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Nakagami tiene i piedi per terra, ma esalta la Honda RC213V 2018: "Il salto è enorme rispetto alla 2017"

Il pilota giapponese è stato la rivelazione dei test di Jerez, risultando il più veloce appena salito sulla sua nuova moto, che ritiene migliore praticamente in tutto rispetto a quella con cui ha corso in questa stagione.

Takaki Nakagami, LCR Honda Idemitsu

Takaki Nakagami, LCR Honda Idemitsu

Gold and Goose / Motorsport Images

Takaki Nakagami, LCR Honda Idemitsu
Takaki Nakagami, LCR Honda Idemitsu
Takaki Nakagami, LCR Honda Idemitsu
Takaaki Nakagami, Team LCR Honda
Takaaki Nakagami, Team LCR Honda
Takaaki Nakagami, Team LCR Honda
Takaaki Nakagami, Team LCR Honda
Takaaki Nakagami, Team LCR Honda

Dovendo scegliere la grande rivelazione dei test collettivi della MotoGP a Jerez de la Frontera, non ci sono troppi dubbi su chi bisogna andare a puntare. Il giapponese Takaaki Nakagami ha sorpreso tutti, staccando il terzo tempo nella giornata di apertura, per poi firmare il miglior crono assoluto in quella conclusiva.

Il salto dalla Honda RC213V in versione 2017, con cui ha corso in questa stagione, alla 2018 che avrà a disposizione nella prossima sembra aver aperto un nuovo mondo al pilota del Team LCR. Takaaki, infatti, ha sottolineato che il salto dalla moto dello scorso anno a quella con cui Marc Marquez ha conquistato il suo settimo titolo è veramente enorme.

"Sono molto felice di chiudere la stagione così. Non mi aspettavo di fare il migliore tempo, ma mi è venuto un giro veramente buono. Abbiamo continuato con il lavoro della prima giornata, cercando più grip al posteriore. Abbiamo fatto un piccolo passo avanti a livello di set-up, quindi è migliorato anche il feeling sulla moto. Sono veramente felice di questo e del risultato" ha detto Nakagami a fine giornata.     

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Quando poi gli è stato chiesto in che fase ha bisogno di più grip, ha aggiunto: "Specialmente in uscita di curva, diciamo dopo che sei andato in corda, quindi nella seconda parte della curva. Abbiamo cercato di lavorare su quest'area ed abbiamo fatto un piccolo passo avanti".

Quello che ci ha tenuto a sottolineare, è il grande divario che ha trovato tra la RC213V 2017 e la 2018 che ha guidato in questi giorni: "E' difficile quantificare la cosa a livello di percentuali, ma il salto è enorme. L'erogazione della potenza è migliorata tanto e soprattutto in alto si sente più potenza. E a basso regine rende anche più facile la guida, perché è più dolce. Dobbiamo ancora lavorare per migliorare con le gomme usate, ma i tempi sul giro sono già diventati molto più costanti rispetto alla stagione appena finita. Penso di dover lavorare anche sul mio stile di guida per sfruttare meglio la gomma nuova nel time attack, ma in questi due giorni sono andato bene, quindi sono contento".

Al momento non è previsto un supporto extra dalla casa madre per lui, ma l'obiettivo è proprio provare a conquistarsi qualcosa sul campo: "Forse se continuerò a mostrarmi in questo stato di forma, arriveranno anche degli aiuti dalla Honda, ma sono molto contento del pacchetto che ho a disposizione ora, perché ho la RC213V 2018. Marquez, Lorenzo e Crutchlow avranno a disposizione la 2019, ma credo che ci sia un gap minore tra queste due moto rispetto a quello che c'era tra la 2018 e la 2017. Per il futuro vedremo".            

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Infine, è stato molto abbottonato quando gli è stato domandato se pensa che correndo questo weekend a Jerez avrebbe potuto puntare a qualcosa di importante: "Non lo so. Questi alla fine sono solo dei test, quindi non possiamo sapere se hanno spinto tutti al 100%. Nella seconda giornata c'era un po' meno grip rispetto alla prima e forse qualcuno ha fatto un po' fatica anche per questo. Alla fine comunque sono stato il più veloce e girare in 1'37" è buono ed è sempre bello vedere P1 accanto al tuo nome".

Informazioni aggiuntive di Jamie Klein

 

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