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Michelin, Taramasso: "La nuova soft offre tanto grip ed è molto costante"

Il responsabile dell'azienda francese è convinto che la soluzione posteriore provata nei test di Jerez possa fare gola a parecchi piloti per la gara del Mugello, dove ci sono già stati riscontri positivi nei test privati di metà maggio.

Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport

Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport

Michelin Sport

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Camion Michelin nel paddock
Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport
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L'omino Michelin
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Gomma Michelin, cambio di una ruota Honda
Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport
Un omino Michelin infangato
Marc Marquez, Repsol Honda Team Michelin tyre
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Pneumatici Michelin

Dopo due anni di assestamento, per la Michelin è arrivato il momento di lasciare il segno in MotoGP. A Jerez l'azienda francese ha firmato con Marc Marquez la sua 400esima vittoria nella classe regina, ma non solo, perché ha ritoccato anche il record del tracciato andaluso. Cosa che poi è accaduta anche a Le Mans e che gli uomini del Bibendum sperano possa ripetersi pure questo fine settimana al Mugello, dove andrà in scena il GP d'Italia, valido come sesto dei 19 appuntamenti del Mondiale 2018.

Parlando con Motorsport.com, Piero Taramasso, responsabile moto di Michelin Motorsport, è stato molto chiaro: "A Jerez e a Le Mans abbiamo già battuto i record della pista e vorremmo continuare così. Il nostro obiettivo per questa stagione è migliorare i tempi sia sul giro che sulla distanza di gara, dimostrando che le nostre gomme hanno sia performance che durata. Sarebbe bello quindi fare il record della pista anche al Mugello".

Il tracciato toscano è tra i più impegnativi per gli pneumatici, ma la Michelin arriva con le buone indicazioni raccolte nei test di metà maggio: "Il Mugello è un circuito difficile, perché c'è il rettilineo più lungo del campionato, poi ci sono tante salite e tante discese. Inoltre il clima può essere fresco ed umido al mattino e molto caldo al pomeriggio, quindi per noi è una delle corse più difficili della stagione. A livello di scelte, siamo rimasti molto vicini al tipo di gomme che avevamo usato già l'anno scorso, quindi non ci sono delle grosse rivoluzioni. Tra l'altra abbiamo fatto dei test il 10 e l'11 maggio, ai quali erano presenti tutti i team ufficiali ad eccezione della KTM, quindi abbiamo delle buone informazioni e siamo sereni, perché i tempi erano ufficiosi, ma molto buoni, quindi speriamo di riuscire a riproporli anche durante il weekend di gara".

L'unica variabile può essere rappresentata dal meteo, ma anche questo non rappresenta una vera minaccia: "Non abbiamo problemi a livello di performance. Molto dipenderà dalle condizioni climatiche, perché sappiamo che se c'è freddo ed umido, si può generare del graining e quindi avere un'usura abbastanza importante. Comunque le gomme che portiamo in questo weekend sono le stesse che abbiamo utilizzato nei due giorni di test, nei quali avevamo avuto dei riscontri positivi da parte dei team, anche se le condizioni non erano ottimali. Ripeto, bisognerà vedere come sarà il meteo, ma siamo tranquilli".

Nell'allocazione per il posteriore c'è anche la nuova soft provata nei test di Jerez, che ha la caratteristica di essere simmetrica a differenza della media e della dura: "La soft è quella che abbiamo provato nei test IRTA di Jerez. Il Mugello e Jerez sono abbastanza simili, perché ci sono meno curve a sinistra, ma sono tutti abbastanza impegnative, quindi una gomma simmetrica funziona. Ma può farlo giusto con una mescola soft, che non hai problemi a portare in temperatura. La media e la dura invece non possiamo proporle simmetriche, perché ci sarebbero delle concrete difficoltà a mettere in temperatura il lato meno utilizzato".

Tra le altre cose, secondo Taramasso ha tutte le carte in regola per essere utilizzata anche in corsa: "Se le condizioni sono buone, può fare la distanza di corsa. Si tratta di una nuova mescola soft, che offre tanto grip, però è molto costante. Per questo penso che possa fare la corsa con più della metà dei piloti".

Nelle ultime settimane il clima è stato molto ballerino in Italia, con tanti temporali improvvisi. Se dovesse accadere anche nel weekend, la Michelin non si farebbe trovare impreparata: "E' un buon circuito per noi anche in caso di pioggia, perché offre abbastanza grip. Lo conosciamo bene anche in quelle condizioni, ma in ogni caso non ci saranno problemi per le gomme, anche se sotto la pioggia può cambiare sempre tutto ed è più difficile gestire la corsa. Però con le gomme da bagnato che portiamo siamo a posto".

Dopo la gara di Le Mans, le squadre hanno avuto anche modo di effettuare due giorni di test a Barcellona, con lo scopo di valutare il nuovo asfalto steso sul tracciato catalano, che quest'anno torna anche al layout tradizionale a due anni dalla tragica scomparsa di Luis Salom. Anche per la Michelin è stato l'occasione per raccogliere informazioni importanti e definire l'allocazione in vista del GP di Catalogna che si disputerà tra due settimane.

"In generale è stato un buon test. Nella prima giornata abbiamo avuto l'opportunità di girare sul bagnato e ci siamo potuti fare un'idea del grip in quelle condizioni, che sembra buono. Mi sembra che le Suzuki abbiano girato subito sull'1'50" e sono tempi interessanti. Nel secondo giorno poi abbiamo girato sull'asciutto: avevamo portato quattro soluzioni all'anteriore e quattro al posteriore, con l'obiettivo di scegliere le tre da utilizzare nel weekend di gara" ha spiegato Taramasso.

"Sul posteriore le squadre erano tutte d'accordo, sull'anteriore invece diciamo che i due terzi delle squadra voleva un tipo di allocazione e gli altri ne volevano un altro. La maggioranza però era abbastanza netta, quindi è stato facile fare la scelta".

"Per il resto, la pista è buona perché non ci sono buche ed offre un buon grip. Non abbiamo visto neanche particolari problemi di usura, ma credo che la cosa più importante da gestire sarà la temperatura della gomma posteriore, perché essendoci molto grip, la gomma si schiaccia e genera molto carico" ha concluso.

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