

Dani Pedrosa, Red Bull KTM Factory Racing

Foto di: KTM

Nessuno poteva immaginare che il giorno in cui Dani Pedrosa rientrasse nel mondiale MotoGP come wildcard per correre con KTM avrebbe visto l’annuncio del ritiro di Valentino Rossi, che ha eclissato totalmente il giovedì del Gran Premio di Stiria.

“Ritirarsi è una cosa triste, perché non vuoi mai che succeda, soprattutto quando stai gareggiando ad alti livelli. È un giorno triste, ma è una cosa che alla fine non puoi fermare, prima o poi arriva. Ho grandi ricordi di Valentino e voglio solamente mostrargli il massimo rispetto, abbiamo lottato nei nostri migliori momento e lo rispetto tantissimo, lo ringrazio e gli auguro il meglio”, ha affermato Pedrosa parlando dell’annuncio del Dottore.

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Tuttavia, il catalano ha avuto l’opportunità di parlare con i media in una conferenza stampa speciale in cui ha spiegato i motivi che lo hanno portato a lasciare il proprio status di pilota ritirato per tornare a correre ancora una volta: “È un piacere essere qui e vorrei ringraziare KTM. È un po’ tornare al vecchio stile, a una forma di vita e di lavoro precedente, ma senza dubbio è una motivazione speciale. È una sensazione strana, con molti cambiamenti per via del Covid, però quando ti prepari insieme al team resta tutto uguale, impari un po’ le nuove regole e ti aggiorni un po’ sulle informazioni che precedono la gara”.

Pedrosa ha firmato con KTM tre anni fa come tester e pilota di sviluppo, prendendo il progetto dalle origini e portandolo fino alle vittorie: “Dall’inizio ho potuto apprezzare il fatto che da parte di KTM ci fosse una grande volontà di migliorare la moto e ricucire il distacco dai rivali. Abbiamo lavorato molto e fatto molti passi in avanti. Mi sento contento e ricompensato dal lavoro, in questi ultimi due anni i piloti si sentono a loro agio sulla moto e hanno cominciato a vincere gare. La cosa migliore è vedere che hanno voglia di qualcosa di più”.

Il pilota spagnolo ha affermato di non sentire la mancanza delle gare e di essere contento del suo ruolo di collaudatore: “Mi sto divertendo nei test, perché ho la possibilità di guidare una moto molto buona, con tutte le sensazioni che ti dà, ma senza la pressione delle gare. Guidare è sempre bello, anche se solo per un test, perché è ciò che più mi piace, anche se bisogna restare concentrati sul lavoro”.

Tuttavia, Pedrosa non ha voluto porsi obiettivi per questo fine settimana, la sua unica intenzione è quella di capire come sono le gare di adesso, visto che sono cambiate molto negli ultimi anni: “È difficile capire quali sono le aspettative, l’obiettivo è capire da vicino le gare della MotoGP, ho la sensazione che la categoria sia cambiando un po’ e che i piloti affrontino situazioni diverse in gara, se siamo fuori da questo schema è difficile replicarlo nei test. Un esempio è che i piloti ora fanno fatica a sorpassare in gara, per questioni di aerodinamica o altro. In questo modo potrò capire il problema e lavorarci vedendolo dalla mentalità del pilota da corsa. Abbiamo anche dei pezzi da provare durante il fine settimana”.

“Ho lavorato molto con la moto in questi ultimi anni – prosegue il catalano – ora arriviamo ai dettagli. Ma per capire i problemi che ci riportano i piloti, è necessario raccogliere più informazioni di quelle che hanno loro in gara, solo che è difficile senza correre. Per questo abbiamo pensato che fosse interessante provare a capirli da dentro per poi migliorare il lavoro in ottica futura”.

Sulle motivazioni per continuare a lavorare dopo una gara così lunga, Dani ha parlato di continuare a migliorare la moto: “Quello che cerco di fare è provare a ricucire la differenza dagli altri, ci ho provato dal primo giorno in KTM, ora abbiamo raggiunto il livello e abbiamo bisogno di ridurre l’ultima parte di questa differenza”.

Al pilota KTM è stato chiesto cosa lo soddisfa maggiormente di quanto ottenuto con il suo attuale team: “Mi sento orgoglioso del fatto che i piloti KTM ora siano davanti e si divertano a guidare. Il team è contento del mio lavoro, sto lavorando con un bel gruppo è l’atmosfera è buona. Stiamo facendo dei passi in avanti e questo ti dà sempre motivazione. Siamo sempre in grado di introdurre miglioramenti continui”.

Come collaudatore KTM, Pedrosa ha svolto molti test in Austria e ha voluto chiarire un po’ questo aspetto: “Ho fatto molti test qui, ma non giro qui da prima della gara dello scorso anno, quindi è quasi un anno che non ci vengo”.  

Dani affronta il fine settimana come parte del suo lavoro di sviluppo, ma capisce che dovrà cambiare qualche automatismo: “È molto tempo che non ho la mentalità della gara e questo è una parte del processo del weekend, sarà importante provare a migliorare. Non siamo venuti qui sperando di ottenere grandi risultati, sarà una sfida, vediamo come reagirà il mio cervello”.

A Pedrosa è stato anche ricordato che la gara di domenica sarà la prima della sua vita con una moto che non è una Honda. “Vero, è la mia prima gara con una moto non Honda, sarà speciale, sicuramente qualcosa di nuovo, anche se guido la KTM da tempo. Ma sarà la prima volta che la metterò alla prova in una situazione di gara. Proverò a metterla a punto per poter gareggiare, con Honda avevo tutto molto comodo, ora lo farò senza esperienza competitiva con questa moto”.

Infine, la grande domanda è stata se la wildcard di questo fine settimana sarà l’unica della stagione o lo rivedremo in futuro: “Al momento è un evento unico, di una sola gara. Sicuramente dobbiamo vedere il risultato di questo weekend, se ci porta qualcosa o se avremo bisogno di capire qualcosa di più. Se la gara sarà bagnata o non potremo raccogliere nulla da questa. Si dovrà analizzare tutto alla fine del gran premio”.

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