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MotoGP | Zarco cerca il primo successo e rivoluziona la preparazione

Campione del mondo Moto2 per due volte consecutive, nel 2015 e nel 2016, il francese vanta 15 vittorie nel mondiale ma dopo sei stagioni in MotoGP ancora insegue il sogno di conquistare il primo successo in sella alla Ducati del team Pramac.

Johann Zarco, Pramac Racing

Johann Zarco, Pramac Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Il caso di Johann Zarco non è certamente isolato ma sicuramente curioso. Due volte campione del mondo in Moto2 con titoli vinti consecutivamente nel 2015 e nel 2016 con autorità, è passato in MotoGP ma il suo percorso è stato costellato più di episodi avvenuti fuori dalla pista che dentro. Dopo sei stagioni e 104 gran premi, ancora insegue il sogno di vincere una gara nella classe regina.

Il debutto di Zarco in MotoGP con il team Tech3, all’epoca satellite Yamaha, è stato più che notevole, con quattro secondi posti e due terzi, per un totale di sei podi e una sesta posizione nella classifica generale alla fine del suo anno di esordio. Queste prestazioni non sono passate inosservate in Honda, che ha provato a prenderlo come sostituto di Dani Pedrosa nel 2019. Tuttavia, l’interesse di HRC non è mai arrivato al pilota ed è rimasto bloccato nell’ufficio del suo mentore e manager, il recentemente scomparso Laurent Fellon, che aveva già raggiunto un accordo con KTM.

Il passaggio di Zarco nel team ufficiale austriaco, con cui ha firmato per due stagioni (2019 e 2020) non è nemmeno menzionato nelle pagine delle statistiche della MotoGP, dato che a metà anno il francese ha annunciato che non avrebbe completato il suo secondo anno di contratto e KTM lo ha cacciato con effetto immediato prima che finisse la stagione. Zarco e il suo team hanno rotto dopo 13 gare, ma anche con il rappresentante che lo aveva accompagnato per tutta la vita.

Johann Zarco, Pramac Racing

Johann Zarco, Pramac Racing

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

È stato allora quando ha accettato l’offerta di sostituire Takaaki Nakagami nel team LCR-Honda nella parte finale della stagione 2019, senza avere comunque un contratto per l’anno successivo. Ripescato da Ducati per il team Avintia nel 2020, il pilota di Cannes è tornato sul podio a Brno e si è conquistato la fiducia del costruttore italiano, che lo ha promosso nel team Pramac, dove ha trascorso le ultime due stagioni in cui ha conquistato otto podi che gli sono valsi il rinnovo. Ma la vittoria ancora non è arrivata.

A 32 anni, Zarco ha riorganizzato il suo staff e all’inizio del 2023 ha annunciato la sua decisione di fare a meno del suo preparatore fisico, Romain Guillot, e del suo coach, Jean Michel Bayle, cercando un nuovo focus per le gare.

“Ho provato a imparare dagli ultimi anni e mi sono preparato nel miglior modo possibile per questa stagione. Ci sono stati alcuni cambiamenti durante l’inverno e sto provando a migliorare”, ha spiegato dopo la presentazione del team Pramac-Ducati in riferimento ai cambiamenti del suo staff. “Ho dovuto prendere decisioni per provare a lavorare in maniera diversa. Ho imparato molto e questo è il momento di mettere tutto insieme per poter agire”.

Quest’anno la stagione arriva a 21 gran premi e presenta il calendario più lungo della storia della MotoGP, inoltre verranno introdotte le Sprint Race il sabato. Per questo Zarco ha capito che deve trovare una forma nuova e rivoluzionaria per prepararsi.

“I cambiamenti derivano dell’obiettivo di allenarmi meglio, di migliorare la forma fisica e il focus dei gran premi. Nel 2023 avremo due gare ogni fine settimana, perciò può essere difficile e voglio approcciare al meglio per poter cogliere il momento”, ha affermato con la consapevolezza che il cambiamento può offrirgli delle opportunità.

Lavoro cognitivo cerebrale

Come parte della sua nuova preparazione, Zarco ha iniziato a lavorare con Neurovision Sport & Performance, un centro che lavoro sull’allenamento cerebrale per migliorare il rendimento sportivo. Il francese è stato a Portimao lo scorso fine settimana, dove, oltre a guidare una Ducati Panigale V4 SBK, ha lavorato sull’attivazione percettiva-cognitiva cerebrale.

 

“Quest’anno il lavoro che dovremo fare a partire dal venerdì sarà molto importante, lo era già fino ad ora, ma con la gara del sabato si avrà meno tempo per prepararsi e bisognerà rendere nell’immediato”, spiega. “Con una gara corta bisogna classificarsi davanti in griglia e partire bene. Ci sono piloti che hanno buone qualità per questo”, afferma in riferimento a chi può avere l’efficacia sul giro secco come specialità.

Nonostante le buone prestazioni in questi ultimi due anni, Zarco continua a inseguire la sua prima vittoria in MotoGP, e con tutte le novità che verranno introdotte pensa che ci siano gli ingredienti giusti per riuscirci, anche se non sarà semplice.  

“Bisognerà prestare molta attenzione quest’anno, se non ci si sente bene non si perdono uno o due posizioni, ma dieci. Per questo è anche difficile segnalare un chiaro candidato. Penso che i favoriti continuino ad essere il campione, Pecco Bagnaia e il vice, Fabio Quartararo. Quest’ultimo ha dimostrato di avere costanza e lotterà per il titolo. Non possiamo dimenticarci di Marc Marquez, che sarà super motivato, e di Aprilia, che vorrà confermare quest’anno il miglioramento del 2022”, ha spiegato Zarco.

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