Yamaha M1: ecco il parafango a "cielo aperto"
Sulla M1 di Fabio Quartararo ha fatto la comparsa nell'anteriore un curioso parafango anti bloccaggio che però rispetta i termini regolamentari. Liberando il flusso superiormente si riduce il bloccaggio aerodinamico che la ruota genera in movimento e con la speciale carenatura si migliora la portata d'aria verso i radiatori migliorando il raffreddamento del motore.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Quanta vivacità d’idee nella MotoGP! I test di Losail sono un bacino di novità molto interessanti che riguardano in particolare la ricerca aerodinamica, dopo che le regole hanno blindato alcune parti delle moto come i motori che restano quelli del 2020 (ad esclusione dell’Aprilia) seppure evoluti.
La Yamaha ha destato attenzione per le diverse configurazioni aero delle tre versioni di M1 che si sono alternate in pista con i collaudatori per le diverse vesti di cupolino e carene, ma ora l’occhio dei tecnici del paddock si è polarizzato sul parafango anteriore: i tecnici di Iwata, infatti, sulla M1 affidata oggi a Fabio Quartararo hanno introdotto un copri ruota (non lo si può più paragonare a un vero e proprio parafango) che lascia a cielo aperto la parte superiore.
Ecco la carenatura che copre lo stelo della sospensione anteriore della Yamaha M1 ufficiale
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Grazie a questo lay out la gomma Michelin non sporge mai e, quindi, la copertura rispetta il regolamento, ma il vantaggio che ne deriva è di tipo aerodinamico, perché si può liberare l’aria turbolenta che crea una sorta di bloccaggio.
La M1, inoltre, ha mostrato anche una carenatura in carbonio dello stelo della sospensione anteriore che si integra in un corpo unico al parafango, offrendo dei benefici anche al flusso in portata verso i radiatori dell’impianto di raffreddamento del motore.
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